6 gennaio 2013

Vita di Gi

Un universo fa, le cose erano piuttosto chiare.
Studia, prendi bei voti, laureati in una disciplina tecnica.
E il mondo sarà tuo, più tuo della tua stessa vita.
Sì, lo sappiamo, ti piace scarpinare, leggere e andare appresso a quelle bande folli di boyscout, ma è tutto incluso nel prezzo.
Paghi un unico biglietto e lo paghi ora.
Cosa importa se è ora che hai vent'anni?
E' tutto tempo guadagnato, il tuo.
Così hanno detto a Mr Gi, a partire dalla fine degli anni Settanta del Secolo Scorso.
E a Mr Gi il ragionamento filava.
Ha sempre filato, liscio come l'olio.
Dalla scuola media in poi l'avvenire luccicava distante ma concreto tra le pagine dei libri e delle piccole soddisfazioni date dei comportamenti virtuosi, quelli da bravo boy scout.
Quindi, Mr Gi, tieni duro qua, tieni duro là, finchè la laurea arriverà.
E poi?
Sorpresa.
Dopo la laurea le regole del gioco sono un po' cambiate.
Anzi, è tutta la partita al 'sacrificati-oggi-per-un-domani-migliore' che Mr Gi credeva di aver vinto a ricominciare quasi da zero, senza un perchè, .
Mr Gi non si perde d'animo e, rigiocando da zero, non si fa mancare nulla:

  • Il 'volontariato' dalle 8 alle 19 senza stipendio,
  • le docenze precarie,
  • i corsi di formazione,
  • l'assunzione a tempo indeterminato,
  • la falsa partita IVA
  • la vera partita IVA
  • un altro contratto a tempo indeterminato.
Nel frattempo, purtroppo, la Vita se ne fotte del fatto che Mr Gi è italiano.
Nato nella terza generazione più sfigata degli ultimi duecento anni.
(Nota dell'Autore: Al primo posto della classifica della sfiga, io, non Mr Gi, metterei i 650mila contadini macellati dai Savoia con le mitragliatrici austriache, al secondo il mezzo milione scarso macellato dai fascisti negli anni quaranta, al terzo, appunto, noi. Al primo posto delle fortune metterei la generazione dei Padri, che ha visto crescere il benessere dall'infanzia all'età della pensione, rigorosamente con 19 anni sei mesi ed un giorno di lavoro alle spalle)
Il tempo passa. I quaranta si avvicinano.
Mr Gi mica si stanca di gettare il cuore oltre l'ostacolo.
Inizia a stancarsi di  girare in tondo.
Perchè, dopo un paio di volte che fai lo stesso giro e non ci trovi quello che cercavi, ossia:

Svegliarsi al mattino, portare a scuola i bambini, fare il lavoro dell'ingegnere, la sera passarla tra boxe, famiglia, scout, letture ed un cineclubbino o equivalente con gli amici ogni tanto.
Magari scrivere anche un romanzo breve o una raccolta di racconti.
Magari continuare l'impegno in Politica.
Magari guardare il tramonto da Serra di Crispo o equivalente una volta l'anno, giusto per controllare se c'è.

Ma Mr Gi è profondamente ragionevole.
Ad esempio, ritiene ragionevolissimo e pienamente attuale il consiglio dato dallo zio della voce narrante de "L'amico ritrovato": <<Studia, prendi la laurea in giurisprudenza, diventa avvocato e poi potrai scrivere tutte le poesie che vuoi!>>
Essendo così ragionevole, dicevo, a Mr Gi a questo punto i conti iniziano a non tornare.
Studio matto e disperato: ce l'ha.
Gavetta lavorativa: fatta.
Contratto di lavoro a tempo indeterminato: ok, pure questo c'è, anche nell'Itala del 2012 2013 "Abisso profondo ".
E' ragionevole che a Mr Gi possano, a questo punto, sorgere un paio di dubbi.
Diciamo di ordine metodologico.
Non è che ha confuso gli strumenti (il lavoro, la cultura, lo studio, la professionalità) con i fini di cui sopra?
Anche perchè, Mr Gi, così ragionevole, qualche paura irrazionale ce l'ha pure lui, tipo essere sorpreso dai suoi quarant'anni a rimpiangere e non a vivere.
E di ragionevole, in questo, Mr Gi non trova nulla.
Quindi, Mr Gi, probabilmente farà la cosa che gli riesce meglio da quando è nato.
Essere ragionevole. 


2 gennaio 2013

Mint 14 e MATE, grazie di esistere

La curiosità mi ha portato, qualche mese fa, a provare Mint.
Lo so, lo so, è in corso una guerra di fanboys tra ubuntiani e mintiani, io non mi ci metto, lo sapete come la penso: a ciascuno la sua distro preferita, per me Linux è Linux ed il modo di usarlo dipende dai gusti.
Ho apprezzato Mint nella versione Mate.
Due parole di spiegazione: Mint è una derivata di Ubuntu (in questo caso della versione 12.10), derivata a sua volta da Debian.
E questo è chiaro.
E Mate?
Beh, senza farla troppo lunga, è un remake (fork) del glorioso Desktop Enviroment GNOME 2.
Gnome 3, Unity, KDE4, sono tutti progetti validi, per carità. 
Ma in queste settimane ho trovato una comodità rinnovata nell'usare un Ambiente Desktop 'tradizionale' come MATE.
Per prima cosa è leggerissimo e non necessita di accelerazione 3D per funzionare.
Ho potuto impostare il desktop esteso su doppio monitor senza problemi direttamente da interfaccia grafica.
Poi, le applicazioni sono raggiungibili immediatamente dal comodo menu in basso a sinistra.
Basta un click per aggiungere le applicazioni preferite non solo al menu omonimo, ma anche alla barra delle applicazioni.
Il pacchetto software installato è di tutto rispetto ed è arricchito dai codec multimediali e da VLC.
Synaptic è installato di default e permette una veloce configurazione dei pacchetti mancanti assieme ad un software manager assai più leggero dell'ubuntu market.
La rete locale viene sfogliata senza problemi ed il file manager supporta egregiamente il salvataggio delle cartelle di rete come segnalibri.
Insomma, tutti i vantaggi di ubuntu coniugati con un ambiente desktop leggerissimo ma completo, l'evoluzione finale in 2D di GNOME.
Dateci un'occhiata, soprattutto se il vostro hardware non è recentissimo.

1 gennaio 2013

Un favoloso Capodanno alla Amelie

Non avevo mai visto "Il favoloso mondo di Amelie".
Vederlo oggi, per la prima volta, in questo Capodanno così particolare, non ho potuto fare a meno di meravigliarmi come il film descriva un modo di sognare che pensavo peculiarmente mio.
Ma il sognare così, dopotutto, non è quello che oggi facciamo tutti coi propositi di Capodanno?
Il 2012 è stato un anno particolare, di quelli che non capitavano da tempo.
Il ciclo della vita, a cui tutti siamo soggetti, sembra aver voluto accelerare investendomi in pieno.
Ammetto di non essere sempre stato in grado di guardare le cose in prospettiva costruendomi, pertanto, problemi lì dove non c'erano altro che opportunità.
Gli ultimi mesi sono volati via in un'esperienza lavorativa faticosa e di altissimo livello tecnico ed umano su cui spero di riuscire a gettare le fondamenta del futuro, così incerto alla fine di quest'estate.
Non è un momento nè facile nè semplice.
Per tante, troppe persone.
Ho ben poca fiducia per il 2013 e dubito che le imminenti elezioni porteranno a quella radicale svolta che sarebbe appena sufficiente per invertire il corso delle cose.
No, non sarà il 2013 l'anno dei fili riannodati.
Sarà l'anno della resistenza più feroce al più feroce degli avversari: me stesso.

29 dicembre 2012

L'Assiro e Ninive


Chi è Tiglath Assur?
Un personaggio poi non troppo indimenticabile.

* Fisicamente prestante e diverso dai suoi conterranei
* mezzo greco, così da potersi presentare ai lettori come Occidentale
* leale alla sua religione fino a sfiorare il suicidio, tipo Pio Enea.

Segue i voleri di un Dio.
E' capace di crudeltà ed anche di vigliaccheria, purchè non di fronte ad un nemico armato.
Di fronte alle donne, invece, sì.
E' un vigliacco.
Questa coppia di romanzi mi ha accompagnato per anni.
Credo di averli riletti almeno 4 volte in tandem.
Ok, non è propriamente letteratura di spessore, ma lo spessore dei due romanzi è garanzia di parecchie ore di sano svago.
Tiglath ci racconta la sua vita, lunga e ovviamente avventurosa iniziata nel palazzo reale di Ninive.
Il nostro, infatti, è un principe assiro.
Degli assiri si sa parecchio, ma non è un impero noto al grande pubblico.
Era gente che non andava troppo per il sottile nel trattare i vinti e Nicholas Guild, l'autore dei romanzi, è abile nel descrivere un mix di storia, sesso, guerra ed amore.
E' un peccato che non si sia quasi più cimentato col genere storico (Possiedo anche 'il Macedone', la storia della giovinezza di Filippo II, il papà di Alessandro il Grande,  di cui attendo ormai da anni, invano, un seguito).
Tiglath assapora la gloria del campo di battaglia, il potere, la fama e poi gli tocca di girare il mondo, emigrare, tornare a casa e ... basta spoiler.
Perchè mi piacciono questi due romanzi?
Perchè mi portano in Assiria, in Egitto, in sogno.
Perchè mi rendono quasi spettatore e non lettore.
E perchè non richiedono più di due neuroni per l'elaborazione.
E in cambio ti danno ben più di niente.



23 dicembre 2012

Fondamenta



Non c'è Vita per l' uomo senza un collegamento alla sua sorgente, senza una collocazione in una comunità di appartenenza dove il suo nome possa divenire segno di una speranza per tutta l'umanità. 
(Pierre Durande, l'Arte di Educare alla Vita, pag. 84).

12 dicembre 2012

Non esiste l'ultimo metro.

Metti una sera al comizio

Visto che ieri ho scritto una cosina sulle Primarie che oggi pare siano state ufficializzate facciamo un altro passettino avanti.
Immaginiamo che tu, caro lettore, debba scegliere tra un abbondante pugno di candidati.
Come farai?
Su che parametri ti regolerai?
Vediamo, tutti ti parleranno di creare posti di lavoro.
E tutti vorranno, senz'altro, dare un sostegno alle famiglie.
Scommetto che proporranno di finanziare il tutto con la lotta all'evasione fiscale.
Caro lettore, problemi tuoi scegliere.
Pensiamo un attimo alla storia dell'aiuto alle famiglie.
Io, ad esempio, esporrei direttamente qualche proposta per risolvere il problema degli elevati prezzi delle abitazioni.
No, tranquilli, non vi ammazzerò con la mia proverbiale logorrea, le mie proposte a riguardo le trovate già qui.
Però ...
Ecco, mi piacerebbe che i candidati alle Primarie del PD si affrontassero a viso aperto esponendo progetti di questo genere.
Come ridurre il prezzo delle abitazioni?
Io ritengo che si debba partire da un censimento degli immobili vuoti, che vada incoraggiato fiscalmente tenere una casa affittata piuttosto che vuota e che si diano alle amministrazioni comunali gli strumenti per demolire vecchi edifici e ricostruire lì abitazioni più capienti ed energeticamente efficienti senza occupare un solo centimetro quadro di suolo in più.
E poi... 
GASP! La logorrea!
Mi sono spiegato, no?

11 dicembre 2012

La Mia Candidatura alle primarie di Collegio della Provincia di Matera per il Partito Democratico

Non ci serve un miracolo.
Non ci serve un uomo forte.
Nè una ricetta magica.
Serve un gruppo di persone professionalmente e culturalmente competenti e non guasterebbe neppure che avessero un minimo di infarinatura politica, giusto per evitare di confondere  pii desideri con progetti realistici.
L'ho sostenuto spesso negli ultimi anni e credo sia arrivato il momento di incentrare su questo il nostro ragionamento:

Ci occorre una Classe Politica che non solo abbia un programma organico di riforme e provvedimenti adeguato alla situazione presente, ma anche e soprattutto che abbia ben chiaro in se il modello di Italia che si vuole costruire  per offrirlo ai cittadini.

Ed è per questo che mi candido alle primarie di Collegio della Circoscrizione di Matera per le Politiche 2013.
Per sollecitare una riflessione profonda e condivisa sull' Italia che vogliamo plasmare e sugli Italiani che vogliamo diventare.
Su quello che deve essere il frutto delle ricette proposte da tutte le forze politiche della Sinistra.
Perchè dobbiamo andare oltre l'idea della cura: 

ci serve un Progetto di Guarigione.

Ed un altro di Buona Salute della Società Italiana.
Io non ho tutte le ricette, nè tutte le medicine.
Ma ho chiara l'idea di Società che vorrei costruire.
Ed ho ancor più chiaro quanto sia fondamentale che gli italiani possano scegliere non solo tra le singole proposte o tra le immancabili promesse, ma che possano votare una nuova Speranza di Vita.

Ecco perchè mi candido.

Non per indicare una Via, ma per sollecitare un confronto differente rispetto alla 'classica' campagna elettorale.
Il Partito Democratico non può permettersi di affrontare queste storiche elezioni in maniera tradizionale, secondo il ventennale schema di opposizione a Berlusconi.
Deve offrire un orizzonte di Speranza basata sulla competenza e sulla voglia di riscatto di due generazioni di italiani che non chiedono altro che salvare il Paese e se stessi.


Ah, dite che non ci sono ancora le Primarie di Collegio?
Sempre a lamentarsi che quelli di Sinistra arrivano in ritardo e poi ...


9 dicembre 2012

Copiare se stessi: la costante universale della Sinistra vs il Papy

Lamenti, lamentazioni, angoscia e stridor di denti.
Papy torna e getta nello sconforto milioni di italiani.
Ricapitoliamo:
Papy, 20 anni fa, scende in campo e getta nello sconforto milioni di italiani.
Vince le elezioni, poi le perde, poi ritorna e getta nello sconforto milioni di italiani.
Sembra che Prodi lo abbia nuclearizzato ma poi ritorna e getta nello sconforto milioni di italiani.
Tra un'orgia ed un provvedimento pro domo sua getta nello sconforto milioni di italiani.
Travolto dall'impazienza della finanza internazionale scappa via lasciando gettare a Monti nello sconforto milioni di italiani.
Ora Papy  torna e  getta nello sconforto milioni di italiani.
Insomma, stamattina, facendo le pulizie e monitorando due cose di lavoro mi è venuto in mente che l'unica costante di questa storia è  lo sconforto di milioni di italiani.
Bacheche di Facebook, twitter, discussioni al pranzo domenicale, magari pure sul 20 notturno di ieri sera.
Che pagliacciata.
E non mi riferisco al ritorno del Papy.
Il suo è un calcolo banale, di quelli da farsi con le dita di una mano:

  1. Me ne vado: Mediaset affonda e mi mandano i carabinieri dietro.
  2. Rest: a Febbraio divento colonna del Monti bis, dato che anche se PD+SEL prendessero il 45% non potrebbero governare manco le loro liti e siccome M5S farà da blocco interdittore resto solo io a cui inchinarsi.
Facilefacilefacile.
La pagliacciata è lo sconforto degli italiani.
E la loro reazione Identica allo stesso identico problema.
Il PD ha ri-fatto le primarie.
La società civile ha ri-pubblicato i suoi post sul web.
Ma un progetto nuovo, differente, insomma, qualcosa che dimostri di aver capito la lezione ripetutaci per 20 anni 20 dall'uomo di Arcore, di aver imparato a reagire diversamente alla medesima minaccia, di questo non c'è traccia.
Cari indignados del web, fate qualcosa.
Non dico qualcosa di sinistra.
Fate qualcosa che non abbiate già fatto l'altra volta!
Almeno smettete di riciclare post  tweet et similia!
Prendete una tessera di partito, rompete le palle perchè il PD faccia le primarie di collegio per la scelta dei candidati, fate qualcosa, qualcosa di diverso, cancellate il futuro che state già scrivendo ricalcando le vecchie pagine del vostro taccuino.
Niente è scritto, purchè non si sia così pigri da copiare se stessi.

5 dicembre 2012

Saghe

Questo è l'autunno delle saghe.
Fringe.
Tiglath Assur di "l'Assiro" e "Ninive".
"Don Camillo", di cui mi sono visto i film nel week end.
Quasi quasi, anzi, mi rileggerò tutte le 1200 pagine dei suoi racconti.
Ora è il momento di Star Wars.
Poi, forse, prima di Natale, verrà il turno di Harry Potter.
Saghe.
Le trovo rilassanti.
E sono un ottimo diversivo dal dover scrivere la mia.