13 dicembre 2010

Wikileaks ed il diabete

La Danimarca, si sa, è una di quelle belle nazioni nordiche che tanto piacciono allo scrivente.
In quel di Danimarca, tra l'altro, c'è una ditta farmaceutica che produce insulina. Immagino che anche lì vi sia l'equivalente nostrano della vigilanzalazzazzera o cose così. Me li vedo già: magari un anziano Danese allampanato e tranquillo, che si porta appresso un novellino incazzoso a fare il giro della fabbrica più che altro per controllare che tutte le luci siano spente. Poi inseriscono l'allarme e partono per altri lidi salutando con una battuta sul tempo il custode che guarda la TV nella guardiola assediata dalla neve. 
Questo fino a qualche giorno fa.
Già, perchè ora le cose sono senz'altro diverse.
Wikileaks ha pubblicato, giorni fa, un elenco di siti ed aziende che il governo degli Stati Uniti considera vitali per la propria sicurezza. A parte il petrolio e le infrastrutture energetiche e le ovvie fabbriche di armi, mi ha colpito la presenza di un bel mucchio di siti assolutamente irrilevanti da un punto di vista militare, come, appunto, una fabbrica di Insulina in Danimarca.
Penso a come mi sarei sentito io se Assange avesse messo a rischio l'azienda per cui lavoro allo stesso modo. Noi possiamo divertirci ed ironizzare, strepitare sulla libertà di informazione, ma ora, mentre leggete, ci sono un bel po' di persone, in Danimarca, che non sono più tanto sicure di uscire di casa per andare al lavoro.
E, magari, i tizi della vigilanzalazzazzera di cui sopra, non avranno più tanta voglia di scherzare col custode, che forse si è licenziato per la paura. Per non parlare di un dipendente a caso che magari passa la vita a cercare di migliorare quella di tanti malati di diabete ed è appena stato segnalato ad Al-Qaeda come bersaglio primario...
Non credo che il mondo stia meglio dopo quest'ultima 'rivelazione'. Ma già, il Mondo ha avuto a sua disposizione ben altre e migliori Novelle e non pare che ne abbia saputo approfittare più di tanto.
Sarà che sono (troppo ) poco informato, ma, ad oggi, non ho avuto nessuna 'notizia' da wikileaks. Lasciamo  perdere le facili ironie su quello che pensa il Dipartimento di Stato USA sul papy nazionale, qui mi riferisco al resto del mondo: ma che non lo sapevamo degli orrori di Iraq ed Afghanistan?
E poi tutta questa unilateralità nei confronti degli USA che, comunque, sono una nazione che i propri documenti, poi, li pubblica. Cavolo sarei curioso di sapere cosa c'è negli archivi italiani o cinesi o russi, quello si. Ma di sapere che la Guerra è merda non avevo bisogno di farmelo ripetere da Assange. Alle teorie dei complotti credo picc e nudd, ma, a giudicare un po' al di sopra del contenuto medio dei tiggì italici, Wikileaks, ad ora, come sottotitolo pare avere: " Abbasso Obama " per gli effetti che sta avendo... Di contro, non mi sento di un milligrammo più libero ora che un bel po' di cattivi soggetti hanno tra le mani una lista di obiettivi ( e non tutti producono radar o missili ) graziosamente precompilata associata ai nomi dei tanti poveri cristi, informatori e fonti varie dell'intelligence occidentale sparsi per il mondo a cui sarà comodo andare a tagliare la gola da qui all'eternità. Ci sono cose che non si hanno da sapere, almeno finchè ciò implica la morte possibile, probabile o certa per la gente comune che esce di casa al mattino per lo stipendio.

PS: le accusa ad Assange sono così ridicole, ma così ridicole che rischia di morire dal ridere...

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