4 giugno 2022

Consiglio Generale Agesci 2022: Mozione 55 Identità di genere e orientamento sessuale










Vi ricordate di questa mozione dei Gruppi Cento 1 e Pianoro 1 approvata dall'Assemblea di Zona di Bologna?

Beh, è stata appena approvata la Mozione Collegata presentata al Consiglio Generale dell'Agesci 2022.

252 voti favorevoli, 1 astenuto, 0 contrari.

Ecco Il testo completo che mi sono trascritto a mano:


Mozione N. 55 Identità di genere e orientamento sessuale

Numero del punto all’OdG: 2.b

Titolo del punto OdG: Identità di genere e orientamento sessuale

Presentatore: Commissione CG-04

Pietro allora prese la parola e disse: << In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto>> (At 10, 34-35).

Il Consiglio generale riunito a Sacrofano (RM) in sessione ordinaria 2022,


PRESO ATTO

del punto 2.b all’ordine del giorno del Consiglio generale 2022 “Identità di genere e orientamento sessuale: definizione percorsi” proposto da Capo Guida e Capo Scout con lo scopo di avviare un approfondimento della tematica per un percorso pluriennale, coinvolgendo i vari livelli dell’Associazione;

PREMESSO


  • che ci riconosciamo come membra vive della Chiesa;

  • che desideriamo accogliere l’invito e le raccomandazioni del magistero e partecipare al cammino della Chiesa;

  • che, in sintonia con il documento finale del Sinodo dei giovani (2018), riconosciamo la bellezza della visione cristiana della corporeità e della sessualità;

  • che riteniamo necessario aprire un dialogo con tutte le diocesi italiane, alle quali i nostri Gruppi/Zone appartengono, valorizzando le esperienze già esistenti di accompagnamento delle persone omosessuali e dei loro genitori e la pastorale con persole LGBT+ istituzionalizzata in/da alcune diocesi


CONSIDERATO


che come dice la Costituzione Conciliare Gaudium et Spes (1965) è dovere permanente della chiesa scrutare i segni dei tempi e interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni specifiche;

che come detto dalla Congregazione della Dottrina della fede nella Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali (1986) Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino.

Che, come dice l'Esortazione Apostolica Amoris Laetitía, dal 2016 come Chiesa siamo chiamati a conformare il nostro atteggiamento al Signore Gesù che in un amore senza confini si è offerto per ogni persona senza eccezioni; che ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare «ogni marchio di ingiusta discriminazione e che nei riguardi delle persone e delle famiglie con figli LGBT+ dobbiamo individuare gli strumenti idonei ad assicurare un rispettoso accompagnamento, affinché coloro che manifestano la tendenza omosessuale possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita

che nell'Esortazione Apostolica Christus Vivit (2019) la Chiesa afferma che di fronte ai cambiamenti sociali e dei modi di vivere affettività e la molteplicità delle prospettive etiche, i giovani si mostrano sensibili al valore dell'autenticità e della dedizione, ma sono spesso disorientati. Essi esprimono più particolarmente un esplicito desiderio di confronto sulle questioni relative alla differenza tra identità maschile e femminile, alla reciprocità tra uomini e donne, all'omosessualità.


CONSIDERATO 


che la capacità delle famiglie di integrare creativamente le diversità e le potenzialità di ciascun figlio in maniera originale e unica può essere di ispirazione al nostro agire educativo; 

che l'ascolto profondo di capi e ragazzi nelle loro situazioni di vita può esserci di aiuto a guardarli come li guarda Dio, in modo unico, per poter camminare insieme alla ricerca della propria pienezza di relazione con Lui; 

che molte Comunità capi e alcune Zone hanno vissuto momenti di ascolto e studio sul tema, sia per accompagnare ragazzi e ragazze delle proprie unità, sia per avviare processi di discernimento autentico e rispettoso davanti a capo e capi, sorelle e fratelli scout, che hanno fatto coming out, riconoscendo nella propria comunità quell'ambiente capace, affidabile e meritevole di accogliere tale apertura; 


RICONOSCIUTO 


che la nostra azione educativa è sempre rivolta ad aiutare ogni giovane, nessuno escluso, ad integrare sempre più la dimensione sessuale nella propria personalità, crescendo nella qualità delle relazioni e camminando verso il dono di sé.


DÀ MANDATO 


a Capo Guida e Capo Scout di nominare una commissione composta da capi, assistenti ecclesiastici e consiglieri generali, con esperienza nel campo educativo e pastorale con persone e realtà LGBT+ , avvalendosi anche del contributo di esperti esterni, con l'intento di: 


- avviare percorsi che creino spazi ed occasioni di ascolto nella nostra Associazione sia di persone LGBT+ (ragazzi e capi, presenti o usciti dall'Associazione) che delle Comunità capi, delle famiglie, delle Zone e delle Regioni, raccogliendo riflessioni e testimonianze del loro vissuto, con un'attenzione sia alle sofferenze e alle difficoltà, che alla bellezza ed autenticità del vissuto, per fare sintesi di queste esperienze in chiave di discernimento ed accompagnamento. 


Capo Guida e Capo Scout riferiranno sullo stato dei lavori alla sessione ordinaria 2023 del Consiglio generale, istituendo una commissione di Consiglio generale; 

Capo Guida e Capo Scout presenteranno alla sessione ordinaria 2024 del Consiglio generale una sintesi ragionata delle esperienze raccolte affinché il Consiglio generale possa proporre strategie di approccio alla realtà, approfondimenti dell'azione educativa e approfondimenti culturali. 

Inoltre, 

CONSIDERATO 


1. la necessità di affrontare i temi educativi relativi all'identità di genere, all'orientamento sessuale, all'affettività, alla qualità delle relazioni e la necessità di sostenere i capi nella loro azione educativa;

2. la necessità di fornire strumenti culturali ai quadri e formatori coinvolti nella gestione dei gruppi di adulti; 


DÀ MANDATO 

al Comitato nazionale, coinvolgendo le Branche, di: 


1. raccogliere documenti ed individuare strumenti culturali da mettere a disposizione di tutta l'Associazione; 

2. promuovere a tutti i livelli associativi entro il 2024: 


  • occasioni formative specifiche per i formatori, per rappresentare con competenza il dibattito associativo nei momenti del processo formativo; 

  • occasioni formative per i quadri, per aumentare la consapevolezza del tema e fornire strumenti culturali, al fine di gestire le dinamiche tra adulti; 

  • occasioni formative per i capi per sensibilizzare al rispetto, all'ascolto e alla lettura dei bisogni dei ragazzi.


Il Comitato nazionale riferirà nella sessione ordinaria 2023 del Consiglio generale sullo svolgimento delle iniziative realizzate ai vari livelli, anche attraverso una commissione di Consiglio generale, di nomina di Capo Guida e Capo Scout.


E questo è quanto, le proposte della mozione sono state accolte ed è già una piccola rivoluzione copernicana, le  mie considerazioni a suo tempo.

Intanto, grazie ai Capi che hanno proposto la mozione originaria, a quelli che l'hanno approvata e a tutti quelli che hanno lavorato per arrivare a questa giornata storica.

Personalmente aggiungo un semplice e magari parzialissimo: "Grazie, Maria Elena, grazie Simone, grazie Pianoro 1, Cento 1 e Zona di Bologna".

PS:

cari compagni, la prossima volta che tentate di far passare la sacrosanta ed urgentissima legge  contro l'omotransfobia, magari chiedete prima una consulenza ai quadri della Zona di Bologna.


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