Un giorno, forse, scriverò del disastroso esito delle Primarie PD.
Ora che ho deciso di sospendere il mio impegno diretto nella Politica Partitica sto sperimentando una sensazione simile a quella provata quando ho dovuto smettere di fare il Capo Clan.
Al netto di un mucchio di sensazioni negative, c'era una limpida sensazione di sollievo e leggerezza.
Sollievo dal carico di responsabilità del Capo.
Leggerezza per un cuore a cui si aprivano nuove possibilità.
Ecco, senza troppi fronzoli, io ora mi sento quasi euforico.
Prima di tutto ho un alibi di adamantio:
Ho fatto volontariato per quasi tutta la mia vita adulta con tanto di attestato-di-benemerenza-che-al-matrimonio-non-mi-spianò-la-via.
Ho condotto una lunga campagna politica e, credo caso più unico che raro, nonostante la presenza in una Segreteria comunale del partito regione di Basilicata, sono stato comunque costretto ad emigrare al Nord.
Ho lottato fino all'ultimo coi civatiani.
E ora eccomi qua.
Sarò libero di parlare a vanvera sui Social Network.
Per non parlare di Linux, a cui mi sto dedicando troppo poco ultimamente.
Parlerò della Siria, che tanto necessita di voce.
(Dato che i purissimi antipiddini di immacolata confessione di 'verasinistra' sono così muti a riguardo da poterli scambiare per le pietre che hanno nel cuore)
E magari un po' di più alla geopolitica, altra vitale e negletta scienza del BelPaese.
Ma la cosa che più mi darà soddisfazione sarà l'irresponsabilità di cui godrò.
Finalmente è vero anche per me: TANTO PEGGIO TANTO MEGLIO.
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