L'assemblea di zona non è un pranzo di gala.
Ci si va perché è necessario.
Anche il giorno dopo una bella ma impegnativa riunione con le coccinelle.
Anche se è domenica elettorale.
La sveglia che suona di domenica all'orario del lunedì non fa una buon effetto sull'umore.
Ma ci sarebbe da indacare su come facciano, una dozzina di cattivi umori, a trasformarsi in allegria quando ci si incontra davanti alla sede per dividersi tra le auto.
All'arrivo c'è un'atmosfera un po' alla 'route nazionale', ma c'è da lavorare e ci si divide in fretta tra i vari impegni.
Mi sono iscritto ad un modulo formativo su 'disabilità ed inclusione'.
Il modulo è stato fighissimo e spero bene di poterlo usare al meglio "sul campo".
Non entro nel merito delle mozioni perché mi rendo conto di non avere la competenza specifica che serve a valutarne l'impatto profondo.
Di sicuro non ho la pazienza e la capacità di analisi del testo in legalese e per fortuna c'è ancora chi lo fa e ha la forza di far notare certi svarioni.
Poi, a inizio assemblea, ho scoperto una novità sulla formazione che diventa permaente in maniera coercitiva.
Di certo, l'articolo 89 del nuovo Regolamento associativo aggiornato al Consiglio generale 2024 porterà a due esiti ben distinti e mutualmente esclusivi: la chiusura di vari gruppi o l'emissione delle ennesime deroghe.
Ma per quest'anno sono a posto, potrò censirmi e siamo tutti contenti.
Questo piccolo dettaglio, nella pratica, non mi cambia nulla.
Ma dal punto di vista del principio ammetto di essere molto perplesso.
Ieri all'assemblea non è stato coperto il ruolo di Responsabile Femminile di Zona.
Il numero dei Capi Unità con la Nomina a Capo è minoritario, per dire.
Il rimedio, a quanto pare, è l'ennesima variante dell'apocrifa 'non hanno pane? Perché non mangiano brioches?'
Pazienza, cercherò di fare al meglio: dopotutto, ho sempre letto PE (anche prima di scriverci) e il manuale di branca (comprando quello aggiornato) tutte le volte che cambio Servizio.
Aggiornarsi e formarsi fa parte dei doveri del Fratello Maggiore che si prende cura dei più piccoli.
Avere l'ennesimo bollino (in deroga), no e provo una sensazione di déjà vu che ho ricondotto alle classiche situazioni lavorative:
le carte devono essere a posto ma la produttività (e lo stipendio) restano bassi perché, al solito, il problema della formazione è l'altra faccia della medaglia del problema del turnover dei capi per troppi impegni collaterali (sì, la riunione con le catechiste per decidere il regalino delle cresime e altre 30 cose del genere).
E siccome il problema del turnover dei capi è dato per scontato come il fulmine e l'alluvione avremo le carte a posto (ma in deroga) e...
PS: all'Assemblea di Zona può anche capitare di trovare un giovane Capo universitario proveniente dal Reparto Sagittario e dal Clan Orione del Matera 1