24 marzo 2010

Una campagna elettorale differente: "venite, dun­que, procediamo insieme con la nostra forza unita"

Certo, non è ancora finita!
Mancano ancora due giorni pieni, ma possiamo rivendicare con orgoglio anche le modalità innovative con cui abbiamo giocato le nostre carte.
E non solo dal punto di vista degli strumenti, ma da quello della correttezza con cui abbiamo agito, puntando sulle nostre qualità e capacità e non sulle magagne altrui.
Possiamo andar fieri di una campagna elettorale incentrata sulla dimostrazione continua che le nostre idee sono progetti realizzabili di innovazione, miglioramento e rilancio della società materana.
Possiamo andar fieri del concetto di Candidatura Collettiva e del Segnale di rinnovamento che, comunque, è stato dato.
Possiamo andar fieri di aver iniziato un'impresa difficile ed averla portata a termine con coerenza e rettitudine.
Possiamo andar fieri di non aver ceduto quando sarebbe stato facile farlo, di essere ancora in piedi quando sarebbe stato comodo sedersi.
Oggi vi lasciamo con un estratto dal discorso di Churchill del 1940 quando in pochi ancora lottavano contro il nazifascimo trionfante:


«non ho altro da offrirvi che sangue, fatica, lacrime e sudore». Abbiamo di fronte a noi molti, molti lunghi mesi di lotta e di sofferenza. Se chiedete quale sia la nostra politica risponderò: di muover guerra, per ter­ra, mare e aria, con tutto il nostro potere e con tutta la forza che Dio ci dà, di muover guerra contro una mostruosa tirannia, mai superata nell’oscuro deplorevole elenco dei delitti uma­ni. Questa è la nostra politica. Se chiedete qua­le sia il nostro obiettivo vi rispondo con una pa­rola: la vittoria, la vittoria ad ogni costo, la vit­toria malgrado ogni terrore, la vittoria per quanto lunga ed aspra possa essere la via; per­ché senza vittoria non vi è sopravvivenza. Nessuna speranza che l’umanità possa procedere innanzi verso il suo traguar­do. Ma io affronto il mio compito con ottimi­smo e speranza, sono certo che la nostra cau­sa non verrà meno in mezzo agli uomini. In questo momento mi ritengo autorizzato a chiedere l’aiuto di tutti e dico: «venite, dun­que, procediamo insieme con la nostra forza unita».

W. Churchill, 1940

21 marzo 2010

Sette Giorni

Siamo poco conosciuti, ma non sconosciuti. Le nostre iniziative un po' di visibilità ce l'hanno data. Probabilmente, la massa del materani non sa chi sia Angelo Giordano ed ignora l'esistenza stessa della sua Candidatura Collettiva. Ma, qualche centinaio di persone le abbiamo raggiunte, sicuramente più di un migliaio.
Alcuni, hanno già aderito con entusiasmo alle nostre proposte. Altri stanno percorrendo sentieri opposti ai nostri. Moltissimi, pur avendo espresso a parole di avere 'altri impegni elettorali', o di averci educatamente sorriso ed augurato il miglior successo, sono, di fatto, indecisi.
Ora, a Sette giorni dal voto, è cruciale che ognuno si prenda le sue responsabilità. Ai sostenitori, che non ringrazieremo mai abbastanza, ricordiamo, di fatto, le stesse cose che ricordiamo a questi innumerevoli indecisi, ai forzati del voto al cuggino – nipote – zio da votarsi in quanto tali e non secondo scienza e coscienza.
Desideriamo ricordare un concetto semplice: o le elezioni sono uno strumento per migliorare la propria ed altrui vita o non lo sono.
Effettivamente, se si ritiene valida la seconda ipotesi, si decide per la schiavitù, ma anche per la tranquillità. Chi non crede che sia possibile cambiare alcunché è fortunato, soprattutto se poi non passa la vita a lamentarsi per la cattiva qualità dei propri amministratori. Chi accetta stoicamente lo schifo è serenamente rassegnato e coerente. Ha tutta la nostra stima ed ammirazione. Ha fatto una sua precisa, umana e ragionevole scelta.
Ma, chi almeno a parole vorrebbe vedere in vita sua un singolo segnale di cambiamento e non è disposto a modificare di una virgola le proprie priorità quotidiane o a fare qualcosa a riguardo è un vero e proprio complice del sistema marcio che tutti ci stritola. Scusateci la franchezza, ma è Domenica prossima che possiamo cambiare qualcosa, poi potremo solo amaramente ricordarci, ad ogni buca nell'asfalto su cui sfasciamo la macchina, il mancato supporto datoci, ad ogni disservizio dell'Amministrazione, il voto dato al nipotino che non sapeva neppure in che lista era, ad ogni caro che emigra lontano l'insufficienza dei nostri sforzi personali nel trasformare tante, troppe belle parole in realtà. Quindi, vi chiediamo di abbandonare il bispensiero berlusconiano che inquina il comportamento anche di chi berlusconiano non si professa. Contattiamo tutti quelli che non abbiamo pensato di contattare fino ad ora, portiamo avanti i nostri ragionamenti senza paura, forti della coscienza di proporre il meglio, di proporre progetti realizzabili e non programmi di promesse vacue. Rimandiamo alle 15:00 del 29 Marzo tutto il rimandabile per non doverci, poi, pentire di aver sacrificato alla quotidianità ordinaria la conquista di un voto utile per la costruzione di un futuro migliore per noi tutti.
Questi sono giorni straordinari, raccogliamo le occasioni irripetibili di cambiamento che sono vive oggi e non lo saranno più tra sette giorni.
Dobbiamo attraversare il deserto della sfiducia ricordando a tutti che è la stessa sfiducia a mantenere eterni ed onnipotenti i poteri della stasi e dell'arretratezza che ci opprimono.
Un uomo, una donna, un voto diverso, una città differente.
 

19 marzo 2010

Giuseppe Diana, 4 Luglio 1958, 19 Marzo 1994

Si, ormai hai una voce anche sulle enciclopedie. Nell'anno in cui ho preso la Partenza, una Partenza di cui 'pago' le conseguenze ogni giorno, tu sei stato assassinato dalla Camorra.

Mentre io progettavo la Route Estiva che mi avrebbe visto lasciare il Clan tra le lacrime e correvo in Vespa tra Serra Rifusa e San Giacomo, ti hanno ammazzato nel primo mattino del giorno di San Giuseppe.
Ora mi trovo d'un tratto a ripensarci e non trovo il senso di questi anni se non nelle cose che ho fatto. Non nei miei pensieri, nelle mie letture, ma solo nei gesti, quelli più scomodi nelle albe scout, nell'opposizione al bispensiero che infetta anche le nostre sedi, nella resistenza sensa paura e senza speranza alla morte civile che ci circonda.
Il resto è vuoto egoismo, tempo sprecato.
 
"Forse le nostre comunità avranno bisogno di nuovi modelli di comportamento: certamente di realtà, di testimonianze, di esempi, per essere credibili, Don Giuseppe Diana, Per Amore del mio popolo non tacerò."


17 marzo 2010

Comizio sul Software Libero ed Open Source, un pezzetto di Città Differente


Ieri sera abbiamo presentato il nostro progetto per portare il Software libero ed Open Source nel Comune di Matera. A breve pubblicheremo il relativo video, intanto le slides sono disponibili a richiesta o visualizzabili sul gruppo facebook


Se gli elettori vogliono verder realizzati programmi innovativi, faranno bene a verificare in anticipo la fattibilità del fiume di parole che gli si riversa addosso ogni giorno.  E' facile parlare di software libero, energie alternative, lavoro, mobilità, nei programmi preelettorali. E' facilissimo fare un copia-incolla dal web. Nella manifestazione di ieri abbiamo dimostrato di avere la Volontà Politica e le competenze tecniche per trasformare idee in realtà: proponiamo progetti, non meri programmi.
Per realizzarli ci occorre il vostro aiuto:


Grazie a tutti ed alla prossima!!!

16 marzo 2010

FATTI

La nostra campagna elettorale è Open Source: Ubuntu 9.10, OpenOffice 3.2, 7-zip, Firefox, VLC Media Player, Clam AV, Truecrypt, The Gimp, Evolution, Android e chi più ne ha più ne metta! Vi aspettiamo alle ore 19:00 di oggi 16 marzo presso il comitato elettorale di Enzo Santochirico in Via Lucana angolo via Rocco Scotellaro per l'esposizione del nostro progetto su come portare il Software Libero a Matera!
Accorrete Numerosi

14 marzo 2010

Interesse Personale

“Ma qual è il tuo tornaconto? Perché, se ti prendi la briga di cacciare qualche centinaio di euro per i santini e mettere la tua faccia in giro, esponendoti ad una possibile brutta figura, il tuo tornaconto devi averlo per forza! E non riempirci le orecchie con tutte quelle menate su bene comune: tu, un vantaggio personale lo cerchi, non fare il santarellino ipocrita!”

Accettare una candidatura al consiglio comunale di Matera, espone anche a considerazioni di questo tipo. La prima volta, da ingenuo, ci rimani pure male. Poi, cerchi di metterti nei panni di chi queste parole te le dice con rabbia.  E un minimo di esame di coscienza te lo fai.

Se passeggio per Piazzetta Pascoli e devo scansare il SUV che entra in un'area pedonale come se fossi io l'intruso, sono sopraffatto da una rabbia impotente. E' per il mio interesse che vorrei dei controlli efficaci? Si

Quando mi capita di pestare una cacca di cane abbandonata per strada da un padrone incivile, è per il mio interesse che vorrei dei controlli efficaci? Si

E' mio interesse che l'amministrazione comunale non sprechi risorse su iniziative che oscillano tra l'inutile ed il dannoso invece di asfaltare le strade? La mia auto si sfascia nelle buche come tutte le altre. Quindi direi di si: ho un interesse personale

E' mio interesse particolare poter vivere in una città che offra ai giovani spazi sicuri ed attrezzati per esprimersi e crescere senza recare disturbo alla quiete pubblica? Si: è mio interesse dormire tranquillo invece che essere tenuto sveglio da schiamazzi notturni.

E' mio interesse che la città offra musica, teatro e qualsivoglia forma di crescita culturale? Si, Perché mi annoio a guardare la TV ed in coppia è difficile passare tutto il tempo a leggere: ho un interesse personale anche qui.

E' mio interesse che i Sassi siano preservati e gestiti in modo da fornire ricchezza duratura alla città intera? Ancora una volta: si. E' un mio interesse personale: anche se non ho partecipazioni azionarie in multinazionali del turismo, un'economia vitale significa più opportunità di normalità per tutti.

E' un mio interesse personale diminuire l'inquinamento del torrente Gravina? Certo che si, così quando faccio le mie escursioni nei luoghi a me più cari, non corro il rischio di soffocare per la puzza o di bagnarmi i piedi nel liquame.

Credo che, sfortunatamente per tutti noi, potrei continuare a lungo con questa caterva di esempi, anche su argomenti ben più seri. Ma la sostanza non cambia. Volete cercare un mio interesse personale in questa candidatura? Beh, ne avete trovati a bizzeffe. I miei interessi personali sono pubblici.
E i vostri?

13 marzo 2010

Nella Città Differente si può fare la pipì.

Maria Teresa, da alcuni anni, sta cercando di risolvere il problema dei bagni pubblici.
Vive vicino la Stazione ( degli Autobus e delle Ferrovie Appulo Lucane, non quella delle Ferrovie dello Stato: va bene sognare una Città Differente ma per i miracoli ci stiamo attrezzando !! ) ed il primo contatto che ha coi turisti che scendono dagli autobus è, spesso,  nella celeberrima domanda: " Scusi, dov'è il Bagno? "
Così, dopo aver passato un paio d'anni a sollecitare l'Amministrazione Comunale perchè la Candidata Capitale meridionale del Turismo si dotasse di un sistema decente di bagni pubblici, ci rigira la domanda: " Dov'è il Bagno? "
Perchè, la Pipì, quando scappa, predomina su tutto:
La buona educazione, la bellezza dei sassi, il sapore del pane di Matera, il profumo dei fiori della Murgia.
Maria Teresa ha anche qualche idea su come procedere nel merito e con la sua partecipazione risolveremo il problema della pipì, vedrete che ci sarà solo da guadagnarci, in immagine cittadina ed odori vari...