12 ottobre 2007

Rientrare in tema

Ultimamente ho trascurato il filone scoutistico su queste pagine.
E' abbastanza naturale: le novità ci sono e, ahinoi, sono già parzialmente pubbliche: non sarebbe dovuto accadere, pazienza. Tuttavia, non mi è sembrato un buon motivo per unirmi al coro dei corvi. Quindi attendo pazientemente Domenica, come tutti gli altri. Infatti, Domenica ci saranno i passaggi di branca...

9 ottobre 2007

La Piramide di Cheope, ovvero il referendum sul Welfare

L'antica civiltà egizia mi ha sempre affascinato. Quando sulle rive del Nilo esisteva uno stato organizzatao in quasi tutto il resto del mondo si usciva a stento dal Neolitico. Per parecchi secoli ( e se ci pensate è un tempo davvero lungo ) la situazione è rimasta immutata: in quell'angolo di mondo esistevano le strade, le città, la politica, la letteratura e le altre arti. Esistevano i medici e si cavavano denti e trapanavano crani con risultati non del tutto disprezzabili. Ma, poi, come per tutto ciò che è sotto il cielo, la civiltà egizia finì. Cosa ci è rimasto? Cimiteri.
Già, perché l'intera civiltà egizia su questo era focalizzata.

La costruzione di tombe.
Milioni di persone che per secoli lavorano, scrivono versi, fanno la guerra e l'amore per costruire tombe e sepolcri. Una civiltà consacrata all'aldilà nello spirito e ai tabbuti nella materia.
I romani costruirono strade per fare la guerra, gli inglesi foltte, i persiani i carri falcati, i giapponesi le katane, gli egiziani tombe.
E noi?
Ieri è iniziato il referendum sul Welfare tra i lavoratori. Inaspettatamente ( ma fino ad un certo punto eh eh...) mi è stata consegnata una scheda.
Il referendum dovrebbe approvare o bocciare l'accordo tra il governo e i sindacati in materia di stato sociale. A riguardo mi sono già espresso su queste pagine: ci occorre pagare il debito per fare investimenti in infrastrutture e non proseguo per non ricorrere alle parolacce.
Quindi, ieri ho votato no. Ma non perché giudichi l'accordo punitivo verso i lavoratori, ma perché lo giudico punitivo verso il paese in generale e i giovani in particolare. Ora ho da pagare altri 3 anni di pensione magari a gente che è stata a leggere il giornale per trent'anni dietro una scrivania mentre la mia , di pensione, è concreta come le astronavi di Star Trek.
Torniamo al titolo di questo post.
Il Faraone Cheope stuprò e dissanguò l'Egitto per vent'anni al solo scopo di costruirsi una bara fuori misura.
Noi italiani abbiamo fatto progressi: la nostra civiltà funziona per accumulare debiti destinati a finanziare corruzione e pensioni.
Non mi sembra un gran viatico.

7 ottobre 2007

Peace & Love

Il mio gruppo sta partecipando alla marcia della Pace. Tra feste di compleanno e impossibilità di assentarmi domattina al lavoro ho dovuto rinunciare. Tra poco, però, c'è il famoso insediamento dei Frati a Cristo Re e mi sto preparando..
Ci tengo, in questa giornata dedicata alla pace, ricordare anche gli orli del baratro ignorati dai pacifisti alla moda. Mi riferisco al Libano, dove il "Partito di Dio" e i suoi padroni SiroIraniani stanno minando la fragile semidemocrazia locale, mi riferisco all'Iran dove gli Omosessuali sono impiccati ai lampioni della pubblica via ed è in costruzione un'arma il cui completamento segnerà la fine di molte vite, mi riferisco a Gaza, dove prosegue il lancio di missili contro Israele nel silenzio generale e dove la guerra civile palestinese e il colpo di stato di Hamas stanno spargendo più sangue palestinese di tutte le Intifade...
A Gaza Hamas è passato dai Kassam alle Katyusce, il processo di pace fa progressi...

3 ottobre 2007

Credo

CREDO nell'uomo dai grossi scarponi, che con passo libero annuncia pace,
incurante dei venti stagionali e del maltempo, docile solo allo spirito,
si muove sugli stretti sentieri di Dio
che portano ad orizzonti impensati e al cuore della povera gente.
NON CREDO all'uomo in pantofole che si consuma nella sua angusta stanza.
CREDO nell'uomo dai calzoncini corti, dalle ginocchia nude, sempre pronto,
senza calcolo a piegarsi in pura perdita per adorare l'unico Signore e Padre.
NON CREDO all'uomo dei calzoni con la piega adoratore e servitore di se stesso.
CREDO nell'uomo dalle maniche rimboccate,
presente ove si crea la vita e si costruisce la libertà,
che si sporca le mani in opere di giustizia,
caparbio nello sperare contro ogni speranza.
NON CREDO nell'uomo dai gemelli d'oro che fa proclami e vende parole.
CREDO nell'uomo dallo strano cappellone,
ridicolo per chi ha paura di perdere la faccia, ma utile per mille usi,
adatto a chi vuol vivere da uomo di frontiera,
seminando germi di vita nuova anche nel deserto delle nostre città.
NON CREDO nell'uomo manichino esposto nelle vie del corso.
CREDO nell'uomo che suda sotto il carico dello zaino,
svuotato delle proprie meschine cose
e riempito degli angoscianti problemi dell'umanità,
buon samaritano che riaccende la gioia di vivere.
NON CREDO nell'uomo che conosce i mali che corrodono il mondo solo dal giornale.
CREDO nell'uomo dei boschi,
libero e attento a cogliere i segni rivelatori del Mistero nascosto in ogni creatura,
per vivere al ritmo della fraternità universale, profeta sicuro di un domani più umano.
NON CREDO nell'uomo seduto al bar che ripete i discorsi di tutti.
In questo uomo io CREDO, Signore aiuta la mia fede.

2 ottobre 2007

Cielo d'Ottobre

Le giornate hanno ricominciato a riempirsi. Come da copione, proprio alla fine di un periodaccio lavorativo, invece di una giornata di ferie arrivano nuovi incarichi e nuove responsabilità. Stavolta, però, mi sono anche trovato sufficientemente armato e corazzato da evitare degenerazioni... Infatti, oggi, alle 17 ero tranquillamente in macchina e credo che la prossima settimana mi riuscirà di tagliarmi i capelli e prenotare - fare il tagliando. E già, oggi la mia fiesta compie un anno di fedele servizio. Il tagliando se lo merita proprio...
Ieri Comunità Capi.
Ma quant'è bello riposarsi lì, prepararsi ad una fatica che non porta stanchezza.
Sono molto contento di come stanno andando le cose, ma voi, cari curiosoni, dovrete aspettare ancora un po' prima che mi decida a parlarne a fondo...
Intanto alcuni appuntamenti fondamentali: Giovedì la Messa di inaugurazione dell'Anno Scout, poi l'Insediamento dei Monaci e il giorno dei passaggi, Domenica 14. Ma c'è un altro appuntamento da considerare: il 27 Ottobre ci sarà il Linux Day e vi parteciperò in veste ufficiale, dato che il mio Gruppo ha deciso di aderire.
Il mese è pieno e io mi sento bene.

30 settembre 2007

Mal di denti

Eh si, mal di denti.
Una vera disdetta. L'anno scorso ho deciso di rimettermi a posto la boccuccia: con la proverbiale capacità di spazzare via intere popolazioni d iagnelli maialini polli congihli cagnelli eccetera sarebbe stata un vero e proprio atto di incoscienza non curare a dovere la manutenzione delle mascelle, manutenzione un po' trascurata nei duri tempi dell'università e dello sfruttamento lavorativo. Quindi mi sono sottoposto all'estrazione dei denti del giudizio e a tutte le operazioni accessorie. Un anno dopo restava un'ultima cosuccia: Cura della carie provocata da un dente del giudizio ad un molare. Una sciocchezzuola rispetto al tour de force precedente. Ma le cose non sono andate liscissime e, dopo varie sedute di devitalizzazione, mi ritrovo con un debilitante mal di denti da quasi una settimana. La situazione è sgradevole, la settimana scorsa di assentarsi dal lavoro non se ne parlava e la prossima è anche peggio con la posta elettronica aziendale malfunzionante ( grazie Telecom ) e un viaggio di lavoro (dis)organizzato da tempo...
Il problema principale è che al lavoro non posso prendere antidolorifici e dalle 15 in poi inizio a non connettere più. Ho dovuto controllarmi parecchio per non mandar a cagare gli utonti che alle 17:00, mentre tu stai andando via ( la settimana scorsa 2 volte su 5 ), insistono perché ti trattenga ad installare il flash player se no non riescono a vedere le veline... O altre cose di questo genere...
E qui mi sorge spontanea la domanda: cosa accadrebbe al mondo se me ne restassi a casa a curarmi il mal di denti anteponendo costui a tutti i miei presunti doveri sociali? E se domani mattina al lavoro non si presentasse nessuno degli sfruttati, malpagati, ammalati e lasciassimo l'Italia in balia dei fannulloni o degli imprenditori che imprendono non pagando i dipendenti?
Insomma, per dirla alla Grucho Marx:"

E se dichiarassero guerra e nessuno ci andasse?"

27 settembre 2007

Birmania, anno zero

Io me ne sto qui a raccogliere i cocci di un firewall sbriciolato da una scarica elettrica. Mi preoccupo che quando andrò a casa tutto continui a funzionare. Che gli eventi seguano la linea di condotta da me decisa.
E mentre i miei pensieri pratici si limitano a cose di questo genere la Paura, la Morte e il Coraggio duellano agli antipodi.





Un pensiero per una Birmania libera.

Vagabondi e Vedette

Vi voglio raccontare una favoletta.Nel reparto Sagittario, tanto tempo fa, c'erano due esploratori che si detestavano cordialmente. Uno era alto e robusto, l'altro basso e magro, avete presente Bud Spencer e Terence Hill? Solo che loro non erano così belli. A volte, nonostante fossero entrambi dei bravi Esploratori, si riducevano, addirittura, a farsi i dispetti come bambini. Decisamente, se uno era tondo, l'altro era quadrato e tra loro non si incastravano. Ma vivevano e giocavano nello stesso reparto e, in fin dei conti, ognuno pensava dell'altro qulacosa del tipo: “ E' un bravo ragazzo ma, non so perché, proprio non lo sopporto”.
Poi, come per tutti, il reparto finì.
Nel Clan le cose peggiorarono: invece che 2 su 40 erano in 2 su 15 e le occasioni di attrito si moltiplicarono a dismisura e la competizione, tra di loro, rimase a lungo a livelli assai elevati.
Poi, venne la Route.
Una lunga strada di montagna sotto il sole di Agosto.
In quel clan c'era una ragazza che non reggeva il passo e che arrancava sulla strada sorretta a stento dal suo ragazzo, un solido Rover amico di entrambi gli sciagurati e che proprio in certe circostanze non li capiva affatto. La coppia era sempre ultima e, a volte, raggiungeva il Clan solo alla fine della sosta. A metà Route la situazione esplose. Uno dei nostri due famosi Scout voleva camminare col suo Granpasso mentre l'altro, ovviamente, voleva seguire il passo dell'ultimo: si erano divisi anche su questo.
Quel giorno, il Sole di montagna era forte da impazzire. La Strada era una salita senza fine che si arrampicava su una montagna aspra e senz'alberi. La ragazza era solo un puntino azzurro parecchi tornanti più in basso. La stessa immagine generò, nei nostri eroi, una stupida e rabbiosa , ma opposta, reazione. Così, mentre i puntini azzurri a valle si muovevano a stento, in cima al monte iniziò una furiosa lite in cui si scaricò la tensione accumulata in anni ed anni di incomprensione reciproca. Dopo una lunga sequenza di irripetibili epiteti il rover che voleva camminare con il passo dell'ultimo urlò all'altro: “ Visto che vuoi fare una gara gareggia con me!!!” E, ripresi gli zaini si lanciarono in una forsennata arrampicata sotto lo sguardo a metà tra il divertito e lo sconvolto dei Capi e degli altri R/S...
Per un'intera ora, in silenzio, corsero sotto il Sole con 25 Kg di zaino.
Nessuno dei due voleva cedere all'altro.
Entrarono, finalmente, nel bosco. Lì, sopra i 1500m, lontano dal calore del sole, faceva freddo e lo shock termico iniziò a fare il suo effetto sui due accaldati e poco furbi Rover.
La gara, nel bosco, finì.
Uno dei due cadde e l'altro proseguì.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette passi.
Un Rover a terra, uno che cammina.
Un Rover a terra, uno che si ferma.
Un Rover a terra, uno che torna indietro, che torna sui suoi passi.
Due Rover a terra.
Cosa gli restava se non la Strada e il reciproco sostegno?
Un'unica risata liberatoria.
Pane e cipolla in quantità per cena.
Quella sera iniziò un'Amicizia testarda, spigolosa e rotonda.
Non è sulla Terra che si deciderà della sua fine.

Firewall, accesso negato!!!

E giunse la punizione per i nostri peccati: lampi e nembi, pioggia a volontà e....continue interruzioni di corrente..
Un gaudio per il sistema ICT: Gran stridere di gruppi di continuità incazzosi, moria di alimentatori di PC e una specie di gara di velocità per spegnere i server prima che le batterie dei gruppi di continuità saltino.... Si va avanti così per l'intera giornata, poi, quando stavo già intravedendo la luce ( dell'uscita ), dopo l'ennesimo black out, ecco il momento fatidico:
"La stampante non funziona più". Poco male, penso io, basterà riavviarla. E invece no. Nel giro di 2 minuti di orologio tutti i sistemi sono fuori uso. Mi precipito in sala server e sembra tutto ok, il controller di dominio è saldo ma... La rete è saltata. Iniziamo l'obbligatoria sequenza di riavvio server e client, finchè isoliamo il problema in tre aree diverse: 1 la scheda di rete della stampante è fritta, la scheda di rete del firewall è fritta, almeno uno switch deve essere fritto e io ero più fritto di loro...
Inizia il panico generale e vi risparmio l'esasperante schiera di laureati che si lamentavano di non poter navigare in internet mentre la sala macchine sembrava appena stata colpita da una bomba.... Così, gli impiegati, non potendo far altro, iniziano a gironzolare dappertutto toccando ogni apparecchio di rete nella speranza di ridar vita al sistema grazie alla pranoterapia...
La manutenzione della stampante non è roba mia e me ne dimentico all'istante. Ma il firewall è uno dei miei pupi: cambio scheda di rete, il firewall si riprende per magia ma non trova le configurazioni: invalid +**§°ç mavaff.....
Tira e molla, tira e molla, si fa buio e agli switch si pensa il giorno dopo.
The day after l'ufficio è deserto alle 0810...
Proviamo a vedere un po' gli switch. Dopo una lunga e laboriosa serie di test raggiungiamo un risultato sconcertante: collegando i server ad un solo switch è tutto ok, il firewall per magia ritrova il lume della ragione e il sistema funziona ( salvo che il 75% dei client è out ). Appena proviamo a ripristinare le dorsali tra gli switch va tutto a p*****e... Armati di prolunghe testiamo ogni singolo switch: separati funzionano, assieme no!!
E poi la soluzione: qualche ignoto buontempone il giorno dopo doveva aver avuto la ferrea volontà di dare una mano. Tra i due piani dell'azienda corre una dorsale di cui esiste un duplicato che è scollegato in condizioni normali: è stato posato per consentire la manutenzione del cavo principale. Beh, questo volenteroso collega, sempre armato delle migliori intenzioni, ha collegato il cavo di riserva della dorsale allo switch mandando completamente in stallo la rete. Non appena ho staccato il cavo in più, tutto si è rimesso a funzionare.
Risultato:
  • 1 giornata di lavoro persa ( e questo è colpa dell'ENEL )
  • una dozzina di gruppi di continuità bruciati ( e questo è colpa dell'ENEL )
  • la scheda madre del firewall azzoppata ( e questo è colpa dell'ENEL )
  • la scheda di rete della stampante detonata ( e questo è colpa dell'ENEL )
  • cinque ore di forsennato ed angoscioso lavoro distribuite tra ieri ed oggi più stanchezza extra più mal di testa più stress aggiuntivo per l'ufficio ICT. E questo non è colpa dell'ENEL, ma di uno che non ha ancora imparato a farsi i Cazzi suoi!!! Gli venisse il mal di denti almeno per un giorno!!!!!

26 settembre 2007

Le Storie dell'ufficio ICT - Media Player, che passione

Me ne sto tranquillo a impostare delle operazioni pianificate quando un disegnatore entra in ufficio. Premessa: sulle macchine aziendali nessuno, salvo il Sysadmin (cioè IO ) può installare o rimuovere alcunché, l'accesso ad Internet è limitato e sulle workstation non è ovviamente consentito accumulare mp3, divx o quant'altro. Così, quando il poveretto esordisce in tal guisa:
" Ciao, ho notato che Windows Media Player non funziona, potresti venire a dare un'occhiata?"
Manca poco che mi strozzi. Ma sono di quarto buono. "Eh perchè vorresti usare Windows Media Player" E mi risponde:" Ah, è vero, tu sei un convintone di linux e dell'Open Source, installami pure qualcosa di gratuito". "Ehm, forse non mi sono spiegato: perché vorresti usare il Media Player? A cosa ti serve?" "Ma ad ascoltarmi la musica e vedermi qualche filmato, no? Una parte di me vorrebbe prendere l'Hard Disk rotto che uso come fermacarte e lanciarlo contro il malcapitato, tuttavia decido di dargli un'altra chance. Ed esordisco:
" Guarda, questo è il mio PC, il PC del SYSADMIN, come puoi vedere non ho installato né Windows Media Player, né Winamp né alcun altro software multimediale. Ho Openoffice, il software di controllo remoto e poco altro."
"Si, ma io come faccio a sentire la musica?" Vabbé, quando è troppo è troppo:
"Ma tu non devi sentire la musica e windows media player non è installato perché non ti serve." "Si, ma che male c'è..." Lo stoppo, proprio non ci arriva:" Hai ragione, niente di male, ecco, vai nell'ufficio del direttore e vagli a chiedere il permesso di vedere filmati e ascoltare mp3 dalla tua workstation, vedrai che sarà lietissimo di accontentarti, basta che mi porti il suo permesso."
"Ah, vabbé, ora vado.." E si volta per andarci davvero ma a tre passi dalla porta del boss si ferma, ci ripensa e torna su...
Laurea in Ingegneria....
Andiamo bene...