Il luogo più prospero e pacifico di tutta la Storia dell'Umanità, ossia l'Europa Occidentale della seconda metà del XX e primi scorci del XXI secolo ha origine dallo Sbarco in Normandia.
Ottant'anni fa, gli Alleati sbarcarono in Francia con un'operazione anfibia accuratamente preparata e che comportò uno sforzo industriale, scientifico e militare senza precedenti.
Comportò anche parecchie migliaia di vittime civili alleate:
Undici mesi dopo lo sbarco, la Germania nazista collassò e la guerra che durava da quasi 6 anni ebbe termine.
L'operazione Overlord fu un evento complesso: non sarebbe stata possibile, ad esempio, senza le offensive sovietiche ad est.
Che, a loro volta, non sarebbero state possibili senza la massiccia campagna aerea alleata che durava dal 1941 e che spazzò via la Luftwaffe, nè sarebbero state possibili senza i massicci aiuti americani in termini di acciaio, munizioni, cibo, divise, carri armati, aerei e soprattutto veicoli ed equipaggiamento di supporto.
Entro pochi anni il livello di vita e quello dei diritti umani delle persone di questo martoriato continente decollò esponenzialmente.
La vita media praticamente raddoppiò.
In certe zone d'Italia si passò dalle grotte ai condomini, dalle scarpe di cartone alle utilitarie, dall'inquisizione spagnola alle leggi su divorzio, aborto (e unioni civili).
Il tutto grazie all'inclusione dell'Europa Occidentale nel neonato impero americano.
Però, come passa il tempo quando ci si diverte: ottant'anni di progresso e benessere e a quanto pare siamo agli sgoccioli.
La nostra libertà, l'incredibile prosperità in cui viviamo, sono un risultato di quelle bombe.
Sono il lascito di una generazione che ha schiacciato il nazifascismo, non ci ha parlato, non l'ha accettato, non l'ha giustificato.
Non puoi servire Dio e mammona: avere la libertà, il benessere e i diritti e tollerare che Putin/Hamas/Hezbollah/Pasdaran &C. tolgano vita, diritti, benessere ai loro sfortunati compatrioti prima ancora che a noi stessi.
E se lo tolleri (e altro che tollerarlo: qua ne sventoliamo le bandiere) è forse peggio che servirli.
Con l'antisemitismo ai massimi storici dalla Seconda Guerra Mondiale e il diffuso odio e disprezzo per chi si difende dall'orrore del totalitarismo, direi che possiamo concludere che il cerchio è chiuso: come tutte le cose umane, ciò che è nato nel 1944, a 80 anni di distanza è morto o giù di lì.
Chi e che cosa ne prenderà il posto?
Se lo stupro, il genocidio, l'aggressione armata hanno il pieno appoggio di una fetta sempre troppo alta di giovani (del resto l'antisemitismo di sinistra è radicato, da qualcuno 'sti giovanotti avranno pur imparato), dubito molto che somiglierà all'Europa della Lunga Pace.
Però, al momento, sono vivo.
Ho vissuto in Pace.
Rispetto all'essere umano medio degli ultimi diecimila anni, sfacciatamente ricco, in buona salute e sazio di diritti e libertà.
E per questo dico grazie a chi mi ha permesso di vivere così.
Quel Sei Giugno 1944.
All'alba di un'era di fantastica prosperità.
Un vero peccato guardarne il tramonto.
PS: un rimedio? Studiare un po' di storia militare della Seconda Guerra Mondiale: è il miglior vaccino contro le travagliadibattistorsinate.
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