Senza addentrarmi, per carità di Patria. nelle mie esperienze dirette in campo automobilistico durante le mie ultime ferie materane e senza nemmeno sfiorare il concetto di mobilità urbana sostenibile, vorrei lasciare a mia futura memoria qualche appunto sulla levata di scudi contro qualsivoglia forma di controllo delle infrazioni degli automobilisti materani a cui ho assistito in questi giorni sui social.
Pare che un autovelox equivalga ad una delibera di divieto di libera riunione.
Un dosso artificiale abbia la stessa valenza della rimozione della libertà di espressione.
Ignari degli astronomici costi umani, economici e sociali delle perversioni della mobilità automobilistica, i materani gridano a gran voce il proprio diritto di correre, violare indisturbati il codice della strada in generale ed limiti di velocità in particolare.
Ultimamente, poi, si è sparsa la voce che una videocamera di controllo della ZTL avesse anche funzione sanzionatoria contro la svolta a sinistra vietata in un dato tratto di strada, svolta che è pericolosa e che rallenta il traffico ma che è considerata un altro diritto acquisito tipo la libertà di parola.
Intendiamoci: a Bologna è quasi uguale: ci si comporta quasi allo stesso modo.
Quasi: la velocità è assassina, le precedenze non sono date, il parcheggio è selvaggio, sì, certo, ma:
se mi sorpassano in maniera pericolosa o non mi danno la precedenza, poi, non si piazzano davanti a me a 10 all'ora con il braccio fuori dal finestrino occupando il centro della strada e ingombrando il traffico.
Se trovo l'auto bloccata da un parcheggio in doppia fila non capita mai, come mi è capitato a Matera, che lì a due passi ci siano vari posti auto liberi.
Bologna gronda sangue a causa degli automobilisti assassini e si attende invano da tempo che la città diventi tutta zona 30 come promesso.
A Matera la situazione è appena migliore, ma si dovrebbero leggere le statistiche per equiparare razionalmente le due situazioni.
Brutalmente, a Bologna il codice della strada è violato per motivi banditeschi.
A Matera per sport.
Da cui la differenza tra le due Comunità. La prima funziona (ancora), la seconda ... non so.
Arrivare anche a 50 all'ora in prossimità delle strisce pedonali davanti ad una scuola, anche se forse permesso dal Codice della Strada (e non è così), è un crimine.
Arrivarci a 60 non ne parliamo.
Tra le libertà non ci dovrebbe essere quella di uccidere.
Lamentarsi di un autovelox è complicità in strage stradale.
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