3 ottobre 2007

Credo

CREDO nell'uomo dai grossi scarponi, che con passo libero annuncia pace,
incurante dei venti stagionali e del maltempo, docile solo allo spirito,
si muove sugli stretti sentieri di Dio
che portano ad orizzonti impensati e al cuore della povera gente.
NON CREDO all'uomo in pantofole che si consuma nella sua angusta stanza.
CREDO nell'uomo dai calzoncini corti, dalle ginocchia nude, sempre pronto,
senza calcolo a piegarsi in pura perdita per adorare l'unico Signore e Padre.
NON CREDO all'uomo dei calzoni con la piega adoratore e servitore di se stesso.
CREDO nell'uomo dalle maniche rimboccate,
presente ove si crea la vita e si costruisce la libertà,
che si sporca le mani in opere di giustizia,
caparbio nello sperare contro ogni speranza.
NON CREDO nell'uomo dai gemelli d'oro che fa proclami e vende parole.
CREDO nell'uomo dallo strano cappellone,
ridicolo per chi ha paura di perdere la faccia, ma utile per mille usi,
adatto a chi vuol vivere da uomo di frontiera,
seminando germi di vita nuova anche nel deserto delle nostre città.
NON CREDO nell'uomo manichino esposto nelle vie del corso.
CREDO nell'uomo che suda sotto il carico dello zaino,
svuotato delle proprie meschine cose
e riempito degli angoscianti problemi dell'umanità,
buon samaritano che riaccende la gioia di vivere.
NON CREDO nell'uomo che conosce i mali che corrodono il mondo solo dal giornale.
CREDO nell'uomo dei boschi,
libero e attento a cogliere i segni rivelatori del Mistero nascosto in ogni creatura,
per vivere al ritmo della fraternità universale, profeta sicuro di un domani più umano.
NON CREDO nell'uomo seduto al bar che ripete i discorsi di tutti.
In questo uomo io CREDO, Signore aiuta la mia fede.

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