Così, un pomeriggio ti trovi in Quercia a raccontare di come Cocci fu accolta nel formicaio e il giorno dopo ti trovi a spasso per Bologna mentre uno sparuto gruppo di ucraini sta là in piedi di fronte al male.
L'indifferenza dei passanti è agghiacciante.
E io mi chiedo:
Che cosa c'è al di fuori della tenue luce della Lanterna?
Il mondo dove le Coccinelle vivono sei giorni e mezzo a settimana.
Quello di Boucha, Gaza e Kfar Aza. Quello di Giulia Cecchettin, delle alluvioni e della siccità.
Quello in cui Liliana Segre vive con la scorta, si deturpano le opere d'arte a lei dedicate e ci si rifiuta di proiettare il film sulla sua vita.
E questo non è per caso.
Il filo spinato lega l'antisemitismo, il rifiuto delle biciclette, il cavarsi gli occhi di fronte ad autocrazie e cambiamenti climatici.
I trump sono l'effetto, non la causa.
La causa è l'indifferenza di fronte alla scorta a Liliana Segre e l'agonia delle vittime delle autarchie.
Il rimedio è la luce di quella lanterna.
Anche oggi.
Ma solo lì attorno, in quella stanza.
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