16 febbraio 2009

Un pranzo di ComunitàCapi, un pieno di allegria

Ieri ci siamo visti per una Comunità Capi un po' insolita.
Perchè non capita tutti i giorni che una riunione di Co.Ca. si trasformi in una vera e propria festa scout.
Non mi sento di definire in altro modo la giornata di ieri. Certo, c'è stato il momento istituzionale, centrato su una tipologia di problemi di cui ho già parlato qui. Ma, il momento centrale della giornata è stato il megapranzo con annessi canti scout e non.
Grande successo, poi, ha avuto la reinterpretazione scritta da Capo Fuoco, Capo Reparto F del Pellicano e Maestro dei Novizi di " Meraviglioso " ( il cui testo, firmato dai Frascamaro, è ormai un cult introvabile all'interno del Matera 2... )
Dal mio punto di vista è stata una preziosa occasione di ritrovarmi a parlare in un ambiente completamente informale in cui la soddisfazione di vivere in una Comunità Capi funzionale secondo spirito e lettera del Patto Associativo.
Abbiamo anche accolto tra noi una nuova tirocinante che spero camminerà con noi in serenità.
Personalmente, mi sono sentito a casa.
E, oggi, mi sento come uno che ha passato una domenica serena e divertente.

12 febbraio 2009

Chiedete scusa a Beppino Englaro

Riporto qui integralmente l'articolo di Roberto Saviano pubblicato su Repubblica di oggi. Lo riporto perchè un semplice link non basterebbe. Concordo pienamente con Saviano e pongo le mie scuse, come Cristiano Cattolico ad un uomo che ha sperimentato sulla sua pelle, come se non bastasse, anche tutto il peggio dei "sottoprodotti inevitabili" della mia religione. A nome di chi è accecato da travi che probabilmente sono anche nei miei occhi, mi scuso con chi forse ha una pagliuzza nei suoi, ma del cui operato non son degno di giudicare nulla.
Quanto è di moda, tra cattolici, sapere a memoria "il diritto divino" e scordare il perdono, la carità, lo stesso Vangelo.
Buona Strada.
Angelo.


Chiedete scusa a Beppino Englaro

di ROBERTO SAVIANO


DA ITALIANO sento solo la necessità di sperare che il mio paese chieda scusa a Beppino Englaro. Scusa perché si è dimostrato, agli occhi del mondo, un paese crudele, incapace di capire la sofferenza di un uomo e di una donna malata. Scusa perché si è messo a urlare, e accusare, facendo il tifo per una parte e per l'altra, senza che vi fossero parti da difendere.

Qui non si tratta di essere per la vita o per la morte. Non è così. Beppino Englaro non certo tifava per la morte di Eluana, persino il suo sguardo porta i tratti del dolore di un padre che ha perso ogni speranza di felicità - e persino di bellezza - attraverso la sofferenza di sua figlia. Beppino andava e va assolutamente rispettato come uomo e come cittadino anche e soprattutto se non si condividono le sue idee. Perché si è rivolto alle istituzioni e combattendo all'interno delle istituzioni e con le istituzioni, ha solo chiesto che la sentenza della Suprema Corte venisse rispettata.

Senza dubbio chi non condivide la posizione di Beppino (e quella che Eluana innegabilmente aveva espresso in vita) aveva il diritto e, imposto dalla propria coscienza, il dovere di manifestare la contrarietà a interrompere un'alimentazione e un'idratazione che per anni sono avvenute attraverso un sondino. Ma la battaglia doveva essere fatta sulla coscienza e non cercando in ogni modo di interferire con una decisione sulla quale la magistratura si stava interrogando da tempo.

Beppino ha chiesto alla legge e la legge, dopo anni di appelli e ricorsi, gli ha confermato che ciò che chiedeva era un suo diritto. È bastato questo per innescare rabbia e odio nei suoi confronti? Ma la carità cristiana è quella che lo fa chiamare assassino? Dalla storia cristiana ho imparato ha riconoscere il dolore altrui prima d'ogni cosa. E a capirlo e sentirlo nella propria carne. E invece qualcuno che nulla sa del dolore per una figlia immobile in un letto, paragona Beppino al "Conte Ugolino" che per fame divora i propri figli? E osano dire queste porcherie in nome di un credo religioso. Ma non è così. Io conosco una chiesa che è l'unica a operare nei territori più difficili, vicina alle situazioni più disperate, unica che dà dignità di vita ai migranti, a chi è ignorato dalle istituzioni, a chi non riesce a galleggiare in questa crisi. Unica nel dare cibo e nell'essere presente verso chi da nessuno troverebbe ascolto. I padri comboniani e la comunità di sant'Egidio, il cardinale Crescenzio Sepe e il cardinale Carlo Maria Martini, sono ordini, associazioni, personalità cristiane fondamentali per la sopravvivenza della dignità del nostro Paese.

Conosco questa storia cristiana. Non quella dell'accusa a un padre inerme che dalla sua ha solo l'arma del diritto. Beppino per rispetto a sua figlia ha diffuso foto di Eluana sorridente e bellissima, proprio per ricordarla in vita, ma poteva mostrare il viso deformato - smunto? Gonfio? - le orecchie divenute callose e la bava che cola, un corpo senza espressione e senza capelli. Ma non voleva vincere con la forza del ricatto dell'immagine, gli bastava la forza di quel diritto che permette all'essere umano, in quanto tale, di poter decidere del proprio destino. A chi pretende di crearsi credito con la chiesa ostentando vicinanza a Eluana chiedo, dov'era quando la chiesa tuonava contro la guerra in Iraq? E dov'è quando la chiesa chiede umanità e rispetto per i migranti stipati tra Lampedusa e gli abissi del Mediterraneo. Dove, quando la chiesa in certi territori, unica voce di resistenza, pretende un intervento decisivo per il Sud e contro le mafie.

Sarebbe bello poter chiedere ai cristiani di tutta Italia di non credere a chi soltanto si sente di speculare su dibattiti dove non si deve dimostrare nulla nei fatti, ma solo parteggiare. Quello che in questi giorni è mancato, come sempre, è stata la capacità di percepire il dolore. Il dolore di un padre. Il dolore di una famiglia. Il "dolore" di una donna immobile da anni e in una condizione irreversibile, che aveva lasciato a suo padre una volontà. E persone che neanche la conoscevano e che non conoscono Beppino, ora, quella volontà mettono in dubbio. E poco o nullo rispetto del diritto. Anche quando questo diritto non lo si considera condiviso dalla propria morale, e proprio perché è un diritto lo si può esercitare o meno. È questa la meraviglia della democrazia. Capisco la volontà di spingere le persone o di cercare di convincerle a non usufruire di quel diritto, ma non a negare il diritto stesso. Lo spettacolo che di sé ha dato l'Italia nel mondo è quello di un paese che ha speculato sull'ennesima vicenda.

Molti politici hanno, ancora una volta, usato il caso Englaro per cercare di aggregare consenso e distrarre l'opinione pubblica, in un paese che è messo in ginocchio dalla crisi, e dove la crisi sta permettendo ai capitali criminali di divorare le banche, dove gli stipendi sono bloccati e non sembra esserci soluzione. Ma questa è un'altra storia. E proprio in un momento di crisi, di frasi scontate, di poco rispetto, Beppino Englaro ha dato forza e senso alle istituzioni italiane e alla possibilità che un cittadino del nostro Paese, nonostante tutto, possa ancora sperare nelle leggi e nella giustizia. Sarebbe bello se l'epilogo di questa storia dolorosa potesse essere che in Italia, domani, grazie alla battaglia pacifica di Beppino Englaro, ciascuno potesse decidere se, in caso di stato neurovegetativo, farsi tenere in vita per decenni dalle macchine o scegliere la propria fine senza emigrare. È questa l'Italia del diritto e dell'empatia - di cui si è già parlato - che permette di rispettare e comprendere anche scelte diverse dalle proprie, un'Italia in cui sarebbe bellissimo riconoscersi.

© 2009 by Roberto Saviano

10 febbraio 2009

Testamento per la Repubblica

Non ho nulla da aggiungere alla vicenda umana che, in queste ore, sta facendo da cartina di tornasole dello stato della nostra Repubblica.
Sono terrbilmente spaventato dal tentativo di colpo di stato strisciante attualmente in corso. Il tentativo di violazione della Legge da parte dell'Esecutivo, palese e sotto l'ignobile scudo della disinformazione e della più pura volontà di sopraffazione va oltre il comune atto di sciacallaggio politico.
E' un deliberato attacco ad un'agonizzante Repubblica a cui non sarà necessario interrompere trattamenti sanitari per constatarne la morte.
Se alla legge si sostituisce l'arbitrio, se la Fede diventa bandiera di persone che urlano "boia assassino " ad un uomo che ha portato la croce per anni, dimentiche, ormai, della dolcezza del Discorso della Montagna, cosa ci resta?
Violenza e disperazione, discordia.
Non sono sicuro di poter gestire in maniera asettica questa situazione.
Noi vogliamo vivere ed in uno stato fascista si può solo sopravvivere...
Dobbiamo difendere la Legge o la Legge soccomberà.

6 febbraio 2009

All'orizzonte....

Il bersagliere ha cento penne
e l'alpino ne ha una sola
l partigiano ne ha nessuna
e sta sui monti a guerreggiar (2 vv)

La sui monti cade la neve
la tormenta dell'inverno
ma se venisse anche l'inferno
il partigian rimane la' (2vv)

Quando poi ferito cade
non piangetelo dentro al core
perche' se libero un uomo muore
che cosa importa di morir (2 vv)

5 febbraio 2009

Scoutedì

Ultimamente, ho visto folle bestemmiare gridando "Eluana Svegliati", Sacerdoti negare l'Olocausto, delinquenti assassini dar fuoco al proprio prossimo per sport, uomini di potere calpestare la Legge e le basilari regole della vita sociale, con il solo risultato ultimo di aver ancora più voglia di impegnarmi nel mio Servizio in Agesci. Non credo nelle mainfestazioni di massa, non credo in un Obama nostrano, non credo nei grandi gesti che cambiano le vite e non credo in tante altre cose, ma , a volte, irragionevolmente, mi sembra di credere di rappresentare nel mio ruolo di capo, una specie di ultima e sottile linea di difesa tra la barbarie avviluppante e i ragazzi ed il futuro che rappresentano. Poi torno in me e mi rendo conto che l'onda di piena ci ha già sommerso tempo fa... A qualcosa servirà, immagino, fare tanti sacrifici, tuttavia, so che ne servirebbero ancora di più.
Lo scoutismo è un modo di essere e di vivere che non ha bisogno di tempi fissi.
In pratica, però, il tempo per le attività, la formazione continua, la preparazione logistica, l'analisi delle singole esigenze dei ragazzi non è mai abbastanza.
Così, qualcuno, la settimana scorsa ha coniato un simpatico neologismo: lo scoutedì.
E servirebbe davvero un miracoloso ottavo giorno della settimana in cui concentrare tutti gli impegni associativi in modo da lasciare abbastanza tempo per il resto della vita.
Ieri riunione di Noviziato, oggi Comunità Capi, Sabato varie ed eventuali... Poi il 15 uscita di Comunità Capi, 21 e 22 attività per la Giornata del Pensiero...
E questo è un mese tranquillo...
Fatto sta che per organizzare un'uscita in montagna con pernottamento-strada-cucina sui fornelli eccetera, insomma, niente di eccezionale, roba da ABC, bisogna muoversi con almeno due mesi di anticipo...
Assieme al posto fisso sparirà anche la figura del Capo Scout?

una voce nel "silenzio"

Riprendo da qui un'intervista confortante:

Intervista a Monsignor Giuseppe Casale : "Lasciamola morire in pace come facemmo con Giovanni Paolo II"

Mons. Giuseppe CasaleMi sento vicinissimo a papà Beppino. Quella di Eluana non è più vita, porre termine al suo calvario è un atto di misericordia». Nel pieno della mobilitazione cattolica contro la «condanna a morte» della Englaro, l’arcivescovo Giuseppe Casale prende le distanze dall’«accanimento contro un povero corpo martoriato, tenuto artificialmente in un limbo».

Lasciar morire Eluana è carità cristiana? «Sì. Non è tollerabile accanirsi ancora né proseguire questo ormai stucchevole can can. C’è poco da dire: l’alimentazione e l’idratazione artificiali sono assimilabili a trattamenti medici. E se una cura se non porta alcun beneficio può essere legittimamente interrotta. Perciò, lasciamo che Eluana termini i suoi giorni senza stare lì a infierire senza alcun esito né speranza di guarigione. Si è creato il "caso Eluana" agitando lo spettro dell’eutanasia, ma non qui si tratta di eutanasia. Alla fine anche Giovanni Paolo II ha richiesto di non insistere con interventi terapeutici inutili. Vedo quasi il gusto di accanirsi su una persona chiusa nella sua sofferenza irreversibile».

Vaticano e Cei combattono una battaglia durissima. «Dovremmo smettere di agitarci contro i mulini a vento e chiederci se quella della Englaro sia realmente vita. Una vita senza relazioni, alimentata artificialmente. non è vita. Come cattolici dovremmo interrompere tutto questo clamore e dovremmo essere più sereni affinché la sorte di Eluana possa svilupparsi naturalmente. I trattamenti medici cui è stata sottoposta non possono prolungarle una vera vita, ma solo un calvario disumano. E’ giusto lasciarla andare nella mani di Dio. Invece di fare campagne bisognerebbe accostarsi con pietà cristiana alla decisione di un padre».

Perché non è eutanasia? «L’alimentazione artificiale è accanimento terapeutico, se la si interrompe Eluana muore. Rispettiamo le sue ultime volontà e non lasciamo solo quel padre che, appena si saranno spenti i riflettori di una parossistica attenzione, sarà in esclusiva compagnia del suo dolore. Io lo comprendo, prego per lui, gli sono vicino. Neanche io vorrei vivere attaccato alle macchine come Eluana, anche per me chiederei di staccare la spina. Proprio perché crediamo che la morte non abbia l’ultima parola, dobbiamo inchinarci al suo mistero, invece di nasconderci nelle dispute tecniche. Eluana non c’è più da tanto, da molto tempo prima della rimozione del sondino che simula un’esistenza definitivamente svanita».

da "La Stampa"
Autore: Giacomo Galeazzi

2 febbraio 2009

cronache dagli anni '60

Dimmi di che cosa accusi gli ebrei, e ti dirò quali colpe hai


Vasilij Grossman, Vita e Destino, 1960.
Pagina 460, Adelphi 534.

PRIMA dei territori occupati, DOPO la Shoà.

28 gennaio 2009

VENDESI: siamo laboriosi ed economi

Anni di attività di system administration possono portare ad accumulare pezzi di hardware in gran copia. Per non parlare del resto della fuffa tecnologica pensionata anticipatamente.
Quindi svendo un po' della mia mercanzia, tutta perfettamente funzionante, senza difetti, ma su cui non do alcuna garanzia del fatto che dopo 24 ore si bruci.. Prezzi NON trattabili.

Per € 250,00 cedo un PC con CPU Core Duo 2, 2 GB RAM, 2 HD sata da 160 GB, masterizzatore DVD, mainborard con LAN integrata, 6 porte USB ed anche scheda video integrata. La scheda video esterna è una NVIDIA serie 7 ed includo anche l'installazione di Ubuntu 8.10 a 64 bit...

Per € 200,00 cedo un PC Pentium 4 2,8 o 3Ghz ( non ricordo ), 1 GB RAM, scheda video NVIDIA serie 6 con MONITOR LCD 15" INCLUSO, HD da 80 GB, lettore DVD ed includo anche l'installazione di Ubuntu 8.10 a 32 bit.

Tendenzialmente, se riesco a vendere almeno uno dei sopradetti oggetti, sarei anche propenso a disfarmi per € 250,00 del mio palmare HP 6915 perfettamente funzionante con micro sd da 1GB, GPS, Telefono e tastiera estesa, cradle, 2 batterie e set di cavi aggiuntivi da viaggio e per auto.

Accorrete numerosi e solvibili...

26 gennaio 2009

Anna Frank non è mai esistita?

Monsignor Richard Williamson è un Vescovo della Chiesa Cattolica, la mia Chiesa.
Pochi minuti fa ho sentito una recente intervista a Monsignor Richard Williamson in cui ha negato l'esistenza delle camere a gas e la consistenza storica della Shoà.
Monsignor Richard Williamson ha affermato il falso, commettendo un mostruoso crimine contro la mia Fede, considerando le ovvie implicazioni.
E' una consolazione che personaggi come Monsignor Richard Williamson esistono, perchè rafforza la mia Fede in Cristo sapere che la sua Luce è intangibile dalle bassezze in cui possono cadere gli uomini.
Vescovi inclusi.

Ah, visto che ci siamo, sarei curioso di sapere quanti tra il 12% dei miei compatrioti pienamente antisemiti si considerano anche buoni cristiani, cittadini esemplari e pacifisti...

L'innesto

Un'uscita tranquilla, quella di ieri,
Ho potuto apprezzare le vivacissime discussioni tra i rover e devo ammettere che era tempo che i fanciulli si scornassero da giovani leoni qual sono. E' sempre difficile mordersi la lingua quando si è tentati di intervenire sbilanciando il confronto tra R/S. Un paio di volte, però, mi è riuscito di lanciare una sana provocazione per mantenere vivo il fuoco della fucina chè è una Comunità RS sana.
Il Noviziato ha fatto la sua prima uscita assieme al resto del Clan. Non ho dato risalto ufficiale alla cosa perchè ritengo sbagliato dare a Novizi e Rover anziani l'idea che esista una qualsivoglia forma di separazione. Quindi, quando ci siamo ritrovati tutti assieme spero di essere riuscito a mimetizzarmi nel rumore di fondo.
Ho cercato di non stare addosso ai novizi, quasi ignorandoli se non per battutine e risate.
Il Maestro dei Novizi, infatti, non è un Aiuto Capo Unità e, quando il Noviziato confluisce definitivamente nel resto del Clan, non può far altro che sparire ed eclissarsi per accogliere il Noviziato successivo.
Siamo alla fine di Gennaio e, per quanto la Route estiva sembri lontana, ormai le cose da fare sono meno di quelle fatte. A Febbraio l'uscita coinciderà con la Giornata del Pensiero, a Maggio con il Challenge: restano due uscite: Marzo ed Aprile.
E per Marzo mi sta venendo un'idea...
Ieri abbiamo chiuso con Roverrò e Scouting for Boys, me le sento ancora nelle orecchie.