8 marzo 2015

Babbo Scoiattolo alla ricerca dei sette punti neri

Nella mia vita la Pianura è eccezione, non regola.
Il crepaccio della Gravina di Matera, il Pollino: ecco i miei orizzonti naturali.
L'abitudine a salire, ad arrampicarmi, mi ha accompagnato sin da piccolo e forse è anche per questo che soffro di vertigini: il precipizio ti entra dentro.
Il problema è quando ti trovi, inaspettatamente, in pianura.
Fisica e lavorativa.
Quando la tua vita cambia e non riesci ad abituarti che quelle salite, quelle rocce, non ci sono più.
Dovrebbe essere tutto più semplice ma più semplice non è.
Così, pur con la miglior situazione lavorativa in tasca da dieci anni a questa parte, stabilità affettiva ed un tetto sulla testa, mi è diventato subito evidente che non stavo facendo Servizio lievemente.
Che uscire di casa per ogni attività legata allo Scoutismo mi stava costando molto, troppo.
Perchè lo Scoutismo è un servizio impegnativo ma non pesante.
E se lo senti pesante ...
Il mio cuore voleva abbandonare tutto.
La mia mente ha perseverato.
Bisognava solo aspettare che il ghiaccio del primo anno bolognese si sciogliesse.
Per un Capo, pur esperto, formato, brevettato, laureato stile zaino e scarponi, che alle uscite di gruppo si portava due scolte tipo bodyguard per tenere lontani i facinoros ehm, i lupetti, l'impatto con un Cerchio è completamente spiazzante.
Chi non ha nessuna esperienza di branca L/C come me si ritrova a cominciare letteralmente da zero.
Ed è bellissimo.
Ricominciare da zero.
No, non parlerò dell'impatto emotivo del rapporto tra Babbo Scoiattolo e le Coccinelle.
Sarebbe vanità.
Parliamo, piuttosto, della meraviglia che ancora ti viene quando scopri un mondo nuovo, anzi:
il mondo nuovo.
Il Mondo Nuovo che queste bambine faranno partendo da questi primi passi nello scoutismo fino a diventare Guide Scolte e Donne della Partenza.
Ma, forse, questo è ancora più banale dell'emozione di allacciare per la prima volta le scarpe da trekking a chi ti chiede da un metro più in basso:
"Bill, mi allacci le scarpe per favore?" *
Il fatto è che la banalità inizia a diventare qualcosa di prezioso mentre tutti si affannano a cercare un'eccezionalità propria, peculiare, eterna.
Fino a raggiungere quell'altezza che più mi da le vertigini.
Costruirsi una carriera, una vita fatta di apparente prevaricazione anche solo di idee nella Politca, nell'universo parallelo del web, in ufficio, per poi ritrovarsi il Sabato Pomeriggio a non avere nessuna, nessuna possibilità di fingere.
Cocci, la piccola coccinella, cerca prima nel Prato, poi nel Bosco ed infine sulla Montagna i sette punti neri che il suo antenato ha perso nel trambusto e nella fretta di raggiungere l'Arca di Noè durante il Diluvio Universale.
Un mesetto buono ce l'ho messo a rendermi conto che avrei fatto meglio a mettermi in cerca pure io dei miei sette punti neri.
E che allacciare quel primo paio di scarpe è stato uno dei miei più significativi gesti di servizio.
Non me ne vogliano i miei E/G ed R/S, ora diventati giovani adulti, di questa mia confessione: sono loro che mi hanno insegnato ad essere Capo.
Sono loro che hanno dovuto pagare i miei errori ed a loro vanno le mie scuse per tutte le mie mancanze dell'epoca.
Arriva il momento in cui ci si mette alla prova, si desidera il successo e quando lo si raggiunge si prova compiacimento ed orgoglio.
Che passa, quando il successo si manifesta effimero, quando diventa eccezione in una quotidianità che oscilla tra fallimenti e pareggi.
E allora?
Cosa fa un capo E/G - R/S al suo primo mese di L/C?
Si mette a cercare anche lui i suoi punti neri smarriti.
Non si limita a 'mettersi in ascolto' come buona prassi.
Si mette a cercare le competenze che gli mancano.
Dopo tanti anni torna, per lui, il tempo della 'Scoperta'.
Ogni scoperta è un traguardo sì eccezionale, unico, irripetibile.
L'ambiente del Bosco, la Jungla, il magnifico Staff che ti ha accolto, le preziose confidenze delle bambine e il gioco sfrenato nei pomeriggi d'inverno nei prati dietro la Chiesa:
scoprire nuove vie, nuove persone, adulte e bambine, scoprire un e stesso felicissimo di balzare oltre il fosso e scivolare nel fango nel tentativo (fallito) di far meta.
Scoprire un Metodo di crescita che si salda con quelli già noti delle altre branche, scoprire un modo diverso di relazionarsi, scoprire, scoprire, scoprire.
Scoprire di avere ancora tanta voglia di scoprire.
E il fardello del cuore evapora, non certo in un'ora ma evapora.
Il peso nel cuore si trasforma. E allora il Servizio ti interroga, a tu per tu, sulle tue motivazioni.
E ti tocca scrostare, con olio di gomito, tutte le emozioni effimere, come quando riempi lo zaino per la Route.
Fai il Capo perchè ti ricordi di quando eri ragazzino. Via.
Fai il Capo perchè ti piace vivere all'aria aperta. Via.
Fai il Capo perchè così puoi continuare a fare le famigerate buone azioni di BP.
Via.
Via un'altra mezza dozzina di motivi.
Nessuno dei quali, magari, negativo.
Solo superfluo.
Hai i tuoi guai, sei dovuto andar via dalla tua Città in 'età matura', eppure ti ritrovi a dormire in sacco a pelo una sera di gennaio.
Ci deve essere qualcosa di solido, sostanzioso, immateriale a far da scheletro alle tue fragili intenzioni.
Allacciare una scarpa a una bambina è una buona traccia di quello che intendo...
Riconoscere in un gesto banale, semplice, indispensabile l'unicità del Servizio Gratuito ai più piccoli non come momento 'elevato' di scelta elitaria, ma come quotidianetà, banalità anche ripetitiva, magari, di ricerca della persona più importante per tutti noi:
il Nostro Prossimo, da amare come noi stessi.





* Nota: il mio nome nell'universo fantastico del Cerchio è Bill, alias di Babbo Scoiattolo: nome breve e facile. Avrei preferito Ken, in omaggio all'indimenticato Guerriero di Hokuto: ha pure i sette punti neri addosso ma verrebbe scambiato dalle bambine per il trombamico di Barbie: meglio evitare.


17 febbraio 2015

le vittime non scrivono la Storia






La guerra che verrà
non è la prima. 
Prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente faceva la fame. 
Fra i vincitori faceva la fame la povera gente
egualmente.
( Bertolt Brecht)


24 gennaio 2015

Cercasi Laicità Disperatamente

Laicità.
Tutti la chiedono, la cercano, la invocano.
Alcuni sperano di imporla in un evidente ossimoro 
Laicità?
E che vuol dire?
Che a scuola non c'è l'ora di religione?
Che si abolisce il concordato e l'8 per mille resta allo stato?
Che sui moduli scolastici c'è scritto genitore1/2?
E che, oltre che sulle attività commerciali si pagheranno le tasse anche sulle mense della Caritas e le sedi degli Scout?
Io direi che questo è riduttivo.
Ci vuole ben altro.
Chi legge queste pagine sa già che sono un sostenitore della Laicità dello Stato, sfavorevole all'insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole e all'esposizione di simboli religiosi negli edifici pubblici.
E che ritengo che se si vuole ridurre l'aborto lo si fa con l'educazione sessuale ed i servizi alla Maternità, incluso stigma sociale (e sanzioni penali) stile pedofilia per le imprese che discriminano la Maternità.
Non certo riempendo i consultori di medici obiettori ed ostacolando la 194.
Perchè il Credo Religioso non è solo un fatto privato, è anche un fenomeno sociale ma non può essere imposto dalla legge.
A nessuno.
Ma la Laicità è tutto qui?
Charlie era un giornale laico?
O perseguiva un suo intento, un suo peculiare credo, assolutamente legittimo, assolutamente necessario alla Libertà ed alla Democrazia?
Veder deridere la fede altrui, inclusa la mia, non mi provoca disagio.
E non capisco perchè dovrebbe.
Cristo ha menato i mercanti nel tempio, nessun altro.
E nemmeno ha espresso disappunto verso pagani e critici vari.
Perchè dovrei farlo io?
Ma qualcosa va messa in chiaro:
Se Adinolfi spara le cazzate sulla moglie sottomessa, mi tocca sentire: "Ecco, i Cattolici".

Invece, Se gli eretici dell'ISIS fanno quello che hanno fatto in Francia "No, loro sono estremisti, non sono l'Islam (giustamente) e poi pensate piuttosto alla strage cristiana di Utøya". 
Un altro ossimoro su cui sarebbe risibile anche solo controbattere.
Nemmeno per il rapimento di Vanessa e Greta c'è stato verso di mantenersi laici.
O si difendeva a spada tratta il comportamento delle due ragazze o ci si univa alle vergognose e squallide campagne diffamatorie di certa destra.
Per fortuna ci hanno pensato le stesse Greta e Vanessa a riportare in laicità la contingenza scusandosi per il dolore causato e respingendo le becere accuse dei soliti noti.
Ora, delle affermazioni di Salvini non faccio una tragedia, ma di chi si definisce laico e deve per forza controbilanciare quelle di Salvini, sì.
Le ragazze hanno fatto una cazzata, pagata a caro prezzo dalla Collettività e dalle future vittime che ISIS farà usando i soldi del riscatto. Punto. 
E' stato giustissimo riportarle a casa costi quel che costi e magari il loro coraggio fosse diffuso in Italia come la tossicodipendenza da Pallone.
Tutto il resto non è laico, nè nell'offesa nè nella difesa ad accuse false.
Ed è laico chi si straccia le vesti per Gaza, tace su Hamas e non ha speso una singola sillaba per la Siria?
Ecco, questo modo di pensare non mi spingo ad affermare che sia sbagliato, perchè, come dicevo prima, non mi provoca disagio, semplicemente, non è laico.
Anche se prodotto da un ateo, da un agnostico, il pensiero di questo calibro non è laico.
Estremismo non è solo quello islamico o leghista o fascista, estremismo è anche, per restare al nostro esempio,  forzare una connotazione religiosa e cristiana all'assassino norvegese pur di poter fare paragoni utili al proprio Credo.
Usare parole oscene, insultare il credo altrui, esporre un indice più lungo del proprio medio non è poi così grave, lo facciamo un po' tutti.
Ma non è laico.
Quindi, francamente, preferisco continuare a rispettare gli uomini piuttosto che affannarmi a pretendere rispetto.
Quella di Charliè è stato un crimine ed una tragedia.
Ma, chissà perchè se un eretico dell'Islam ammazza decine di persone in Francia deve essere per forza anche colpa del Cristianesimo.
Affermazione del tutto ragionevole, per un Credo Concorrente, ossimorica per un pensiero Laico.
Quindi,  sorrido a chi vorrebbe farci tutti ritornare all'epoca della Torre di Babele:
un pensiero unico di uomini sopra altri uomini.
In questa prospettiva, forse, Papa Francesco è più laico di molti atei.

22 gennaio 2015

Meno privacy Più Sicurezza?

No:
Meno Privacy uguale anche meno sicurezza.
Oltre a essere uguale a meno libertà chè è peggio banalmente perchè si consente ai terroristi di perseguire il più importante obiettivo strategico: costringerci a cambiare per adeguarci a loro.
Ma perchè meno privacy uguale anche meno sicurezza?
Perchè il problema è nell'efficienza di magistratura e forze dell'ordine, non nel controllo dei cittadini e nella limitazione dei loro diritti.
E gli attentati francesi ne sono una prova lampante, abbacinante addirittura, tanto da accecare evidentemente.
Controlli su controlli, ispezioni agli aeroporti, mail intercettate a che cappro sarebbero servite per evitare che due cittadini francesi di francia facessero quello che hanno fatto?
Non è evidente che il problema è stato nella bassa efficienza delle forze di polizia che non sono state in grado di proteggere gli obiettivi conclamati?
Non è evidente che il problema è stato nella mancanza di strategia ed equipaggiamento pre e post attacco?
E invece no.
Non è evidente e, infatti, invece di migliorare l'efficienza degli apparati di sicurezza si limitano i diritti dei cittadini e si fa autogol per quanto riguarda l'azione dei terroristi.
Non oso pensare a quello che succederà nel Bel Paese con la sua Magistratura in linea con parlamento ferrovie e poste e con le sue elefantiache, ripeto: ELEFANTIACHE forze dell'ordine.
In altre parole: se hai il raffreddore ti prendi un'aspirina, non metti i filtri anti guerra chimica alle finestre.
I nostri governi nel migliore dei casi ci stanno facendo un pessimo servizio, nel peggiore, beh, di certo non fanno gli interessi della Democrazia.

15 gennaio 2015

la sottile linea azzurra

Le coincidenze sono coincidenze.
Alcune circostanze, assolutamente casuali, invitano comunque ad una riflessione sul cammino dell'Uomo.
Sono passati 7 anni, 7 anni e mezz, per la precisione, dal mio CFA, il Campo di Formazione Associativa, all'epoca ultima tappa per formarsi come Capo dell'Agesci (da allora l'Agesci ha scelto di burocratizzarsi ulteriormente, ma è un'altra storia).
In 7 anni molte cose, come è ovvio e anche giusto, sono cambiate.
Per esempio ho dovuto comprare ben due pantaloncini dell'uniforme con girovita un po' più largo, diciamo...
Per esempio.
Il CFA è stata un'esperienza fondamentale della mia Vita ma non ne scriverò qui.
Qui ricordo in quel fazzolettone amaranto, l'impegno ed il sacrificio di formatori e compagni di strada.
Ora indosso un nuovo fazzolettone dello stesso colore di quello del CFA e in questi giorni ho vissuto l' emozione di vedere altri Capi del mio nuovo Gruppo partecipare allo stesso mio CFA con quasi gli stessi formatori di 7 anni fa.
Vedere i ragazzi tornati con la stessa luce trasmessa dai miei stessi Capi Campo...
Beh, è stato emozionante.
Cambiare Città, cambiare Gruppo, mettersi addosso un fazzolettone di colore diverso e trovarci una continuità perfetta mi ha dato serenità.
E' una conferma che il CFA non è stato un episodio isolato, che lo scoutismo non è incapsulato in momenti distinti ma che è possibile costruirsi un filo di coerenza e continuità da una Città all'altra, da un Gruppo all'altro.
E di questa continuità merito è in tutti loro, Cesare, Angela, Salvatore, Simona, Pierangelo, Nunzia e poi Rocco, Lucia, Laura.
Nomi, case, emozioni, mondi ed universi.
Grazie per la Buona Strada che mi avete donato


9 gennaio 2015

Senza tregua

Così, mentre l'odio tracima in queste ore, verso i musulmani, verso i Credenti, tra italiani, mentre vedo le mie profezie avverarsi ad una ad una, assisto con sgomento all'imboccare della solita assurda via della Paura, della Vigliaccheria, dell'Irresponsabilità e dell'Odio.
Violenza contro i deboli, calarsi le braghe contro i forti.
Come se non ci fossero bastate le lezioni del recente passato, ignoranza pregiudizio e paura spadroneggiano.
E dato che la mia voce è flebile resta solo una testimonianza, preghiera e la consapevolezza che a gridare "Barabba" sono sempre stati in tanti.



E spero di essere stato chiaro.