Chissà chi si ricorda questo vecchio film anni '80 su un ragazzino che ruba un F-16 e va a liberare il padre pilota prigioniero dei libici.
Protagonista assoluto, lui: l'F-16.
Il Jet occidentale per antonomasia dagli anni '80 in poi.
Ne sono stati costruiti poco meno di cinquemila.
Anche l'Italia ne ha noleggiati alcuni per qualche anno quando il vetusto F-104 è andato in pensione.
La macchina, negli anni, si è evoluta parecchio: l'F-16A iniziale era un caccia leggero, diurno, armato di cannone e un paio di missili aria aria a breve raggio AIM-9 Sidewinder (nella versione L, ossia la prima che funzionava bene come sostenevano i depliant pubblicitari ... della versione B).
L'F-16V (Block non so manco più dove sono arrivati) dei giorni nostri, invece, è un sofisticato cacciabombardiere ognitempo medio dotato di missili aria aria e aria superficie a lungo raggio con tanto di radar ad apertura sintetica.
Insomma, la differenza tra una spider biposto degli anni '80 e una berlina moderna.
L'F-16 ha anche un lusinghiero record di combattimento di 76-1-5, ossia ha abbattuto 76 aerei nemici, ne è stato abbattuto uno solo (turco) in combattimento aereo ad opera di un Mirage 2000 greco. E cinque sono stati abbattuti dalla contraerea.
Veniamo, quindi, ai colori di questo modellino.
Che rappresenta un aereo che non esiste: l'Ucraina, infatti, non ha in servizio F-16.
Potrebbe averne in futuro e avrebbe dovuto già averne, se i popoli occidentali si meritassero le libertà e gli agi di cui godono.
Una cinquantina (o un centinaio) di F-16, da soli, non risolverebbero un gran che.
La guerra aerea moderna è estremamente complessa e il singolo aereo da combattimento è solo la punta dell'iceberg di un sistema logistico e di supporto elettronico che non può essere improvvisato.
Qundi, avremmo dovuto provvedere per tempo.
E dotare l'Ucraina di una difesa aerea dagli attacchi terroristici russi sarebbe dovuta essere una priorità per delle nazioni amanti della pace e rispettose della vita umana come, a sproposito, si vantano di essere quelle occidentali in generale e la loro frazione delle opinioni pubbliche che pensano di essere pacifiste, in particolare.
Ma così, evidentemente, non è.
In Italia, secondo recente sondaggio, solo il 30% degli intervistati è decisamente avverso all'operato della Russia.
Il 18% le è esplicitamente favorevole. Non l'1,8: il 18. In pratica una persona su cinque è a favore di guerra, aggressione, omicidi, torture, stupri e massacri oltre alla fine della libertà.
Fate voi.
Quindi, è per scaramanzia che mi sono deciso a realizzare questo F-16 coi colori che potrebbe indossare nell'aviazione ucraina.
Meglio tardi che mai, oserei dire.
Non credo che la configurazione che ho scelto sia realistica: le bombe a guida laser sono di troppo e probabilmente sarebbero sostituite da serbatoi ausiliari o missili aria superficie standoff. Il 4 Aim-120 e i 2 Harm, invece, sono plausibili.
Il modellino mi è venuto così così (non ho la possibilità di dipingere camo pixellate) ed è stato particolarmente odioso da assemblare perché la Revell ha avuto la bella alzata di ingegno di spargere i pezzi tra i 4 sprue in maniera completamente casuale: non ce ne sono 2 contigui e ho passato più tempo a cercare il pezzo successivo che a montarlo.
Questo modellino rappresenta una sconfitta: perché gli ucraini la loro guerra per la libertà l'hanno già vinta.
Noi occidentali in generale e quelli italiani di sinistra in particolare, la battaglia per la difesa di pace e diritti umani, l'abbiamo già persa.
Nota.
A tal riguardo un esempio a caso: è doloroso ma necessario 'realizzare' che non è stata la tenera e commovente marcia di Don Tonino Bello a metter fine all'assedio di Sarajevo ma sono stati gli F-16 della NATO.