Vi voglio raccontare una favoletta.Nel reparto Sagittario, tanto tempo fa, c'erano due esploratori che si detestavano cordialmente. Uno era alto e robusto, l'altro basso e magro, avete presente Bud Spencer e Terence Hill? Solo che loro non erano così belli. A volte, nonostante fossero entrambi dei bravi Esploratori, si riducevano, addirittura, a farsi i dispetti come bambini. Decisamente, se uno era tondo, l'altro era quadrato e tra loro non si incastravano. Ma vivevano e giocavano nello stesso reparto e, in fin dei conti, ognuno pensava dell'altro qulacosa del tipo: “ E' un bravo ragazzo ma, non so perché, proprio non lo sopporto”.
Poi, come per tutti, il reparto finì.
Nel Clan le cose peggiorarono: invece che 2 su 40 erano in 2 su 15 e le occasioni di attrito si moltiplicarono a dismisura e la competizione, tra di loro, rimase a lungo a livelli assai elevati.
Poi, venne la Route.
Una lunga strada di montagna sotto il sole di Agosto.
In quel clan c'era una ragazza che non reggeva il passo e che arrancava sulla strada sorretta a stento dal suo ragazzo, un solido Rover amico di entrambi gli sciagurati e che proprio in certe circostanze non li capiva affatto. La coppia era sempre ultima e, a volte, raggiungeva il Clan solo alla fine della sosta. A metà Route la situazione esplose. Uno dei nostri due famosi Scout voleva camminare col suo Granpasso mentre l'altro, ovviamente, voleva seguire il passo dell'ultimo: si erano divisi anche su questo.
Quel giorno, il Sole di montagna era forte da impazzire. La Strada era una salita senza fine che si arrampicava su una montagna aspra e senz'alberi. La ragazza era solo un puntino azzurro parecchi tornanti più in basso. La stessa immagine generò, nei nostri eroi, una stupida e rabbiosa , ma opposta, reazione. Così, mentre i puntini azzurri a valle si muovevano a stento, in cima al monte iniziò una furiosa lite in cui si scaricò la tensione accumulata in anni ed anni di incomprensione reciproca. Dopo una lunga sequenza di irripetibili epiteti il rover che voleva camminare con il passo dell'ultimo urlò all'altro: “ Visto che vuoi fare una gara gareggia con me!!!” E, ripresi gli zaini si lanciarono in una forsennata arrampicata sotto lo sguardo a metà tra il divertito e lo sconvolto dei Capi e degli altri R/S...
Per un'intera ora, in silenzio, corsero sotto il Sole con 25 Kg di zaino.
Nessuno dei due voleva cedere all'altro.
Entrarono, finalmente, nel bosco. Lì, sopra i 1500m, lontano dal calore del sole, faceva freddo e lo shock termico iniziò a fare il suo effetto sui due accaldati e poco furbi Rover.
La gara, nel bosco, finì.
Uno dei due cadde e l'altro proseguì.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette passi.
Un Rover a terra, uno che cammina.
Un Rover a terra, uno che si ferma.
Un Rover a terra, uno che torna indietro, che torna sui suoi passi.
Due Rover a terra.
Cosa gli restava se non la Strada e il reciproco sostegno?
Un'unica risata liberatoria.
Pane e cipolla in quantità per cena.
Quella sera iniziò un'Amicizia testarda, spigolosa e rotonda.
Non è sulla Terra che si deciderà della sua fine.
Poi, come per tutti, il reparto finì.
Nel Clan le cose peggiorarono: invece che 2 su 40 erano in 2 su 15 e le occasioni di attrito si moltiplicarono a dismisura e la competizione, tra di loro, rimase a lungo a livelli assai elevati.
Poi, venne la Route.
Una lunga strada di montagna sotto il sole di Agosto.
In quel clan c'era una ragazza che non reggeva il passo e che arrancava sulla strada sorretta a stento dal suo ragazzo, un solido Rover amico di entrambi gli sciagurati e che proprio in certe circostanze non li capiva affatto. La coppia era sempre ultima e, a volte, raggiungeva il Clan solo alla fine della sosta. A metà Route la situazione esplose. Uno dei nostri due famosi Scout voleva camminare col suo Granpasso mentre l'altro, ovviamente, voleva seguire il passo dell'ultimo: si erano divisi anche su questo.
Quel giorno, il Sole di montagna era forte da impazzire. La Strada era una salita senza fine che si arrampicava su una montagna aspra e senz'alberi. La ragazza era solo un puntino azzurro parecchi tornanti più in basso. La stessa immagine generò, nei nostri eroi, una stupida e rabbiosa , ma opposta, reazione. Così, mentre i puntini azzurri a valle si muovevano a stento, in cima al monte iniziò una furiosa lite in cui si scaricò la tensione accumulata in anni ed anni di incomprensione reciproca. Dopo una lunga sequenza di irripetibili epiteti il rover che voleva camminare con il passo dell'ultimo urlò all'altro: “ Visto che vuoi fare una gara gareggia con me!!!” E, ripresi gli zaini si lanciarono in una forsennata arrampicata sotto lo sguardo a metà tra il divertito e lo sconvolto dei Capi e degli altri R/S...
Per un'intera ora, in silenzio, corsero sotto il Sole con 25 Kg di zaino.
Nessuno dei due voleva cedere all'altro.
Entrarono, finalmente, nel bosco. Lì, sopra i 1500m, lontano dal calore del sole, faceva freddo e lo shock termico iniziò a fare il suo effetto sui due accaldati e poco furbi Rover.
La gara, nel bosco, finì.
Uno dei due cadde e l'altro proseguì.
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette passi.
Un Rover a terra, uno che cammina.
Un Rover a terra, uno che si ferma.
Un Rover a terra, uno che torna indietro, che torna sui suoi passi.
Due Rover a terra.
Cosa gli restava se non la Strada e il reciproco sostegno?
Un'unica risata liberatoria.
Pane e cipolla in quantità per cena.
Quella sera iniziò un'Amicizia testarda, spigolosa e rotonda.
Non è sulla Terra che si deciderà della sua fine.
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