19 giugno 2024

Renault 4: memoria di una grande bellezza



A me le auto non piacciono.

E non mi piace neppure guidare.

Non è stato sempre così: da bambino ero un entusiasta delle quattro ruote e non vedevo l'ora di prendere la patente e quando parlavo di auto il primo parametro era la velocità.

Da grande, poi, il problema dell'auto è diventato il suo costo di gestione e manutenzione.

Oggi, il suo costo in termini di impatto ambientale e rischio per la sicurezza mia e degli altri.

E devo confessare di aver scelto l'automobile in base a parametri come l'abitabilità e la sicurezza e di aver ignorato la cilindata e la potenza del mio veicolo fino al secondo tagliando.

Eppure, oggi vi presento il modellino di un'automobile:

la Renault 4.

E' stato un modellino impegnativo ma divertente.

Il risultato, secondo i miei standard, è stato piuttosto discreto ma, anche questa volta, la Heller mi ha lasciato perplesso: a un certo punto, i numeri dei pezzi sono spariti dalle istruzioni o sono risultati errati.

Però il kit mi è piaciuto lo stesso.

Ed ora veniamo alla Storia che c'è dietro questo modellino.

Certo, c'è una Storia, una Storia importante. E no, non mi riferisco al caso Moro.

Purtroppo, (o per vostra fortuna, dipende dai punti di vista), sono molto reticente a raccontarla.

Da un lato mi sembra di violare l'intimità di persone a me care.

Dall'altro, so per certo che la mia sarebbe solo una tra tantissime storie che, spero bene, un sacco di persone ormai coi capelli bianchi, ricorderebbero vedendo le foto di questo modellino.

Chissà, magari questa Storia sarà raccontata e magari no.

Ma oggi mi sento bene.

Guardando questo pezzo di plastica e colore che ho assemblato con tutta la cura che ho mi sento davvero bene.

Ma anche questa è una Storia che, se lo sarà, sarà raccontata un'altra volta.

E mi viene da concludere, guardando questa Renault 4 in minatura: ancora una volta, al passato grazie e al futuro sì.


 
















Nessun commento:

Posta un commento

Che ne dici?