9 ottobre 2023

Fear of the dark: il terrore della generazione X



In questa crepuscolare estate che si sta trascinando ben dentro ottobre, sono riuscito ad incontrare un sacco di amici di vecchia data. Ebbene, nel corso di una dozzina di incontri, non ho voluto/saputo parlare con loro di Ucraina, Crisi Climatica, Politica (giusto per fare tre esempi di argomenti di vita e di morte). Abbiamo chiacchierato del più e del meno come se il Nemico non fosse alle porte e in troppe delle nostre stesse case. 

Negli ultimi giorni mi sono reso conto di essermi imbattuto, involontariamente, in un piccolo esperimento sociale.

Sui social, i post su guerre (questo post era pronto prima del 7 Ottobre 2023), diritti, crisi climatica & C. non riscuotono alcun successo.

Una battuta sulle abitudini alimentari delle mie figlie, invece, un sano e divertente dibattito.

Like e commenti a profusione.

La mia impressione è che gli adulti siano semplicemente terrorizzati dalle circostanze e che facciano finta di niente.

Che i miei corrispondenti sappiano benissimo quanto sia grave la minaccia delle autocrazie, oscena la complicità dei pacifinti, per non parlare dell'angoscia della crisi climatica.

Ma per battere il terrore c'è una sola cura: guardarlo in faccia.

E ammettere che il fallimento politico e sociale di cui siamo responsabili è dovuto alla pervicace volontà di assoggettarsi ad ideologie suicide.

C'è ancora tempo per liberarsi dell'antioccidentalismo, per accettare che le autocrazie vanno fermate oggi e che non c'è modo di lottare per diritti e progresso senza ammettere che chi questi diritti nega non può essere interlocutore di negoziato commerciale o sindacale.

Guardiamo in faccia la realtà e parliamone anche all'aperitivo

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