Ho finito, finalmente " La Regina dei castelli di carta" di Larsson.
Capisco.
Ok, quindi la trilogia del millennium è finita.
Capisco.
Fortunatamente, per me, dico, mi è piaciuta molto di più del precedente capitolo della saga.
Capisco.
Ne sono sicuro perchè, dato che ho audioascoltato il romanzo in auto, ho provato spesso il desiderio di ascoltare ancora una pagina trattenendomi in macchina anche se ero ormai a casa.
Capisco.
Ok, è stato un romanzo più scorrevole ed avvincente rispetto al precedente.
Capisco.
Tuttavia due cose sono inverosimili agli occhi dell'italico lettore.
Ok.
Prima di tutto i servizi deviati qui da noi sono pane quotidiano ma non si è mai sentito di controservizi antiservizi deviati.
Per non parlare della celerità della giustizia svedese:
insomma, l'idea è che Larsson scriva una storia prettamente italiana su infrastruttura svedese, il che resta sempre poco credibile.
Capisco.
Come è poco credibile l'episodio dello stalker che perseguita Erika.
Ok, non per la verosimiglianza in se, ma per i pasticci in cui si caccia tacendo l'accaduto alle persone più improbabili.
Capisco.
Quindi, tirando le somme, la Trilogia di Millennium è stata davvero un bel passatempo che mi ha fatto compagnia per una settantina abbondante di ore in auto.
Ok, la prematura scomparsa dell'autore ci impedirà di sapere in che altri guai si cacceranno i nostri eroi.
Capisco.
Ma anche di leggere romanzi in cui le parole "capisco" ed "ok" domineranno il mondo.
PS:
Ma l'arma con cui la Sezione ammazza Zalachenko, donata al tipo dai servizi segreti inglesi, nessuno si preoccupa di rintracciarla?
PS:
Ma l'arma con cui la Sezione ammazza Zalachenko, donata al tipo dai servizi segreti inglesi, nessuno si preoccupa di rintracciarla?
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