18 giugno 2024

La Matematica dell'Antisemitismo



Qualche tempo fa, come reazione alla guerra di Gaza, il governo delle Maldive ha legiferato per impedire l'ingresso di cittadini israeliani nel paese.

A un certo punto, però, il consulente legale del governo delle Maldive ha dichiarato che mettere a punto la legge non sarebbe stato facile perché 2 milioni di arabi israeliani, definiti palestinesi dal governo delle Maldive, possiedono la cittadinanza israeliana.

E allora il governo delle Maldive ha brillantemente risolto la faccenda chiarendo che non mirano a bandire gli arabo israeliani, musulmani o cristiani che sia, ma che intendono prendere di mira un gruppo specifico: gli ebrei.

Ecco, questa è una buona definizione di antisemitismo.

Ma quella perfetta è il silenzio.

Il silenzio sui social, nelle piazze, nei cuori e nelle menti dopo il pogrom di Kfar Aza e del 7 Ottobre.

Quel silenzio che stride con quello che è venuto dopo, come il bianco sul nero.

Un silenzio indifferente alla Storia, alla realtà ed in ultima analisi, nel profondo, indifferente al macello che Hamas ha preparato per gli stessi palestinesi, un macello ancora invocato come cosa buona e giusta dopo otto mesi che è stato scatenato sulla pelle di milioni di gazawi.

Non approvo in nessun modo il massacro che è iniziato il 7 ottobre ma è matematico che una parte di quel massacro ha l'approvazione di molti che ne disapprovano un'altra.

A certi massacri ci si oppone, ad altri, no.

Nota di colore: la percentuale delle persone presenti ai vari pride di questi giorni con la bandiera di Hamas che sopravviverebbero sotto Hamas è ZERO.

Ecco la matematica dell'antisemitismo: suicidarsi pur di mantenere vivo l'odio per un gruppo specifico: gli ebrei.

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