19 marzo 2011

Assenza ingiustificata

In questi minuti a Potenza è in corso la  XVI GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DI MAFIA, una manifestazione nazionale a cui l'Agesci Basilicata sta dando un contributo fondamentale sia con una massiccia partecipazione sia con un forte impegno nell'organizzazione.
L'importanza educativa di un evento del genere è palese.
Io ho fatto filone.
Nonostante tutti i gruppi di Matera siano lì, nonostante Giulia e gli altri amici che non vedo da tempo, ho fatto filone uguale.
Vabbè, non sarebbe stato logisticamente semplice esserci dato che per impegni familiari sarei dovuto tornare a casa comunque  per pranzo.
Non so davvero perchè, ma secondo me non è un bel segno.
In più, mi sento in colpa solo perchè non mi sento in colpa ...
Mah ...

18 marzo 2011

Linux in Segreteria


Brevissimo e scarno video del passaggi a linux ( Ubuntu 10.10 e Debian 6 ) della Segreteria del Partito Democratico Materano.
Spero di poter postare quanto prima qualcosa di meglio:
  • un'iniziativa pubblica di confronto per stabilire la miglior politica di migrazione
  • e, finalmente, un cronoprogramma della migrazione.
Al lavoro ...

17 marzo 2011

Viva l'Italia

Viva l'Italia dei Mille,
viva la Resistenza dei Lucani.
Viva l'Italia dei cafoni mandati al macello contro la mitraglia austriaca,
viva Fermi, Meucci, Rubbia e la Montalcini.
Viva l'Italia del Sergente nella Neve,
viva Paolini, I Baustelle e Saviano.
Viva l'Italia che fa fiorire i deserti,
viva i martiri della Mafia e del Fascismo.
Viva l'Italia di Alfredino e Muti,
viva i miei fratelli scout tra il fango di Firenze, i bronx urbani e le macerie dei terremoti.
Viva l'Italia che profuma di Basilico e sembra un pezzo di Paradiso,
viva chi sta in fila, dalle poste all'ospedale, dalle casse al cimitero.
Viva l'Italia dei matti, onesti e piantagrane,
viva la salsiccia, la farina e l'aglianico.
Viva l'Italia che inventa il teletrasporto all'estero,
viva Gaber, Faber e Stefano Rosso.
Viva l'Italia che fa gratis meglio che a pagamento,
viva i fanti con le scarpe di cartone e i carabinieri senza benzina,
Viva l'Italia che si sta rialzando e terrà per mano i suoi figli, se i suoi figli la tireranno su,
viva chi mi ha insegnato ad essere italiano e non berluscoleghista, italiano e non fascista.
Viva l'Italia, l'Italia degli italiani onesti,
viva l'Italia, l'Italia ancora viva.

16 marzo 2011

Fukushima e Bengàsi, il Suicidio di una generazione ( l'eterno riposo indotto da sonno )


Familiarizzatevi con questa cosuccia in foto qua sopra.
Vi piace?
No?
Che peccato.
A giudicare dalle azioni medie della nostra Collettività mi sembrava che vi foste particolarmente affezionati.
Visto in Libia?
La nostra completa indifferenza, anche al di là del becero egoismo, ci rende complici per l'ennesima volta di un dittatore sanguinario dove la banale autoconservazione dei nostri interessi ( petroliferi ) ci avrebbe suggerito di appoggiare i partigiani.
Ma già, noi siamo pacifisti.
E, nonostante Fukushima, ce ne continuiamo a stare inerti abbabbiati alla TV mentre l'anticultura berlusconiana uccide le energie rinnovabili italiane nelle stesse ore in cui il nucleare avvelena mortalmente il Giappone.
Ne abbiamo già parlato, il programma nucleare italiano è solo un altro modo per costoro di arricchirsi a danno della Collettività, niente di più.
Eppure, noi, inerti, immobili, attendiamo.
Attendiamo di dover imbracciare l'oggetto in foto quando verrà il Colonnello a punirci per il tradimento come ha promesso?
Attendiamo, attendiamo sempre.
Manco le firme per mandare a casa Silvio vogliamo sforzarci a mettere.
E' sempre sbagliato, c'è sempre qualche insufficienza nelle insufficienti azioni di terzi.
Tanto da bloccarci nel nulla.
Non vi preoccupate, dormite tranquilli.
Ma non sarà divertente quando sarete svegliati dalle sirene.

Nel frattempo, buon ascolto.




La Gioia

Nonostante l'orrore atomico, la tragedia libica, lo sconforto di questi tempi, la paura paralizzante, il dispiacere per non essere in grado di rimediare ai guasti del tempo, nonostante una giornata terribile, ora, poco fa, lavandomi i denti, mi sono trovato a ricordare di un anno fa, di vent'anni fa ma anche di oggi e di domani e sono comparse nel mio cervello le note di questo canto, con le voci di chi lo ha cantato con me, adulti e ragazzi, adulti di oggi e ragazzi di un tempo.
Chi mi manca è con me.
Cantandola assieme, niente sconforto, niente paura.


Ascolta, il rumore delle onde del mare
ed il canto notturno dei mille pensieri dell'umanità,
che riposa, dopo il traffico di questo giorno,
e di sera si incanta davanti al tramonto che il sole le dà.
Respira, e da un soffio di vento raccogli,
il profumo dei fiori che non hanno chiesto che un pò di umiltà
e se vuoi puoi cantare, e cantare che hai voglia di dare
e scoprire che ancora nascosta può esistere la felicità
Perché, lo vuoi, perché, tu puoi riconquistare un sorriso,
e puoi cantare e puoi gridare perché, ti han detto bugie,
ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia
perché, la gioia, perché, la gioia, perché, la gioia è con te.
E magari fosse un attimo vivilo ti prego
e magari a denti stretti non farla morire
anche immersa nel frastuono puoi farla sentire
hai bisogno di gioia come me ... la,la,la,la
Ancora, È già tardi ma rimani ancora
a gustare ancora per poco quest'aria scoperta stasera
e domani ritorna, tra la gente che cerca e dispera
tu saprai che nascosta nel cuore può esister la felicità.
Perché, lo vuoi, perché, tu puoi riconquistare un sorriso,
e puoi cantare e puoi gridare perché, ti han detto bugie,
ti han raccontato che l'hanno uccisa che han calpestato la gioia
perché, la gioia, perché, la gioia, perché, la gioia è con te.

E magari fosse un attimo vivilo ti prego
e magari a denti stretti non farla morire
anche immersa nel frastuono puoi farla sentire
hai bisogno di gioia come me ... la,la,la,la

15 marzo 2011

Maledetta Ignoranza.

Cliccando sul titolo di questo post arriverete alla voce di Wikipedia intitolata "Disastro di Černobyl'". Credo che valga la pena andarsela a leggere, per ovvie ragioni.
Per i più pigri, invece, ecco qui una cartina esplicativa del succo del discorso di oggi:
Rappresenta le zone contaminate in maniera grave nei dintorni della Centrale maledetta.



Ossia, è un'ennesima bufala nuclearista quella che sostiene che " Tanto siamo circondati dalle centrali nucleari di Francia e Germania, se esplodono quelle siamo morti tanto vale costruirle anche noi".
La ricaduta radioattiva in caso di incidente si sparge per migliaia di Km, ma, generalmente, le zone rese inabitabili a lungo termine sono assai più ristrette. Ecco la cartina delle centrali nucleari francesi:



In altre parole, soprattutto con un occhio alla cartina precedente e considerando le rispettive scale, un incidente nucleare grave nelle centrali della Provenza, anche con venti prevalenti ovest est ( ed in genere i venti spirano da est verso ovest ), contaminerebbe gravemente la Francia al di là delle Alpi. Tra l'altro, le Alpi sono altine, e tratterrebbero sul versante Francese gran parte dei radionuclidi più pesanti e pericolosi ... Certo, in Piemonte e Lombardia non sarebbe rose e fiori, ma una cosa è avere mezza Pianura Padana inabitabile per secoli ( le zone rosse ed arancioni della prima cartina ), cosa certa in caso di incidente nucleare sulla Pianura Padana, un'altra è affrontare le conseguenze di un incidente in Francia, conseguenze paragonabili a quelle posti Černobyl del 1987.
Nel caso più probabile, poi, i venti che soffiano da est verso ovest porterebbero la nube sul resto della Francia Meridionale e sull'Atlantico...
In pratica, come si deduce dai fatti di Černobyl del 1987, un incidente nucleare  ha conseguenze gravissime anche a distanza di migliaia di Km, ma nel raggio di poche decine km dal luogo del disastro le cose vanno davvero peggio. Per sempre.
Quindi, francamente, se proprio non vogliamo investire in rinnovabili, meglio comprare la corrente dai francesi piuttosto che pagare salatissime centrali e comprare l'uranio dal Ciad et similia.
Per il resto rimando al mio post di qualche tempo fa ...
In quanto alla cronaca di questi minuti, beh....
Solo angoscia e frustrazione...

14 marzo 2011

Patria, 17 Marzo 2011


Sono stato tentato a lungo di impostare questo topic come elenco di contrapposizioni.
Che so, alla Lega Nord, degna erede di una tradizione neocolonialista che ha spolpato il Sud Italia di tutte le sue ricchezze e continua a farlo ancor oggi con politiche di rapina economiche ed umane.
Ma poi ho pensato alla Patria.
Ossia,  al perchè mi incazzo coi berluscones o i leghisti ed affini.
Perchè io sono cittadino di un'Italia per cui sono concretamente patriota.
Solo che è difficile rendersene conto.
E' vero che i piemontesi hanno macellato il Sud, ma è anche vero che noi non siamo solo il frutto di quello stupro.
Siamo ben altro.
Nonostante tutto, siamo un miracolo.
Dal Marocco alla Croazia, credo che siamo la Nazione dove si vive meglio nel Mediterraneo.
E, questo, grazie allo Stato Unitario.
Esistono tante tante e tante ragioni per festeggiare, per essere fieri dell'Italia.
I motivi che possono indurre a non farlo sono dei 'nonostante tutto'.
Di cui portare memoria, per cui indignarsi, per cui lottare.
Ma insufficienti per togliersi il gusto di festeggiare centocinquant'anni di Vita della Patria.
Perchè la mia Patria, quella da me direttamente conosciuta e vissuta, è stata avara e disonesta ma mi  ha nutrito e fatto vivere in relativo lusso.
Non ho avuto tanti professori indimenticabili.
Ma ne ho avutoi.
Non ho avuto la miglior scuola possibile, ma ne ho avuta una.
Soprattutto, ho potuto vivere assieme ad altri Patrioti e scoprire un significato alto di Comunità e Popolo.
Quindi, questa settimana, magari rifletterò un po' sulle cose che fanno grande l'Italia, sui cardini che ci consentiranno di smuovere il bel paese una volta che la tempesta sarà passata.
Ed ecco, ovviamente, la colonna sonora della settimana, giusto per ricordare a suon di musica, la nostra musica, cosa per me, in piccolissima parte ovviamente, è Patria:



10 marzo 2011

Battesimo

Beh, spero che questa non la veda il Mister,
non credo che la birra sia proprio raccomandata per il post allenamento:



Ma dovevo battezzare i miei guantoni e non conosco altro modo di farlo, sudore a parte.
Ma questo non manca...

E' prematuro lanciarsi in approfondite considerazioni su cosa sia la Boxe per me, quindi vi lascio con un'affermazione semplice e temo banale:
per me la Boxe è il modo di far fare al mio corpo tutto quello che vuol fargli fare il mio cervello.

Il Partito Democratico va coi .deb !!!



Già.
Ieri il Partito Democratico Materano ha praticamente completato la sua migrazione al Software Libre.
Niente di che, per carità: un PC c'era già e ci abbiamo montato ubuntu 10.10, idem su un altro pc recuperato in giro, mentre su un vecchio portatile ibm ( pentium 3 con 384 MB RAM ) abbiamo installato Debian 6 con desktop lxfce.
Ora, la strada per arrivare a completare la migrazione al software libre della pubblica amministrazione locale non è certo a buon punto, ma grazie all'impegno della Segretaria del PD Materano, Simonetta Guarini che ha spinto per questo gesto di buon senso, un atto concreto è stato compiuto.
Non più progetti o buoni propositi, ma realtà acquisita come fatto.
Da ieri, consiglieri comunali, militanti, assessori, dirigenti e quadri useranno software libre per le loro attività nella sede del Partito.
E, dato che sono nella Segreteria del Partito e non in Giunta o in consiglio comunale, mi sembra comunque un buon inizio.
Credo che ora il Partito possa lanciare un'iniziativa pubblica di stimolo all'amministrazione per iniziare a recuperare il terreno perduto.
Vedremo quanto saremo capaci di spingerci in alto, tuttavia, al contrario del  solito, la mia testardaggine in questi casi è una Virtù e non un difetto.
A breve, come purtroppo potrebbe essere tra mesi, lancerò una vera e popria "Call to Duty" per concretizzare anche a livelli maggiori la diffusione del software libre.
Credo che un evento di tipo informativo e di confronto ci stia pure, ma subito dopo sarà necessario avere un cronoprogramma della migrazione, le dichiarazioni di principio sono sicuramente confortanti, ma solo quando sono uniche e seguite da fatti.
Questo è un fatto, avanti il prossimo.



PS: a breve magari posterò un video collegato all'evento!

7 marzo 2011

La Panza e la Neve ( Week End sul Pollino )


Così, dopo soli 4 mesi da quando ho lasciato il Servizio attivo in Agesci, mi è finalmente riuscito di fare un week end in montagna.
Insomma, questo intervallo di tempo dovrebbe farmi riflettere, ma tant'è.
Così, incuranti di pioggia e maltempo, ci siamo incamminati verso Terranova del Pollino attraversando una Provincia di Matera visibilmente colpita dal maltempo.
A Matera la statale era mezzo interrotta per lavori di pulitura dal fango, nel metapontino abbiamo incrociato camions dell'esercito e strade immelmate.
La pioggia ci ha accompagnati per tutta la giornata di Sabato, ma eravamo più in ricerca di tranquillità che di Sole.
Abbiamo pernottato alla "Grotta di Guarino", un piccolo albergo diviso tra una struttura ricettiva all'estremo nord del paese ed il ristorante più centrale.
La camera era pulita e calda, con una bella vista sulla valle ad ovest di Terranova.
Ed anche la tavola non è stata da meno: pasta fatta con farine locali e la genuinità degli ingredienti a far da padrona.
Siamo rimasti sommamente soddisfatti.



Purtroppo, eravamo non solo gli unici clienti della struttura, ma, probabilmente, anche gli unici turisti in tutta Terranova del Pollino se non proprio in tutto il lato orientale del Parco.
Parlando col gestore, il Signor Guarino, abbiamo potuto avvertire l'amarezza di una situazione di drammatico abbandono ed atavica rassegnazione.
Terranova ci ha offerto sì pace e tranquillità, sì un' abbondante Pensione Completa a 50 €, ma anche una sensazione di irrimediabile abbandono.
Amiamo il Parco, amiamo il Pollino e non ci fa piacere, ad ogni sognato ritorno, verificare il continuo deterioramento della situazione: dallo spirito degli abitanti, al degrado delle strade e delle strutture, all'allontanamento dai parametri minimi di un nuovo modello di sviluppo sostenibile anche basato sul turismo.
La prenotazione via web è un miraggio, la flessibilità dell'offerta anche. Ricordo che abbiamo dovuto rinunciare spesso a passare le vacanze nel nostro bel parco perchè, magari, l'hotel a capodanno è aperto solo con pacchetto 4 giorni mentre noi di ferie ne abbiamo al solito due.
Per non parlare dello stato dei sentieri, dell'impossibilità di fare trekking con percorsi di più giorni causa assenza di aree attrezzate ma anche di poter piantare una tendina per una sola notte in quota, salvo poi dover tollerare gli scempi estivi del Visitone dove la Forestale tollera falò, cumuli di immondizia, motocross e seghe elettriche in azione a tutto motore.
Così, Domenica, dopo aver caramente salutato la Grotta di Guarino della cui ospitalità siamo stati estremamente soddisfatti, ci siamo incamminati verso Casa del Conte e, parcheggiata l'auto poco dopo la fine dell'asfalto, siamo saliti verso la Sorgente Catusa. Il tempo, seppur non splendido, è stato buono, col sole a tratti tra nubi a volte lievi a volte minacciose.



Ci siamo ben presto trovati nella neve, questa volta le cose sono andate un po' meglio grazie alle ghette, ma mi sa che le mie scarpe da trekking non sono più impermeabili come un tempo e mi sono comunque bagnato i piedini. 
Lo scenario del Pollino innevato è indescrivibile, incantato, un antidoto a molti mali.
Purtroppo, il fegato te lo fai anche quassù, quando ti imbatti in rifugi abbandonati e sfasciati, con tanto di rifiuti sparsi qua e là: ma dico, proprio lì dovevano depositare pezzi di PC ed addirittura pistoni? 
A due passi dalla Sorgente Catusa?
Che, per fortuna, rimane splendida incorniciata dalla neve.
Fatto rifornimento ( l'acqua della sorgente pare sia anche un ottimo souvenir da regalare agli amici ), ci siamo incamminati per il sentiero del Brigante che abbiamo percorso per un bel pezzo in un paesaggio invernale.
A farci compagnia le impronte degli animali sulla neve, numerose e diverse a testimonianza della ricca biodiversità del Parco,
Però, verso le 12:30 siamo tornati indietro, attratti da un altro tipo di spettacolare scenario:
quello del ristorante " La Luna Rossa", di Federico Valicenti, dove ancora una volta ci siamo deliziati parimente della sua compagnia e delle sue prelibatezze gastronomiche.



Per fortuna, Federico sa tirar su il morale sia riempiendo la pancia sia parlando delle opportunità senza nascondere i problemi e siamo andati via da Terranova rinfrancati, oltre che sazi...
Sarebbe salutare che week end del genere fossero praticamente mensili, mentre noi non ci muovevamo da agosto.
Però sarebbe anche carino poter condividere la gioia che trasmette il Parco del Pollino.
E, dato che tra qualche settimana Silvana riapre, un pensierino ce lo farei.
Per non parlare di organizzare un bel pernottamento su una delle Serre in Estate...
Non vedo l'ora...
Intanto, il pieno noi l'abbiamo fatto, speriamo di riuscire a tornar su prima di tornare  in riserva...