15 settembre 2024

Piaggio P.108 l'inutilità dannosa della fanfaroneria fascista










Oggi vi parlo dell'unico vero bombardiere pesante italiano della Seconda Guerra Mondiale.

Il Piaggio P.108.

Fu un quadrimotore pesante da bombardamento strategico, difficile da pilotare e con una caterva di inevitabili problemi tecnici data la mole e l'innovatività di certe soluzioni: le due torrette telecomandate dotate di mitragliatrici posizionate sulle carenature dei motori esterni furono usate anche dagli americani sui B-29 ma ben 4 anni dopo.

Sulla carta, alla fine, avrebbe potuto essere un buon aereo ma venne prodotto in numeri così esigui da non avere alcuna rilevanza bellica.

Per paragone con il B-24:



gli americani arrivarono a produrre un B-24 ogni 59 minuti.

L'Italia in tutto costruì 24 bombardieri piaggio durante tutta la guerra.

La differenza tra fascismo e democrazia spiegata coi numeri.

Quindi, quanti P.108 avrebbe dovuto costruire l'Italia?

Parere mio?

ZERO.

Il programma non avrebbe nemmeno dovuto essere cominciato data la base industriale di partenza e le risorse materiali disponibili.

Un P.108 costava quanto tre aerosiluranti sparviero e  24 aerei costruiti equivalgono a 96 motori, quindi quasi 100 caccia monomotori.

Di cui ci sarebbe stato disperato bisogno per difendere le città.

E' poi un dato di fatto che essere fascisti non è solo un crimine, ma anche una gran sfiga data la sorte che toccò ai piloti italiani dell'aviazione, l'Arma Fascistissima per antonomasia: causa corruzione dei loro padroni gerarchi furono mandati al macello in aerei obsoleti pur con piena disponibilità di aerei molto più efficaci

Lato modellistico, che dire: è uno dei peggiori modellini da me assemblati. Ho qualche perplessità sul kit ma in realtà sono io che non sono riuscito a fare un buon assemblaggio soprattutto per le parti miste plastica/resina. Inoltre la camo è di pura fantasia dato che la mia manualità con l'aerografo è ancora piuttosto scadente.

Pazienza.

PS: il modello porta la firma di Bruno Mussolini, figlio del Duce, che morì in un incidente d'addestramento proprio sopra uno di questi aerei.

Nessuna apologia, solo che almeno lui è morto ai comandi di un aereo e non scappando travestito da soldato tedesco.




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