Anni fa.
Un'altra città.
La stessa neve.
Lo so, ogni fiocco è diverso dagli altri, ma una grande nevicata su una grande città è comunque una grande nevicata su una grande città.
Quell'anno avevo appena finito la mia tesi di laurea o giù di lì.
Insomma, nevicava e non avevo nient'altro da fare che aspettare.
La neve, sul marciapiede, arrivava sopra le ginocchia.
Quindi, mi chiusi in casa.
Con un'abbondante scorta di Dolcetto d'Alba.
E "L'elenco telefonico di Atlantide" di Tullio Avoledo.
Nuovo di zecca.
Letto in tre gionri di neve.
Mentre aspettavo che la Vita ricominciasse, di lì ad un mese, dopo le formalità della seduta di Laurea.
A volte, si deve ricominciare.
Su Bologna nevica.
Ma tanto tanto.
E nevicherà per due giorni.
Devo scegliere un buon libro.
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