11 novembre 2023

Genocidi


 Le parole sono importanti, soprattutto quando usate come armi:


Genocidio degli armeni:

Popolazione Vittime iniziale: 1800000

superstiti dopo il genocidio 300000 

il 17% della popolazione iniziale


Shoà:

Popolazione Vittime iniziale: 9000000,

superstiti dopo il genocidio circa 3000000 

il 33% della popolazione inizale 


Genocidio dell'Uganda:

Popolazione Vittime iniziale: 1460000 

superstiti dopo il genocidio 460000 

il 30% della popolazione iniziale


'genocidio palestinese'

Popolazione Vittime iniziale 1323000,

popolazione vittime finale: 13000000 di cui 6500000 in Israele/Palestina, 

ossia il 982% della popolazione iniziale, il 491% della popolazione iniziale ora vivente in Israele/Palestina


Usare Genocidio per definire la guerra tra Israele ed Hamas è un insulto alle vittime palestinesi dato che ne sminuisce la tragedia diluendola in un paragone inverosimile.

A Kfar Aza Hamas ha dimostrato una volontà genocida.

Se Israele usasse lo stesso parametro a Gaza bombarderebbe a tappeto 

e le vittime non sarebbero migliaia al mese ma centinaia di migliaia all'ora.

Usare la parola Genocidio per la guerra di Hamas dimostra solo l'antisemitismo di chi usa a sproposito questa terribile parola.

Non si è strumenti di pace diffondendo menzogna.

5 novembre 2023

Piccolo Test di Antisemitismo

 



Come distinguere un antisemita da uno contrario alle politiche e alle azioni  militari di Israele?

Si può essere contrari all'occupazione della Cisgiordania (Gaza è occupata da Hamas,) e alle Colonie senza essere antisemiti?

La mia risposta è sì.

Potete fare un semplice test in cui non sono ammessi ma. Sono solo due domande secche:


  1. il 7 Ottobre 2023 hai espresso sui social la stessa indignazione per le azioni di Hamas che hai poi espresso per la rappresaglia israeliana a Gaza?
  2. C'è differenza tra i soldati alleati che, combattendo per liberarci dal nazifascismo, uccisero migliaia di bambini italiani, francesi, tedeschi, belgi olandesi  ecc. e le SS che rastrellavano gli ebrei e azionavano le camere a gas ?


Se la risposta è sì ad entrambe le domande puoi stare tranquillo.

Ovviamente, è una semplificazione, ma temo che per approfondire e dettagliare serva una certa competenza storica (o la volontà di acquisirla leggendo libri) unita alla consapevolezza che i luoghi comuni su questa tragedia che vanno per la maggiore sono tutti falsi (es: gli USA che avrebbero appoggiato Israele dall'inizio, Gaza occupata dagli israeliani dal '67 a oggi ecc).

2 novembre 2023

F-14 Tomcat: lo scudo della flotta e... degli Ayatollah: altro che Top Gun

E' arrivato il momento di parlare di F-14.
Il Tomcat: il caccia americano per antonomasia degli anni '80.
L'aereo di Top Gun.
Nato dalle esperienze della Guerra del Vietnam e dal massiccio riarmo sovietico coi suoi bombardieri armati di missili antinave supersonici a lungo raggio, il gattone è un caccia intercettore bimotore biposto dotato del rivoluzionario radar AN/AWG-9 e dei missili aria aria AiM-54 Phoenix a lungo raggio.
E poi bla bla bla sulla descrizione tecnica e le prestazioni: questi dati sono roba da wikipedia e non li copincollerò qui.
L'F-14 è stato un aereo fondamentale per l'Occidente nel cuore della Guerra Fredda.
Ha dimostrato ai Sovietici che le portaerei USA sarebbero state un bersaglio che avrebbero potuto colpire solo pagando un prezzo esorbitante e che il dominio Occidentale sui mari era saldo.
Tuttavia, l'F-14 è stato coinvolto solo in qualche scaramuccia sotto la bandiera dell'US Navy, includendo anche le prodezze dei due film Top Gun.
Ma c'è stato un altro posto in cui l'F-14 ha combattuto sul serio ed è stato determinante a evitare una catastrofica sconfitta salvando (purtroppo per l'umanità) la pelle ad un insospettabile personaggio: Ruḥollāh Moṣṭafāvī Mōsavī Khomeynī .
Quando l'Iraq invase l'Iran nel settembre del 1980, aveva un buon esercito, adeguato al piano di conquistare la provincia del Khuzestan, ricca di petrolio e abitata da arabi e costringere gli Ayatollah alla pace.
L'Iran, squassato dalla rivoluzione islamica del 1979, era nella merda fino al collo (e le donne iraniane poi sono sprofondate anche oltre).
L'esercito iraniano era a pezzi e solo alcune unità resistettero (ma strenuamente) all'attacco delle truppe corazzate di Saddam Hussein.
Ebbene, in un certo settore del fronte, non rimase più nessuno a contrastare l'avanzata irakena.
Eccetto l'aviazione iraniana (IRIAF) equipaggiata con aerei americani moderni.
I piloti iraniani, addestrati dagli americani, erano stati arrestati e torturati in massa dal nuovo regime teocratico che vedeva (e vede) l'Occidente più o meno come un incrocio tra Satana e la merda.
Ma di fronte alla catastrofe militare, i mullah liberarono questi piloti che tornarono immediatamente a combattere.
Negli ultimi anni di regno, subito prima della rivoluzione islamica, lo Scià di Persia Reza Pahlavi aveva comprato un gran numero di F-14 in chiave antisovietica.
Ebbene, quei pochi F-14 ancora operativi riuscirono a conseguire la superiorità aerea sul campo di battaglia e a consentire massicci contrattacchi da parte di elicotteri Cobra e Cacciabombardieri F-4 ed F-5 contro le colonne corazzate di Saddam Hussein, tanto che il 50% dei mezzi della 10a Divisione Corazzata irakena vennero distrutti in meno di una settimana solo dall'azione dell'aviazione iraniana. Gli iraniani superarono la crisi, contrattaccarono con ondate di ragazzini fanatici, subirono la guerra chimica di Saddam e alla fine dovettero accettare un cessate il fuoco che equivaleva alla sconfitta dopo 8 anni di guerra e un milione di morti.
Durante la guerra gli F-14 distrussero 130 aerei irakeni perdendo solo 4 esemplari in duello con gli aerei di Saddam. Un rateo di vittorie di oltre 32 a 1.
Ovviamente, nel corso della guerra l'aviazione dell'Iran, un paria tra le nazioni, si deteriorò a causa dell'isolamento internazionale, mentre quella irakena, rimpolpata da MiG sovietici e Mirage francesi (no, gli USA non fornirono aerei a Saddam come sostenuto la vulgata pacifinta), alla fine ebbe la meglio e contribuì alla vittoria finale irakena del 1988.
Vorrei recuperare un kit di F-14A dell'IRIAF come omaggio a quei piloti coraggiosi e così patrioti da passare direttamente dalla camera di tortura in cui li aveva infilati il Clero Sciita alla cabina di pilotaggio in difesa del proprio paese dall'invasore irakeno.
Io non credo che avrei fatto altrettanto, me la sarei battuta all'estero a fare il pilota di linea piuttosto...
L'F-14A è ancora operativo in Iran e ha fatto la sua ultima apparizione mediatica in Top Gun Maverick.
E' un'icona, l'icona del tempo in cui scienza, tecnologia, addestramento e conoscenza avevano un valore.
L'icona di un tempo in cui l'Occidente sapeva chi era.




















26 ottobre 2023

A7A Corsair II: Figlio d'arte

Oggi vi parlo dell'A-7 Corsair II, figlio dell'F-8 Crusader.

Quando la marina americana chiese all'industria un assaltatore per sostituire l'A4, la Vought ebbe buon gioco nell'usare la configurazione generale del Caccia F-8 per costruire l'A-7.

I due aerei si somigliano moltissimo ma non hanno praticamente quasi nulla in comune se non il carrello.

L'A-7 fu adottato anche dall'USAF ed ebbe anche piccolo successo nell'esportazione.

Si dimostrò robusto ed efficace ed era amato dagli equipaggi.

Piccola curiosità:

l'A-7 aveva un ruolo secondario ed essenziale come ... Caccia Intercettore imbarcato.

Ma come, un assaltatore subsonico armato con soli due missili aria-aria a breve raggio... Intercettore?

E già. Perché l'A-7 poteva decollare da una portaerei anche in caso di guasto delle catapulte o in condizioni di vento così sfavorevole da impedire il lancio degli F-14

Nota modellistica: ho trovato il Kit dell'Hasegawa veramente scadente e non ho mai riscontrato una qualità così bassa in un prodotto giapponese.

Tuttavia, alla fine con un po' di fortuna è venuto fuori un modellino adeguato ai miei (bassi) standard.








21 ottobre 2023

Contro il Patriarcato ma "Su Gaza la penso come Hamas" (cit.). Missione Fallita.

Sulla mia timeline IG le più filo-Hamas (col dito sul grilletto social già sabato 8 ottobre) sono giovani donne istruite, femministe, impegnate nella tutela dei diritti delle persone LGBTQ+ e nella difesa dell'ambiente.

Beh, è interessante che, come i fatti della strage e degli stupri di Nova Music Festival dimostrano, a manifestare per Hamas siano le sue vittime designate.

Ed è evidente che questo abbia delle implicazioni sul futuro della _nostra_ società.

Implicazioni sull'efficacia della propaganda totalitaria? Può darsi.

Implicazioni sull'antisemitismo ormai a livello anni '30?

Sì, anche.

Ma ce n'è almeno una terza che è, invece, certa:

con questə attivistə il Patriarcato può dormire sonni tranquilli.

Povere le mie figlie!

E' ovvio che si deve chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza. 

(E proporre contemporaneamente una terapia per il Cancro Hamas)

Ma 1 secondo dopo aver chiesto la liberazione degli ostaggi e la consegna alla giustizia degli stupratori e degli assassini di Hamas. Senza questo passaggio la condanna delle azioni di Israele su Gaza è solo antisemitismo travestito da umanitarismo. Inutile dire che delle donne stuprate e assassinate, dei bambini assassinati e delle grida di giubilo dei macellai di #Hamas non c'è traccia nei post delle donne di cui sopra.

E nemmeno c'è traccia di indignazione per le vittime dell'Ospedale di Gaza, ormai quasi certamente uccise dalla Jahd Islamica. 

Auguri per il medioevo omofobo e misogino a cui si sta attivamente contribuendo.



 

Su-27 Flanker in livrea ucraina: la prima linea della difesa italiana

La famiglia dei caccia pesanti Flanker costituisce il nerbo dell'aviazione russa.

Un tempo era il brand "Mig" a definire universalmente il caccia russo per antonomasia.

Oggi, eccetto che per la stampa italiana probabilmente, non è più così: il brand dominante è Sukhoi,

E proprio a causa di questo aereo che ha cannibalizzato i MiG.

Il Su-27 nasce come intercettore e caccia da superiorità aerea in risposta ad F-15 ed F-14 USA che stavano entrando in servizio nella prima metà degli anni '70 del secolo scorso.

E' indubbiamente un aereo dalle grandi prestazioni: veloce, agilissimo nonostante la mole, dotato di grande autonomia e ben armato.

Inoltre, il Su-27 è solo il capostipite di una lunga genia di aerei derivati: Su-30 (multiruolo biposto), Su-33 (caccia imbarcato), Su-34 (profondamente modificato come bombardiere tattico), Su-35/37 (versione aggiornata) e il clone cinese Shenyang J-11 che a sua volta ha generato Shenyang J-15 e Shenyang J-16.

Insomma, una grande famiglia di jet pesanti che dovrebbe aver superato i duemila esemplari costruiti

Non ci sono dati precisi sulla guerra Ucraina, ma prima di questa catastrofe il Su-27 ha dato il meglio di sé... In Etiopia.

Nella guerra con l'Eritrea, gli etiopi hanno impiegato un certo numero di Su-27 pilotati da etiopi e mercenari russi (ah, le famose armi occidentali che fomentano le guerre nel Terzo Mondo).

Mentre gli eritrei un certo numero di MiG 29 pilotati da piloti locali e mercenari ucraini.

In una specie di Deja-Vu ante litteram della guerra Russo Ucraina, gli scontri tra Su-27 e MiG-29 videro vincitori i Sukhoi che abbatterono 5 aerei eritrei senza alcuna perdita.

In effetti, l'aeronautica russa aveva da tempo puntato al Su-27, di poco più costoso del MiG ma estremamente più performante per sensori, armi ed autonomia.

Il Su-27 viene spesso contrapposto all'F-15 e il paragone è corretto solo per categoria. In realtà, l'F-15 è entrato significativamente in servizio e ha raggiunto la maturità operativa ben prima del Su-27 e non ha molto senso paragonare i due aerei come antagonisti tipo Spitfire vs Me-109. Il paragone più corretto dovrebbe essere fatto con l'F-22 che è entrato in servizio contemporaneamente ai Flanker più avanzati. Al massimo si può tentare un paragone tra il Su-35 e l'F-15EX Eagle II di recente introduzione

Nella guerra aerea moderna, inoltre, il confronto singolo tra due velivoli ha molto meno senso del passato perché la vittoria non va per forza all'aereo più manovrabile o a quello più veloce. 

Contano tantissimo addestramento, qualità delle armi ma soprattutto il sistema integrato di difesa aerea e supporto elettronico e informativo a corredo dei contendenti, per non parlare della postura.

Per non fare il democristiano, sono abbastanza certo che i Su-27/35 non avrebbero molte possibilità di entrare impunemente in spazi aerei difesi da F15 ed F-22 e sarebbero senz'altro a mal partito nei duelli a lungo raggio con gli F-22 USA (ma anche con i nostrani Typhoon armati di meteor).

Del resto, i Su-27/35 russi non sono riusciti a conquistare la superiorità aerea sull'Ucraina pur con immenso vantaggio quantitativo, qualitativo e di supporto SAM rispetto ai loro omologhi ucraini.

Chissà come sarà contento il Compagno Xi di aver costruito quasi l'intera armata aerea cinese su copie del Su-27 che stanno performando così bene in Ucraina ...


Il Kit della Trumpeter è stato carino da assemblare e le decals ucraine postmarket mi hanno soddisfatto.

Ovviamente la mia camo pixellata è scadente, ma l'effetto 'da lontano' credo sia gradevole.

In fondo una foto dell'attuale linea di volo ucraina (F-16 escluso): la prima linea di difesa di questa città tranquilla in cui vivo dalla barbarie dell'autocrazia.



























14 ottobre 2023

Ant keeping: il terzo anno

Giunti alle soglie della Diapausa (che spero arrivi il prima possibile) farei il punto sulla mia terza estate da mirmecofilo.


Il punto di svolta è stato nella decisione di avere in casa (senza spingersi a completare il ciclo di allevamento) le camole della farina.

3 € di larve ogni 2 mesi e passa la paura.


Ma andiamo con ordine:


  • Pheidole pallidule: regina del 2021. Hanno superato la crisi di suicidio via annegamento sull’antifuga usando un antifuga a base di PTFE. La colonia si è ripresa ma non sta brillando per prolificità e occupa una provetta (nuova) in un contenitore di vetro che fa da arena. Sono schizzinose con i carboidrati. 

  • Solenopsis fugax, regina del 2021. Occupano una provetta collegata ad una mini arena. Prolifiche il giusto, ultimamente sono piuttosto attive quando si tratta di fare la pappa

  • Messor capitatus: regina del 2021. Sono esplose demograficamente: occupano 3 provette in contenitore di vetro. Sono diventate aggressive e non riesco più a controllare la regina nè a verificare l’acqua delle provette. L’anno prossimo, appena sveglie, vanno spostate in formicaio: per ora valuto se aggiungere una quarta provetta per dare un riparo aggiuntivo durante l’inverno bolognese; curiosità: in pochi mesi questa colonia ha generato due ergatogini;

  • E la vera sorpresa: Tetramonium sp. del 2022. Sono la colonia di maggior successo. Occupano 3 provette in un contenitore e pattugliano H24 l’arena. Sono terribilmente aggressive e sono in grado di uccidere una camola da sole. Divorano tutto e subito. Sono piuttosto inquietanti per organizzazione e coordinamento. Anche per questa colonia è impossibile controllare lo stato di salute della regina ed il livello dell’acqua: se metto un dito sulla provetta arrivano 100 operaie piuttosto seccate a spiegarmi che non si fa. Ho aggiunto di recente una terza provetta e per ora penso che siano a posto. L’anno prossimo vanno per forza in formicaio.

  • 3 coloniette di Probabili Lasius sp. (2023) Beh, qui l’apoteosi. Regine di quest’anno, catturate nel corso di un mese a Giugno. Oscillano tra una decina e quasi un centinaio di esemplari, due colonie in provetta ed una collegata ad una piccola arena. Una delle due colonie in provetta sta finendo l’acqua e non riesco più a nutrirla senza fughe e dopo il cambio provetta erediterà una micro arena; La colonia più grande sta seguendo le orme delle Tetramonium per aggressività e coesione. Diciamo che promettono, spaventosamente, bene.

  • Camponotus piceus: regina del 2023, sta crescendo lentamente secondo le attese. La colonietta è in provetta e non è un problema nutrirle, ma ha finito l’acqua e sto procedendo al trasloco. Le operaie sono una ventina, timide come da caratteristiche della specie. Vedremo l’anno prossimo.

  • Poi ci sarebbe una Regina Sconosciuta trovata a Matera il 20230815 non dealata con uova. Anche in questo caso vedremo l’anno prossimo.


Considerazioni generali: 

E’ una passione che mi piace tanto.

Riesco a gestire le colonie ma sono un po’ oltre il limite di gestione comoda, infatti questa stagione di volo non mi sono azzardato a salvare regine destinate a morte certa in casa, sono arrivato al limite logistico: praticamente il tempo di osservazione ormai è ridottissimo ma mi sono fatto un punto d’onore di tenere le colonie nutrite e pulite.

A Marzo mi farò trovare pronto con formicai per Messor e Tetramonium.

Ma se qualche bolognese di passaggio volesse cimentarsi ...


Tetramonium sp

Lasius sp

Messor capitatus

Lasius sp

Lasius sp e Camponotus piceus

Camponotus piceus

Tetramonium sp

Solenopsis fugax