Sono piuttosto allergico alle espressioni tipo "Basterebbe Che".
Non basta mai.
La complessità può essere affrontata raramente con soluzioni facili.
Però ritengo ci sia una piccola eccezione.
Ecco, penso che una diffusa conoscenza della Storia della Seconda Guerra Mondiale (niente di specialistico, roba divulgativa del livello di Piero o Alberto Angela) ci risparmierebbe un sacco di guai.
Ad esempio (ma potrei stilare un logorroico elenco di molte pagine), dubito molto che tra i manifestanti del 25 Aprile sia presente la banale consapevolezza che l'Italia è stata liberata dai nazifascisti grazie ad una massiccia campagna aeronavale con tanto di bombardamenti sulle città (per non parlare dei combattimenti terrestri dalla Sicilia a Bologna) che hanno provocato più di centomila vittime civili.
Un pragmatico: "No alle bombe alleate? Allora Sì a Mussolini!" Sarebbe un sano dato di fatto da tener presente quando si parla di Ucraina o Medio Oriente.
Insomma, la Storia della Seconda Guerra Mondiale, se diffusa più o meno al livello di conoscenza del campionato di calcio potrebbe contribuire a risolvere un mucchio di problemi (riscaldamento globale incluso).
Ho letto con molto interesse (e soddisfazione) la monografia sull'Operazione Overlord (ossia la fonte primaria della nostra libertà e del nostro benessere) pubblicata dalla rivista "Storia Militare".
Di concezione moderna, la monografia fa luce su aspetti trattati solo superficialmente nei vari libri che ho letto nel tempo.
Infatti, c'è un altro aspetto che in Italia è sconosciuto a tutti i livelli: la preminenza della Logistica.
Al contrario di quanto potrebbe sembrare intuitivo, le forze di terra Alleate durante lo Sbarco in Normandia e almeno fino all'offensiva delle Ardenne erano numericamente inferiori a quelle naziste.
Ma godevano della superiorità aerea.
E di una assoluta superiorità logistica: le truppe alleate avevano munizioni, cibo, farmaci, carburante e pezzi di ricambio in abbondanza.
Nella monografia sono accuratamente descritti due dei cardini di questa superiorità: i porti artificiali e gli oleodotti per il trasporto di carburante attraverso la Manica: nel 1944!
E si sa com'è andata a finire.
Ecco, secondo la mia esperienza, la logistica è trattata come una cenerentola in tutti gli ambiti in questo paese.
Al lavoro, nella pubblica amministrazione, nella vita quotidiana: i desideri prevalgono sempre sulla realtà.
Attenzione: i desideri, non gli obiettivi.
Senza obiettivi non ci sarebbe progresso, i desideri messi davanti alla realtà generano solo problemi e frustrazione: dato che le risorse sono sempre limitate, la prima domanda giusta da farsi non è: "Che pentola devo usare per cuocere 5 kg di spaghetti?" Ma "Con questa pentola e quest'acqua quanti kg di spaghetti riesco a cuocere?"
Perché se la gente ha fame e la pentola permette di cuocere solo 1 kg di spaghetti, ignorarne la capienza e metterci dentro 5 kg di pasta significa buttare tutto nell'immondizia.
Però c'è un'eccezione (immagino tra tante) che conosco molto bene: chiedete ad Akela ed Arcanda: loro lo sanno bene che la logistica prevale sul Volare Alto.
Perché loro devono far volare davvero Coccinelle e Lupetti.
E non con le ali di Icaro.
(Ma di questo parlerò meglio un'altra volta)
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