Praga è un piccolo miracolo nella calura d'Agosto.
Quasi un miraggio.
Ci arriviamo in un tado pomeriggio di Domenica, su un volo WizzAir confortevole, pulito e puntuale. Dopo aver prelevato qualche corona al bancomat ed acquistato i biglietti del servizio di trasporto pubblico, siamo usciti dall'aeroporto e, in men che non si dica, ci siamo trovati sull'autobus n.119 diretti verso il capolinea della metropolitana. Dopo una mezz'ora scarsa di viaggio attraverso una periferia apparentemente curata e pulita, ecco la fermata della metro con un treno pronto ad accoglierci.
Dieci minuti dopo emergiamo in centro, nel pressi di Piazza San Venceslao.
Praga, al tramonto, in un giorno d'estate. Un incanto pastello.
l'Hotel è a pochi minuti a piedi, ma il rumore delle rotelle delle valigie sembra assordante sull'acciottolato e ci sentiamo tanto italiani in vacanza in quelle vie, tutto sommato, silenziose.
Praga ci accoglie con un temporale, che illumina sinistramente i gargoyles della chiesa di Piazza dell'Orologio. Uno spettacolo da film horror...
Abbiamo passato la settimana successiva percorrendone il centro a piedi, in lungo ed in largo. Badando più che ad esaurire la lista di monumenti e musei a goderci l'atmosfera, gli odori ed i colori delle sue strade.
Praga è pulita, vivibile, tranquilla. Certo, i turisti non mancano e gli italioti fanno pesare la propia maleducazione fino a farci vergognare, ma resta sempreun luogo tranquillamente visitabile a piedi in cui ogni pietra trasuda storia e cultura.
Poco prima della partenza avevo ascoltato una storia della Primavera di Praga narrata da Demetrio Volcic che è stato corrispondente Rai all'epoca dei fatti. E quasi temevo di ritrovare resti del periodo sovietico. Inoltre, la lettura di Kundèra negli anni verdi mi aveva preparato a ben altro spettacolo. La città, invece, si è ammodernata senza perdere troppo la sua anima mittleuropea.
Alcune note di servizio: la birra è spettacolarmente buona nel senso della qualità ed è anche il prodotto più a buon mercato di Praga. Il cibo ( un po' pesante per i miei standard ) non lo è altrettanto, almeno in centro. I servizi di trasporto pubblico sono efficientissimi, ma il treno per Dresda ha fatto un più che italico ritardo di 90 minuti raddoppiando la percorrenza. Idem per l'autobus che ci ha portato a Terzìn. Ah, l'animale nazionale Ceco credo sia la Vespa, almeno in estate: ce ne sono centinaia e dapperuttto, quindi occhio! I musei sono abbastanza cari ed anche le chiese sono per lo più a pagamento, insomma Praga non è poi così economica ma non è neppure carissima.
Ma torniamo a cose meno pragmatiche.
Dicevamo di Dresda.
Credo sia una città splendida, ma abbiamo avuto troppo poco tempo per visitarla.
Mi ha coplito il silenzio delle sue pur affollate strade ( pedonali: poche auto, molte bici, moltissimi tram ) e la ricchezza ( è una città dell'Ex DDR, il che vuol dire che 20 anni fa era una specie di unico tugurio ) dei suoi cittadini. A questo proposito eccovi un piccolo esempio paradigmatico della differenza tra Italia e Germania.
Quando la Germania, appunto, 20 anni fa si riunificò, mise in piedi un sistema di incentivi per risollevare l'economia dell'Est ex-comunista, una specie di cassa del mezzogiorno.
A Dresda si fecero avanti gli americani dell'AMD per sfruttare gli incentivi ed i finanziamenti governativi ed impiantarono una bella fabbrica di microprocessori. Dopo qualche anno, con l'aumento del costo del lavoro locale e la diminuzione ( non crollo, NB ) dei profitti, l'AMD pensò di delocalizzare, chiudendo la fabbrica e spostando la produzione ancora più ad Est. Mi risulta che il governo tedesco abbia preteso la restituzione immediata degli incentivi e dei finanziamenti erogati e che la magistratura abbia aperto un'inchiesta per tentata truffa o roba del genere... Risultato: l'AMD è ancora lì...
Proprio come hanno fatto i nostri governatori locali con gli imprenditori settentrionali mangiacontributi, uguale uguale uguale...
Non potrei concludere senza citare la bella serata passata assieme a Giulia, finalmente siamo riusciti a vederci dopo tanto tempo!!! Per fortuna se non ho capito male dovrebbe passare da queste parti a breve eh eh eh!
Conclusioni?
Praga è da visitare, senza se e senza ma, al peggio, se non gradite le atmosfere, gradirete sicuramente la birra!!!
Sì. Sopratutto la birra di Praga, ha influenzato pesantemente i sapori. Ormai non riesco più ad apprezzarne alcuna. Per quanto riguarda il cibo, è una questione di standard in effetti ;-)
RispondiEliminama come si fa a non apprezzare la Pragatmosfera? è come fare un viaggio nel paese delle fate, con tutte quelle guglie gotiche...
RispondiEliminaEh, infatti non riesco più a bermi una peroni in pace, mi sa di vecchio...
RispondiEliminaun pezzo del mio cuore sta a Dresda. Deliziosa e vivibilissima.
RispondiEliminaDresda, la Germania, la pulizia, l'ordine, l'aria pulita.
RispondiEliminaChe invidia.
Evviva, eccomi in terra di Lucania. Appena organizzerò ti farò sapere del mio arrivo a Matera, baci baci.
RispondiEliminaOh, non venire domani che sono di Matrimonio eh eh eh!!
RispondiEliminaPer SA e DO nessun problema ;) ( ma meglio domenicha ché Sabato piove... )