21 aprile 2009

Cronache di Bas 35: 10 ed 11 Aprile 2009

La Bradanica è deserta, davanti a me c'è solo il fiorino guidato da Rocco con a bordo anche Raffaele. Dietro la mia vita. Assieme a me Maddalena e Mariagrazia, ancora loquaci. La luna fa capolino a tratti tra le nubi, ma le tenebre avvolgono la Basilicata nella notte tra venerdì e sabato. A Matera i locali sono ancora sicuramente affollati, noi siamo in marcia. Lunedì la terribile notizia del Terremoto, poi un sentimento che cresce, che arde. Fare qualcosa. Fare. Portare aiuto. Riunione di Co.Ca. straordinaria per aderire al fonogramma della Protezione Civile. Sento distintamente il cuore che batte mentre salgo le scale della sede. All'improvviso mi tranquillizzo e so. So di non avere di fronte una scelta, perchè tutto me stesso, tutto quello che sono e rappresento decide di accettare la chiamata. Il mio nome è sulla scheda. Mi arrogo di decidere per la mia famiglia, per chi mi è vicino.
Così, alle 23:35 di Venerdì 10 Aprile 2009 esco di casa in uniforme, con il mio zaino, assieme ai miei fratelli. Partiamo.
Una notte di guida non la facevo da tempo. Per me è stato pesante, sono abituato a ritmi da gallina. La strada sembrava domandarmi:" Ma sei davvero sicuro di quello che stai facendo? Ma non hai gli affari tuoi da curare, soprattutto in queste settimane cruciali per la tua carriera date le scelte che hai fatto?" E io mi sentivo sordo a questi richiami, quasi testardo. Però avevo paura, avevo paura di essere lì per vanità, per secondi fini, per altre ragioni diverse dall' "eccomi" che avevo pronunciato dentro me qualche giorno prima.
Ci fermiamo a Candela dove si unisce a noi il resto della Squadra Bas 35: Giuseppe, Giampiero e Mario. Si riparte, ma a Pescara chiedo pausa: ho bisogno di dormire un po' nonostante l'incredibile numero di caffè ingurgitati tra casa e le numerose soste in autostrada. Poi l'alba sulla statale alla periferia della città: L'Aquila. L'atmosfera è surreale: a prima vista L'Aquila è intatta. Deserta. Sarà l'orario, penso. Invece...
Circolano solo le forze dell'ordine e i mezzi di soccorso, nessun altro in giro. Nei pressi del centro scorgo un blindato che sbarra la strada, militari fucile in pugno e penso: se sorpasso senza mettere la freccia mi sparano? Poi osservo meglio i palazzi e i segni del sisma ci sono tutti, dappertutto...Arriviamo a Coppito, la scuola della Guardia di Finanza, il nostro quartier generale. All'ingresso ci ignorano, io non so ancora che siamo stati identificati come "non civili", come membri delle forze di soccorso. Ci accoglie la segreteria agesci e sembra di tornare a casa nel caos dell'open space interforze. Ci spiegano la destinazione, le modalità di contatto, mi intimano di tenere il telefono acceso giorno e notte e ci licenziano.
Usciamo dalla caserma, svegliandoci pian piano. Con un po' di difficoltà raggiungiamo la destinazione: Tempèra, frazione de L'Aquila...
Arriviamo alle 10, dopo aver passato Paganica e aver visto davvero le prime case crollate. Parcheggiamo vicino la tendopoli e il primo impatto è uno shock! Il traffico di mezzi di soccorso è intenso, ma il viavai di gente dalla tendopoli lo è ancora di più. Ci sono tre scout alla sbarra. Sono stravolti, bruciati dal sole e ci accolgono con sollievo. Fanno parte della prima squadra di soccorso, quella che è lì dalla sera del Sisma. Dobbiamo dargli il cambio subito! Un ragazzo alto, rosso per l'insolazione ci prende in consegna e ci presenta al responsabile del campo che gli chiede di farci un approfondito briefing e di ritornare da lui dopo un paio d'ore. Non l'ho mai più visto. Infatti siamo condotti al campo in allesitmento e immediatamente reclutati per il magazzino.
Già, il magazzino.
3 container e 5 tende davanti a cui si accumulavando decine di grossi scatoloni pieni di vestiario, coperte, scarpe. Monnezza.
La nostra casa per 8 giorni.
Ci siamo trovati catapultati al lavoro, un lavoro durissimo fisicamente almeno nei primi giorni, senza neppure accorgercene. La zona sembrava un formicaio umano, con persone che si affaccendavano accumulando pacchi, coi muletti che sfrecciavano tra le tende senza tregua. il pranzo l'abbiamo fatto a turni e poi ci siamo rimessi a lavorare come dannati. Prendi il pacco, aprilo inizia a smistare, prendi quello che ti serve, portalo alla tenda di tua competenza, sistemalo e poi ricomincia daccapo. Nel frattempo, appena arriva un civile, sorridigli e ascoltalo. Nel tardo pomeriggio ci assegnano la tenda, la A2. Mancano ancora le brandine e inizia a piovere, una pioggia rada ma gelida che fa da giusto contrappunto al calore della giornata che ci ha fatto mettere in maglietta e pantaloncini. Con un ultimo sforzo portiamo il materiale nelle tende e nei containers e ci trasciniamo in tenda dove, miracolo, Massimo, il capo della squadra veneta che si occupa della segreteria, ci ha procurato le brandine. La tendopoli è al buio, la corrente non c'è ancora. Ci cambiamo e andiamo a mensa dove spazzoliamo fino all'ultima briciola. La mensa è una tenda di fianco al tir cucina. E' grande e lì si riunisce la comunità di Tempèra. Vorrei guardarmi attorno, ma sono troppo stanco. Putroppo, non è finita. Devo accompagnare Raffaele, il Caposquadra, al briefing al quartier generale a Coppito. Ci mettiamo in macchina in anticipo, sperando di fare in fretta. Di notte, L'Aquila è uno spettacolo da Armaghedon. La città è illuminata e deserta, i semafori lampeggianti o spenti. L'atmosfera è resa sinistra da centinalia di lampeggianti che illuminano crudelmente di azzurro e rosso le facciate dei palazzi. Ogni incrocio è presidiato, gli unici veicoli sono carabinieri, ambulanze, polizia e volontari. In piena notte il centro di Coppito è pienamente operativo. Inizio a capire che la mia uniforme scout mi rende un 'collega' agli occhi dei finanzieri di guardia, dei vigili che montano attrezzature in piazza d'armi, del carabiniere che parla al cellulare fuori dalla palestra trasformata in CIC.
Non ho molti ricordi della riunione, mi sono addormentato più volte da seduto. Quando mi sdraio sulla branda, in una Tempèra deserta, fredda e buia, sono l' 01:05 del mattino di Pasqua...

continua

19 aprile 2009

BAS 35: Lucania -> Tempéra, sola andata


Sono a casa, pulito e sazio.
Ho dormito un po' dopo il pranzo domenicale.
Oggi sono ancora lì, cammino tra le tende, sento i rumori, vedo i lampeggianti roteare azzurri, mi aspetto di dover consegnare materiale e attendo scatoloni di scarpe numero 42. Penso alle persone nella tendopoli. Non sono numeri, sono nomi, volti, sguardi, paura e speranza. Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, rielaborerò quello che ho visto, quello che ho testimoniato assieme a Giampiero, Giuseppe, Maddalena, Mariagrazia, Mario, Raffaele e Rocco: squadra Agesci BAS 35, Tempéra, l'Aquila, dal 10 al 18 Aprile 2009.
Siamo ancora lì.
Abbiamo fatto del nostro meglio.
Grazie a tutti.

10 aprile 2009

la salvezza è nella coerenza

In quest'ultimo mese sto obbligandomi a vivere come vorrei essere.
E ciò ha delle conseguenze pratiche.
Alcune evidenti, altre no.
Evidentissimo è lo zaino ai piedi del letto in una stanza piena di equipaggiamento da infilarci dentro. Non ho una vera scelta: una volta deciso di guadare il fiume saltando sui sassi, tentare di fermarsi significa cadere in acqua. La salvezza è nella coerenza.



Madonna degli Scouts, ascolta ti invochiam
concedi un forte cuore a noi che ora partiam.
La strada è tanto lunga e il freddo già ci assal.
Respingi tu, Regina, lo spirito del mal.

E il ritmo dei passi ci accompagnerà
là verso gli orizzonti lontani si va.
E il ritmo dei passi ci accompagnerà
là verso gli orizzonti lontani si va.

E lungo quella strada non ci lasciare Tu,
nel volto di chi soffre facci trovar Gesù.
Allor ci fermeremo le piaghe a medicar
e il pianto di chi è solo sapremo consolar.

E il ritmo dei passi ci accompagnerà
là verso gli orizzonti lontani si va.
E il ritmo dei passi ci accompagnerà
là verso gli orizzonti lontani si va.

7 aprile 2009

col dito sul bottone

Un intero lungo post dedicato alla situazione associativa che diventa obsoleto in poche ore.
Capita.
Paesi cancellati in pochi istanti.
Capita.
Ma abbiamo ritrovato la fiamma e le nostre avanguardie sono già laggiù.
Noi abbiamo assemblato due squadre di soccorso, compilato le schede, raccolto i codici del censimento, i codici fiscali, i codici di avviamento postale, trovato il caposquadra, inventato le ferie, inviato tutto a chi di dovere per via gerarchica. E aspettiamo.
La squadra mi tartassa, vogliono sapere se ci sono novità, quando si parte, dove andremo.
Ma la casella di posta del gruppo è vuota, il telefono tace.
Io non oso lamentarmi di fronte a tanto orrore, aspetto, tranquillo che arrivi la chiamata semmai verrà. Ogni tanto penso alla CR-F numero 2 che sta già lì e non la invidio, non la invidio affatto. Forse sarò geloso delle sue opportunità di guadagnarsi millimetri quadrati di paradiso, per le sue opportunità di Servizio, ma non le invidio quello che sta vedendo in questi istanti.
Siamo pronti.
E ora mi metto le scarpe e vado a comprare le tende per il Clan.
E anche i fornelletti.
O sono meglio le spiritiere?

30 marzo 2009

Neve di Primavera



Ho preparato quest'evento di Noviziato con mesi di anticipo perchè sapevo che sarebbe stata dura. E' difficile trovare posti per pernottare se si vuole evadere dalla routine dei pavimenti di canoniche et similia. Quindi un caloroso ringraziamento ai ragazzi del Camping "il Pollino" di Mezzana Torre, per la cortesia e la professionalità dell'accoglienza. E' difficile fare le previsioni del tempo per scegliere la destinazione più opportuna. L'intenzione era di far provare al noviziato 24 ore di route in una ambiente entusiasmante dosando opportunità e difficoltà per lanciarli verso il gisuto finale dell'anno: la definitiva confluenza nella comunità R/S, il Challenge e la Route Estiva.
Stranamente non ho molte parole da riprodurre qui. A posteriori, infatti, non credo che sia stato fatto nulla di particolare. Si parte in ritardo ( quel tanto che basta per perdere la messa), si arriva, si monta un campo R/S e ci si prepara alla Notte cucinando sul fuoco e svolgendo le attività programmate. Si gusta la cena e si ascolta, si suona la chitarra e, Miracolo! Anche i 4 ragazzi cantano assieme a te. Poi, dopo il bivacco, dopo la "pesca della paura", la presentazione della Carta di Clan come conseguenza del Vangelo e della Costituzione Repubblicana, si va a nanna sotto la pioggia. E non sai se a tenerti sveglio è il russare del compagno di tenda, la pioggia o le aspettative per l'indomani.
Che si presenta livido sotto un cielo plumbeo. L'ora legale non aiuta e l'inesperienza dei Rover ,che di rado hanno vissuto queste situazioni, rallenta le operazioni. Finalmente si sale ma, invece che ad Acquatremola - > Serra di Crispo (strada apparentemente sbarrata ) ci dirigiamo alla Madonna del Pollino. Due ore abbondanti di ascensione nella neve alta, sempre lì lì per mollare,sempre decisi a raggiungere la meta, a fare sacrifici per arrivare all'obiettivo, a tirare su dalla neve un compagno di strada stanco, incoraggiarlo a non arrendersi in quel magnifico paesaggio bianco, per arrivare tutti assieme in cima. E sulla cima siamo arrivati uniti, assieme, sorreggendoci l'un l'altro. Abbiamo preparato un pasto caldo sui fornelletti mentre l'indegno Maestrodei Novizi si strizzava le calze fradicie e restava a piedi nudi a contemplare il paesaggio. Dopo aver ritemprato le energie siamo tornati alla base in poco tempo e con (relativamente ) poca fatica. Appena giunti alle macchine la pioggia ci ha investiti in pieno, siamo stati fortunati a non inzupparci ulteriormente.
Ieri sera mi sono addormentato sorridendo.
Cosa ho imparato?
Che sulla neve i pantaloncini sono davvero più pratici dei pantaloni.
Che tutti i ragazzi meritano infinite opportunità.
Che sulle cime lo scoutismo è lieve e perfetto.


19 marzo 2009

Per Amore del mio Popolo non tacerò

Don Giuseppe Diana, Casal di Principe, 4 luglio 1958 – Casal di Principe, 19 marzo 1994 (San Giuseppe)

Fratello scout, la preghiera del Capo tu l'hai vissuta fino in fondo.

Preghiera del Capo

Fa’, o Signore, che io ti conosca.
E la conoscenza mi porti ad amarti,
e l’amore mi sproni a servirti
ogni giorno più generosamente.
Che io veda, ami e serva te in tutti i miei fratelli,
ma particolarmente in coloro che mi hai affidati.
Te li raccomando perciò, Signore,
come quanto ho di più caro,
perché sei tu che me li hai dati,
e a te devono ritornare.
Con la tua grazia, Signore,
fa’ che io sia sempre loro di esempio e mai di inciampo:
che essi in me vedano te, e io in loro te solo cerchi:
così l’amore nostro sarà perfetto.
E al termine della mia giornata terrena
l’essere stato capo mi sia di lode e non di condanna.
Amen

Sono passati 15 anni, non dimentico, oggi non sono a Casal di Principe ma il mio blog sì!

Medaglia d'oro al valor civile
Con la seguente motivazione:
"Parroco di un paese campano, in prima linea contro il racket e lo sfruttamento degli extracomunitari, pur consapevole di esporsi a rischi mortali, non esitava a schierarsi nella lotta alla camorra, cadendo vittima di un proditorio agguato mentre si accingeva ad officiare la Messa. Nobile esempio dei più alti ideali di giustizia e di solidarietà umana."

PS: Grazie a Barbara per l'aiutino.








PER AMORE DEL MIO POPOLO

Siamo preoccupati

Assistiamo impotenti al dolore di tante famiglie che vedono i loro figli finire miseramente vittime o mandanti delle organizzazioni della camorra.

Come battezzati in Cristo, come pastori della Forania di Casal di Principe ci sentiamo investiti in pieno della nostra responsabilità di essere “segno di contraddizione”.

Coscienti che come chiesa “dobbiamo educare con la parola e la testimonianza di vita alla prima beatitudine del Vangelo che é la povertà, come distacco dalla ricerca del superfluo, da ogni ambiguo compromesso o ingiusto privilegio, come servizio sino al dono di sé, come esperienza generosamente vissuta di solidarietà”.

La Camorra

La Camorra oggi é una forma di terrorismo che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente endemica nella società campana.

I camorristi impongono con la violenza, armi in pugno, regole inaccettabili: estorsioni che hanno visto le nostre zone diventare sempre più aree sussidiate, assistite senza alcuna autonoma capacità di sviluppo; tangenti al venti per cento e oltre sui lavori edili, che scoraggerebbero l’imprenditore più temerario; traffici illeciti per l’acquisto e lo spaccio delle sostanze stupefacenti il cui uso produce a schiere giovani emarginati, e manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali; scontri tra diverse fazioni che si abbattono come veri flagelli devastatori sulle famiglie delle nostre zone; esempi negativi per tutta la fascia adolescenziale della popolazione, veri e propri laboratori di violenza e del crimine organizzato.

Precise responsabilità politiche

E’ oramai chiaro che il disfacimento delle istituzioni civili ha consentito l’infiltrazione del potere camorristico a tutti i livelli. La Camorra riempie un vuoto di potere dello Stato che nelle amministrazioni periferiche é caratterizzato da corruzione, lungaggini e favoritismi.

La Camorra rappresenta uno Stato deviante parallelo rispetto a quello ufficiale, privo però di burocrazia e d’intermediari che sono la piaga dello Stato legale. L’inefficienza delle politiche occupazionali, della sanità, ecc; non possono che creare sfiducia negli abitanti dei nostri paesi; un preoccupato senso di rischio che si va facendo più forte ogni giorno che passa, l’inadeguata tutela dei legittimi interessi e diritti dei liberi cittadini; le carenze anche della nostra azione pastorale ci devono convincere che l’Azione di tutta la Chiesa deve farsi più tagliente e meno neutrale per permettere alle parrocchie di riscoprire quegli spazi per una “ministerialità” di liberazione, di promozione umana e di servizio.

Forse le nostre comunità avranno bisogno di nuovi modelli di comportamento: certamente di realtà, di testimonianze, di esempi, per essere credibili.

Impegno dei cristiani

Il nostro impegno profetico di denuncia non deve e non può venire meno.

Dio ci chiama ad essere profeti.

- Il Profeta fa da sentinella: vede l’ingiustizia, la denuncia e richiama il progetto originario di Dio (Ezechiele 3,16-18);

- Il Profeta ricorda il passato e se ne serve per cogliere nel presente il nuovo (Isaia 43);

- Il Profeta invita a vivere e lui stesso vive, la Solidarietà nella sofferenza (Genesi 8,18-23);

- Il Profeta indica come prioritaria la via della giustizia (Geremia 22,3 -Isaia 5)

Coscienti che “il nostro aiuto é nel nome del Signore” come credenti in Gesù Cristo il quale “al finir della notte si ritirava sul monte a pregare” riaffermiamo il valore anticipatorio della Preghiera che é la fonte della nostra Speranza.

NON UNA CONCLUSIONE: MA UN INIZIO

Appello

Le nostre “Chiese hanno, oggi, urgente bisogno di indicazioni articolate per impostare coraggiosi piani pastorali, aderenti alla nuova realtà; in particolare dovranno farsi promotrici di serie analisi sul piano culturale, politico ed economico coinvolgendo in ciò gli intellettuali finora troppo assenti da queste piaghe”

Ai preti nostri pastori e confratelli chiediamo di parlare chiaro nelle omelie ed in tutte quelle occasioni in cui si richiede una testimonianza coraggiosa;

Alla Chiesa che non rinunci al suo ruolo “profetico” affinché gli strumenti della denuncia e dell’annuncio si concretizzino nella capacità di produrre nuova coscienza nel segno della giustizia, della solidarietà, dei valori etici e civili (Lam. 3,17-26).

Tra qualche anno, non vorremmo batterci il petto colpevoli e dire con Geremia “Siamo rimasti lontani dalla pace… abbiamo dimenticato il benessere… La continua esperienza del nostro incerto vagare, in alto ed in basso,… dal nostro penoso disorientamento circa quello che bisogna decidere e fare… sono come assenzio e veleno”.

Forania di Casal di Principe (Parrocchie: San Nicola di Bari, S.S. Salvatore, Spirito Santo - Casal di Principe; Santa Croce e M.S.S. Annunziata - San Cipriano d’Aversa; Santa Croce – Casapesenna; M. S.S. Assunta - Villa Literno; M.S.S. Assunta - Villa di Briano; SANTUARIO DI M.SS. DI BRIANO )

16 marzo 2009

Assemblea Regionale? Si, grazie!


Credo di aver partecipato ad una delle più divertenti Assemblee Regionali AGESCI di tutta la mia carriera.
Complice il fermo della Fiesta Scout causa supertagliando, sono giunto alla sede dell'assemblea a bordo della supercar del fratello della CR-F n.2. Denuncio che la strada matera Metaponto è nuovamente interrotta, grrrr...
Comunque, siamo arrivati appena in tempo per l'inizio dei lavori...
Ora non credo sia il caso di lanciarmi in una telecronaca minuto per minuto. L'assemblea, di per se, è stata abbastanza standard: Relazione del Comitato, Gruppo di Lavoro, Santa Messa, Pranzo, Pattuglie Regionali.
E potrei finirla qui.
Ma, il senso di questo post è comunicare due cose: quando gli elementi di tensione non sono troppo evidenti, l'atmosfera di questo genere di Assemblee è incredibilmente serena e costruttiva... E poi intendo pubblicamente ringraziare la neonata Comunità Capi del Metaponto 1, non solo per la splendida accoglienza, ma per la speranza che l'entusiasmo del loro impegno ha portato nei nostri cuori. Vedere quei ragazzi così perfetti nello stile, così carichi di entusiasmo, così desiderosi di costruire un futuro di Servizio mi ha emozionato tanto, mi ha dato tanto.
E anche la Messa nel prato fiorito, finalmente sotto il sole, ha sciolto un po' il languore di questi giorni di fine inverno.
Ho incontrato vecchi amici ed iniziato a conoscerne meglio di nuovi, l'organizzazione del mio Servizio dei prossimi mesi è in dirittura di arrivo...
La Primavera è alle porte.

12 marzo 2009

Sono laboriosi ed economi 3: risparmiamo sulla bolletta grazie ad Intel Atom 330 e a Linux!

Una delle conseguenze dell'incredibile incremento di prestazioni dell'hardware moderno è che per navigare in internet ed usare openoffice ormai è necessaria solo una frazione della potenza dei pc in vendita nei supermercati. Un'altra conseguenza è nell'aumento dei consumi dei nuovi processori multicore... tenere acceso tutto un giorno un computer dotato di CPU dal core, due dischi, unità ottiche, schede video con GPU potenti, beh, inizia a costare anche cifre dell'ordine di qualche decina di centesimi che, moltiplicate per 365, son soldini... L'avvento del fenomeno dei netbook, coi processori Atom dai bassi consumi e dai bassi costi ha infuso nuova linfa nel mercato IT del 2008 2009. Io sono soddisfattissimo del mio Dell Mini 9 e mi sono detto: perchè non costruirmi un mini server domestico? Il mercato di questo genere di sistemi è in espansione, basti pensare al successo della EEE-Box della Asus. E' una soluzione che ho valutato ma che ho scartato per due motivi: costa troppo ed è assai poco personalizzabile. E poi volete mettere il gusto di fare una cosa da se?
Ho progettato il mio serverino all'insegna dell'economicità. Ossia, basso costo d'acquisto, basso costo di gestione.
Il cuore del sistema è una MainBoard MINI-ITX INTEL D945GCLF2. In un quadrato di 15 cm di lato è racchiuso un vero e proprio PC QUAD Core. Si, avete capito bene.
Ma andiamo con ordine. La mainboard integra già una CPU Intel Atom 330 dual core con hyper threading e supporto ai sistemi operativi a 64 bit e ha 8 porte usb, 2 porte PS2, 2 canali SATA ed uno IDE oltre a scheda video e scheda di rete, uno slot per la RAM ( DDR2 ) ed una porta PCI. Il tutto per circa €90. A cui aggiungere 20€ per 2 GB di RAM ( il massimo supportato ) e 50€ per un case decente con alimentatore. A questo proposito credo sia meglio precisare che esistono due filosofie: un case piccolo, con un alimentatore specifico a basso consumo e bassa rumorosità ( prezzo alto, anche 200€ ) o un case normale con supporto mini-atx ed alimentatore standar. Ho scelto questa seconda via, acquistando un FOXCONN TW001 con integrato un alimentatore standard da 300w ( circa 5 volte il necessario... ) e non solo per risparmiare un centianio di eurini, ma per evitare di dovermi dannare alla ricerca di ricambi specifici in futuro. Certo, la silenziosità di questo case/alimentatore non è il massimo, ma mi è costato davvero poco ( € 50,00 )ed è sicuramente più silenzioso del mio notebook DV9244EA. Ho installato un Hard Disk SATA ed uno IDE di recupero ed un masterizzatore DVD, un lettore di schede di memoria ed una scheda wirless PCI Us Robotics sempre di recupero. Quindi, a conti fatti, con € 160 ho un piccolo muletto tuttofare che si sta comportando benissimo.
Anche perchè il sistema operativo scelto è l'instabilissimo Ubuntu 9.04 Alfa 6 a 64 bit! I primi test sono del tutto soddisfacenti e la macchina è stabile e prestante per l'uso firefox/pidgin. Considerate che il processore consuma solo 8W e, sempre per risparmiare, sia l'hard disk aggiuntivo ( installato per scopi di test ) sia il masterizzatore DVD sono scollegati e spenti. Anche la ventola del case per ora è spenta e sto valutando di togliere la ventolina del chipset ( il processore non ha ventole!!!) e sostituirla con un sistema passivo... A breve tenterò di installarci IPCOP ( ma l'hardware è un po' troppo recente per il kernel 2.4 ) e appena esce la versione definitiva di ubuntu 9.04 magari ci installo direttamente la versione server...Insomma, un piccolo gioiellino economico che permette parecchie opportunità...
Qui di seguito vi linko una recensione in inglese in cui potrete sbizzarrirvi coi dati tecnici:
http://www.neoseeker.com/Articles/Hardware/Reviews/D945GCLF2_atom_330/
vi invito a riflettere sul dato secondo cui in meno di un anno di funzionamento questo sistema in Italia ripaga il suo prezzo d'acquisto grazie al risparmio di energia elettrica rispetto ad un PC dual core tradizionale...

PS: spero che a nessuno venga in mente di usare questa soluzione con Windows Vista: a parte il centinaio di euri aggiuntivi per la licenza dubito che ci si troverebbe di fronte una macchina altrettanto performante...

6 marzo 2009

Sono laboriosi ed economi - part 2

Vi ricordo che è a vostra disposizione ancora un po' di hardware di ottima qualità e prezzo modico:
spinto da incomprensibile generosità raddoppio il taglio dell'Hard Disk ed aggiungo controller sata e masterizzatore dvd... l'offerta è limitata: accorrete!!!

Per € 150,00 cedo un PC con:


  • CPU Pentium 4 2,8 Ghz,

  • 1 GB RAM,

  • scheda video NVIDIA serie 6 silent

  • HD da 160 GB,

  • Lettore Floppy

  • lettore DVD

  • Masterizzatore DVD

  • Controller SATA / IDE RAID Aggiuntivo

  • Alimentatore Nuovo

  • Sistema Operativo: Ubuntu 8.10 a 32 bit.


Per € 300,00 Cedo un Palmare telefonico GPS perfettamente funzionante


  • HP 6915 Windows Mobile 5.0

  • CPU PXA270 416 MHz

  • micro sd da 1GB,

  • Navigatore GPS, Fotocamera

  • Telefono con Bluetooth e Wireless

  • tastiera qwerty estesa,

  • cradle,

  • 2 batterie

  • set di cavi aggiuntivi da viaggio e per auto.

  • Gioco degli scacchi originale

  • Software GPS cartografico originale



5 marzo 2009

Altolà: chi va là! Amici o Nemici? ... Semplici conoscenti!!




Credo che piuttosto che scrivere una mezza dozzina di post di lamento e rabbia sia meglio tacere.

Lascio la descrizione del mio stato d'animo al testo di una bella canzone dei Baustelle:

Andarsene Così...


Sarebbe splendido
Amare veramente
Riuscire a farcela
E non pentirsi mai
Non è impossibile pensare un altro mondo
Durante notti di paura e di dolore
Assomigliare a lucertole nel sole
Amare come Dio
Usarne le parole
Sarebbe comodo
Andarsene per sempre
Andarsene da qui
Andarsene così.