10 novembre 2008

No, non metto il voto agli scout

Qui sopra c'è la cartina del percorso dell'uscita di Noviziato di Domenica 9. Niente di eccezionale, una passeggiata al Villaggio Saraceno, passeggiata che avrebbe dovuto fare da preludio ad un certo programma ma che ho dovuto cambiare obtorto collo. Infatti, all'ultimo momento, il Noviziato quasi al completo ha ritirato la sua disponibilità per un'uscita di giornata intera. L'organizzazione dell'uscita era stata tutta affidata alle pattuglie e, nonostante io sia notoriamente poco propenso a cedere in queste situazioni ed avrei preferito rispettare il programma anche se fossimo rimasti in due soli, mi è parso più ragionevole dimezzare l'impegno e triplicare il numero dei partecipanti. L'uscita merita solo due cenni: se in Route non vogliamo morire di sete e/o perderci nelle nostre tasche, temo che dovrò dedicare parecchio tempo alle basi dell'orientamento. Comunque l'attività è andata a buon fine e con un po' di pazienza abbiamo costruito la nostra bussola, trovato il nord con l'orologio e triangolato la nostra posizione sulla carta.
L'altro punto, il più importante, è che i ragazzi ora parlano. Parlano di tutto e iniziano ad uscire dal torpore post-passaggi. Mi hanno fatto una proposta di attività per il mese prossimo non proprio ortodossa, ma è stata avanzata con entusiasmo e non sarò certo io a frenarli. Infatti, ho notato che i ragazzi, in generale, propongono poco. Accettano le nostre iniziative, salvo poi disertare puntualmente quelle che ritengono noiose. Ed è proprio su questo punto che sto lavorando. Evitare che lo scoutismo diventi "un'altra scuola, un'altra palestra, un altro corso, un altro rigo dell'agenda da rispettare, un altro genitore di cui soddisfare le aspettative dicendo si".
Purtroppo, il trend non è favorevole.


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