21 ottobre 2023

Contro il Patriarcato ma "Su Gaza la penso come Hamas" (cit.). Missione Fallita.

Sulla mia timeline IG le più filo-Hamas (col dito sul grilletto social già sabato 8 ottobre) sono giovani donne istruite, femministe, impegnate nella tutela dei diritti delle persone LGBTQ+ e nella difesa dell'ambiente.

Beh, è interessante che, come i fatti della strage e degli stupri di Nova Music Festival dimostrano, a manifestare per Hamas siano le sue vittime designate.

Ed è evidente che questo abbia delle implicazioni sul futuro della _nostra_ società.

Implicazioni sull'efficacia della propaganda totalitaria? Può darsi.

Implicazioni sull'antisemitismo ormai a livello anni '30?

Sì, anche.

Ma ce n'è almeno una terza che è, invece, certa:

con questə attivistə il Patriarcato può dormire sonni tranquilli.

Povere le mie figlie!

E' ovvio che si deve chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza. 

(E proporre contemporaneamente una terapia per il Cancro Hamas)

Ma 1 secondo dopo aver chiesto la liberazione degli ostaggi e la consegna alla giustizia degli stupratori e degli assassini di Hamas. Senza questo passaggio la condanna delle azioni di Israele su Gaza è solo antisemitismo travestito da umanitarismo. Inutile dire che delle donne stuprate e assassinate, dei bambini assassinati e delle grida di giubilo dei macellai di #Hamas non c'è traccia nei post delle donne di cui sopra.

E nemmeno c'è traccia di indignazione per le vittime dell'Ospedale di Gaza, ormai quasi certamente uccise dalla Jahd Islamica. 

Auguri per il medioevo omofobo e misogino a cui si sta attivamente contribuendo.



 

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne dici?