11 dicembre 2022

Grumman A-6 Intruder

















<<Facendosi forza per dominarsi, Jake ripiegò le ali del velivolo e spense il pannello degli strumenti elettronici. Il silenzio scese nella cabina di pilotaggio. Il vento che spazzava il ponte di volo asciugò il sudore che bagnava i capelli e il volto di Jake. L’uomo rabbrividì di freddo. Contemplò ancora il sangue, sulla sua mano, sulla barra, il sangue che grondava da ogni oggetto sotto quella implacabile luce bianca. L’orologio, sul cruscotto degli strumenti, era uno dei pochi strumenti che non fosse stato lordato di sangue. Il pilota alzò gli occhi sul volto dell’amico.

«Sammy...» Si sentì salire in gola un’ondata acida e bruciante e vomitò nel casco.>>

Ecco.

Ho letto "The Flight of the Intruder, il Volo dell'Incursore" di Stephen Coonts, ormai più di 30 anni fa. Altro che Top Gun: la guerra è sangue e merda e Coonts, che l'aveva fatta davvero a bordo di un A6, lo racconta con cruda semplicità.

L'A-6 Intruder è stato un bombardiere tattico subsonico ognitempo della marina USA. 

Sgraziato, affidabile, letale.

Ha combattuto in tutte le guerre americane dal Vietnam fino al suo ritiro nel 1997. 

E' stato usato per l'attacco tattico, quello antinave e per la soppressione delle difese aeree (la configurazione del modellino: 2 missili antiradar HARM, 8 Cluster bomb Rockeye per l'attacco ai missili contraerei ormai privi di radar di guida, 1 serbatoio ausiliario sganciabile).

Un derivato dell'A6 è stato usato come aerocisterna (KA-6) mentre un altro, il EA-6B Prowler dedicato alla guerra elettronica, è tristemente famoso per la strage del Cermis.

Insomma, una macchina da guerra che ho voluto rappresentare in ricordo del sangue così realisticamente descritto da Coonts in uno dei più bei romanzi di guerra che abbia mai letto.

Il Kit Italeri è stato piuttosto complesso da assemblare. Qualità di platiche e decals: ottima. Tuttavia, credo che la sequenza delle istruzioni di montaggio possa essere parecchio migliorabile.

Nota tecnica: questa volta ho tentato di migliorare la qualità di assemblaggio, ma ci sono dei limiti logistici (mancanza di aerografo, di uno spazio dedicato per l'attrezzatura che va sballata e reimballata ogni volta) e di tempo che mi fanno dubitare della possibilità di andare oltre. 

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