16 dicembre 2024

Su-34, l'angelo della morte (che non ha salvato Assad)

Il bene e il male











Alla fine ho ceduto e ho ricominciato a fare modellini di quell'organizzazione criminale che è lo stato russo.

Il male va documentato a futura memoria.

Comunque, il Sukhoi Su-34 Fullback è un grosso bimotore biposto derivato dalla grande e prolifica famiglia dei Su-27 Flanker.

Successore del Su-24, sulla carta ha tutte le virtù: carico bellico impressionante, prestazioni da caccia in un aereo destinato a fare da bombardiere, avionica completa,  capacità teorica di farsi largo tra gli intercettori nemici combattendo e anche un bell'aspetto elegante che non guasta mai anche nella falce di Sorella Morte.

In pratica, è un prodotto 100% russo dell'era Putin.

Su circa 160 costruiti, una trentina sono andati persi nella guerra contro l'Ucraina. Un po' tantini visto la modalità di impiego e l'assenza di qualsivoglia opposizione aerea: non sono stato certo usati per attacchi in profondità con bombe a guida laser su obiettivi difesi da intercettori E contraerea.

Non è di certo l'equivalente russo dell'italico CR-42 Falco, ma non è nemmeno la super Wunderwaffen arma letale spacciata come tale dalla propaganda di Putin.

Ha prolungato l'agonia del regime siriano anticipando sulla Siria i bombardamenti terroristici effettuati poi sull'Ucraina.

Nel silenzio dei puri di cuore nostrani durato una quindicina d'anni mentre il Su-34 era impiegato per dar concretezza al terrore putiniano.

Passerà alla storia come mediocre strumento di morte nelle mani di ancor più mediocri uomini di potere.

E, per una volta, la macchina è migliore dei suoi utilizzatori.


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