Ho comprato e letto nel giro di qualche ora il pamphlet di Erri De Luca scitto sul suo processo per 'istigazione a delinquere'.
In seguito ad una intervista pubblicata da De Luca sull'Huffington Post del 1 Settembre 2013, il legale rappresentante della LTF sas, la ditta francese che sta costruendo la TAV in Val Susa, denuncia direttamente "all'attenzione" dei P.M. che si 'occupano' dei movimenti anti TAV (un po' come entrare al pronto soccorso con un ginocchio sbucciato per farsi visitare direttamente dal Primario di Neurologia) il fatto come istigazione a delinquere
Il pamphlet non è un'autodifesa.
Quella avverrà in sede processuale.
Perchè De Luca (di cui non ho letto nessuna opera) è stato rinviato a giudizio.
Qui potete trovare l'articolo incriminante.
Fatevi una opinione.
Trovo poco senso nel riassumere quello che De Luca ha scritto nel suo libricino di 62 pagine ed € 4 di prezzo.
Mi ha colpito la sua schiettezza morale, il suo coraggio.
Mi hanno colpito le sue parole.
Non sono, in linea di principio, contrario alla TAV ma ho sempre avuto i miei dubbi.
Erri De Luca non mi convince, in merito.
Mi convince completamente sul campo della lotta giusta contro la denuncia per istigazione a delinquere.
De Luca fa comparire nella mia mente, con le sue parole contrarie, una contiguità perfetta, con buona pace di ogni Travaglio di turno, tra la criminalità economica, i picchiatori ed i torturatori in divisa del G8 di Genova ed i giudici che, impunemente, possono sentenziare di vaccini ed autismo senza assumersi nessuna responsabilità delle atroci conseguenze del caso.
De Luca mi ricorda una cosa semplice: la Magistratura è la Magistratura Italiana: solo un altro ingranaggio della stessa automobile di quello Stato che divora i suoi figli.
Al processo, a porte chiuse, secondo tradizione ottocentesca, Erri De Luca sarà da solo.
Le sue Parole, contrarie a tutto questo, no.
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