10 marzo 2010

THE MAKING OF... Prima (?) Puntata.


A Campagna Elettorale inoltrata, posso permettermi qualche considerazione fatta con cognizione di causa su questa esperienza.
L'impatto iniziale è stato uno shock. Le cose da fare sono semplicemente troppe. E troppo diverse dal mio vissuto. A parte che mi vergogno nel chiedere il voto, poi bisogna pure superare l'imbarazzo nel salutare normalmente amici e conoscenti perché mi viene sempre in mente:
E se pensano che li saluto per chiedere il voto? ”
Non ho mai parlato tanto in vita mia con tanta gente contemporaneamente. Sto facendo una scorpacciata di punti di vista diversi con le giornate sempre piene, dato che non ho interrotto ( e come avrei potuto ? ) né la mia normale attività lavorativa né il mio Servizio di Volontariato.
La sfida diventa accettabile solo grazie alla squadra di amici che E' diventato il sinonimo della stessa candidatura. Una squadra che è, de facto, una cellula del Partito Democratico in trasformazione, che si prepara a ridare Speranza e Dignità a questi giorni dominati da decretini e soprusi.
Questa, credo sia evidente, è una candidatura di un gruppo di persone, di cui io mi sento prima di tutto il portavoce presso la cittadinanza. Siamo fortunatissimi a poter collaborare coralmente, a gestire un'impresa politica e di amicizia per fare qualcosa invece di attendere passivi le determinazioni altrui.
Eppure, questo tempo è fatto per lo più da incontri, discussioni anche accese, rabbia per l'indifferenza che ci condanna tutti, entusiasmo per chi ti conosce per quello che sei, per il tuo vissuto e che si rallegra per la candidatura. Ho raccolto tantissimi “ Ah, che bello, ora so chi votare “, sicuramente più dei rifiuti!
E, anche negli occhi della persona più sfiduciata, che magari neppure ci voterà perché ha promesso il voto ad un parente riempilista, si legge la speranza che quello che andiamo dicendo si realizzi presto.

Punti Qualificanti del Programma di Consiliatura

Il Programma del Partito Democratico imporrà una rottura netta con il modus operandi della passata amministrazione.
La drammatica situazione economica e sociale della Città impone decisioni immediate per arginare il disfacimento del tessuto socio-economico.
Rigettiamo completamente il miraggio di soluzioni basate su grandi opere, richieste di denaro Pubblico da far ricadere a pioggia: soluzioni antistoriche non solo precedentemente fallite, ma anche causa e seme dell'attuale palude sociale in cui, Matera, muore ogni giorno.
Al primo punto del nostro programma c'è un'idea concreta e precisa: 


PARTECIPAZIONE

Tutti i cittadini possono e devono contribuire alla costruzione del proprio benessere fisico, economico e sociale. Nello spirito della proposta costruttiva, accettiamo come nostra ogni idea che porti alla realizzazione di ognuno come Persona. Detto questo, ecco i nostri


Punti Qualificanti



Energia Alternativa: Più Impianti fotovoltaici meno malattie da inquinamento!!!

  • Impianti fotovoltaici a costo zero per l'amministrazione sugli edifici comunali: l'incentivo statale ripaga l'impianto, il comune non paga le bollette.
  •  Agevolazioni per i privati che costruiscono piccoli impianti ( 3kWp ) su strutture già esistenti.
  •  Bandi per specifiche attività produttive collegate alla filiera delle energie alternative.


Internet e Software Libero: Fare di Più con Meno

  • Introduzione del Software Libero nelle reti informatiche comunali con risparmi nell'ordine del 70% e positive ricadute occupazionali per le aziende locali del settore che rivenderebbero professionalità locali con un aumento del valore aggiunto.
  • Accesso ad Internet gratuito via wireless nelle aree turistiche della città.
  • Il Comune di Matera Online su un sito web rinnovato e fruibile per trasparenza e semplificazione amministrativa: Amministrazione e certificati online, niente code.

Sussidiarietà ed Associazionismo:

  • Centralità di comitati di quartiere ed associazioni nella gestione del verde pubblico e dei servizi di pubblica utilità ( Es: attraversamenti pedonali per i bimbi davanti alle scuole e consentire ai vigili di occuparsi di urgenze maggiori, banca del tempo )
  •  Istituzione di Spazi di aggregazione giovanile nel rispetto della quiete pubblica nelle zone abitate, della sicurezza e della legalità.
  • Campagna di sensibilizzazione alla convivenza civile.

Centro Storico:

  • Istituzione di un bus-navetta elettrico che attraversi i Rioni Sassi.
  • Tutela attiva delle aree pedonali e della sicurezza dei Pedoni.
  • Salvaguardia del Paesaggio dai parcheggi deturpanti nelle zone turistiche.

Centralità del comparto Agricolo:

  • Incentivi alla filiera corta: più incassi per gli agricoltori, meno spese per i cittadini!
  • Valorizzare la tipicità dei nostri prodotti favorendone la commercializzazione anche al di fuori dei confino regionali: dalla nostra terra solo frutti di qualità certificata.

6 marzo 2010

Intervista ad Angelo Giordano, candidato per il PD al Consiglio Comunale di Matera

Punt'e Fuoco non me ne importa niente!!!


Da bimbo, giocando a nascondino nei cantieri del mio quartiere in costruzione, era questo il segnale da lanciarsi quando qualcuno violava le regole. Come nascondersi nelle case, oppure coprirsi con un telo per non essere riconosciuti, o farsi aiutare da qualche spia a trovare gli altri bambini nascosti.
Ora, di fronte allo Stato che cambia le sue stesse regole del gioco, la sensazione di impotenza e futilità quasi prevale su tutto l'entusiasmo che cresce in questi giorni tra chi lavora assieme, in Comunità, per costruire una nuova speranza.
Veniamo da un passato di soprusi, viviamo un presente di squallida prevaricazione.
Non consentiamo che ci venga costruito un futuro basato su queste stolide fondamenta.
Protestiamo e agiamo.

3 marzo 2010

Un piccolo esempio di città differente

Il curvone di Viale Italia è chiuso da mesi e nessuno sa esattamente come stanno le cose.
Quanti di noi sanno con precisione cosa è successo al curvone di Viale Italia?
Chi può dire quando e come la strada verrà riaperta?
Nel frattempo, gli abitanti della zona sono abbandonati a se stessi e a nulla valgono le loro proteste.
Questo stato di cose sembra perfetto per un piccolo esempio di quello che ci proponiamo di realizzare.
Ovviamente, se avessimo la bacchetta magica, sarebbe facilissimo risolvere il problema. Purtroppo, il dissesto idrogeologico del nostro territorio non è una favola e, anche nella nostra Città, iniziamo a pagarne lo scotto. A partire da Viale Italia, finendo con via Lucana alta.
Cosa proponiamo in merito di diverso? Informazione.
In una Città diversa, un problema di così grave impatto sulla qualità della vita dei cittadini dovrebbe essere costantemente monitorato e le varie fasi della soluzione comunicate ai cittadini. Mentre, nella realtà, noi tutti viviamo nell'ignoranza a riguardo, possiamo sognare una Città in cui, verificatosi il danno, sul sito internet del Comune, tanto per fare un esempio, sono comunicate immediatamente le date dei sopralluoghi dei tecnici. E le date previste per la consegna delle relative perizie. E, una volta nota la situazione, questa deve essere comunicata ai cittadini immediatamente, aggiungendo le stime ragionevoli riguardo tempi e costi per la riparazione dei danni. Se non altro, se le cose fossero andate così, gli abitanti di Viale Italia e Matera tutta ora saprebbero quanto potrebbe costare alla collettività riparare il curvone, in quanto tempo ed a quali condizioni di sicurezza per il futuro.
Non pretendiamo che un dissesto così grave possa essere risolto con qualche nichelino e due colpi di vanga, ma, in mancanza di risorse economiche e della possibilità di impiegarle, prevalga almeno il sacrosanto diritto dei materano di sapere cosa gli frana sotto i piedi e quando qualcuno risolverà il problema.
O anche questo è un programma faraonico?

1 marzo 2010

Un Approccio Differente

E' possibile che la nostra azione Politica di queste settimane arrivi al successo. E non intendiamo semplicemente il successo elettorale. Bensì, il conseguimento di alcuni obiettivi di carattere Politico. Ossia:
  • creare un movimento di cittadini che tornino alla Politica attiva ben oltre la data delle elezioni. In quanto, secondo noi, unica garanzia di trasparenza, sprone e controllo dell'Amministrazione Comunale.
  • Proporre una Visione Globale delle esigenze minime della Città che andranno affrontate attingendo alle risorse della Città stessa, in modo che l'Amministrazione possa usare i suoi strumenti come leva e volano della ripresa economica e culturale.
  • Attuare un programma di consiliatura pienamente rispondente a quanto qui riportato: lasciamo ad altri l'onere di realizzare promesse elettorali comprese tra il faraonico e l'irreale.
Non è importante quanto sia improbabile l'esito finale. E' importante perseguirlo. Con ogni mezzo? Assolutamente no: con ogni mezzo coerente con quanto ci siamo prefissi.
Le obiezioni raccolte fino ad ora riguardano esclusivamente le difficoltà dell'Impresa: 
  • non esiste a Matera un numero sufficiente di voti liberi slegati da logiche clientelari e familiari per realizzare il vostro progetto,
  • è difficilissimo in ogni caso raggiungere il numero di voti necessario, non facevate prima a candidarvi in una lista civica?
  • non è possibile mantenersi puri e liberi all'interno di un partito tradizionale.
Tutte cose di apparente buon senso.
Nessuna di queste obiezioni, tuttavia, riguarda direttamente il nostro obiettivo primario: una nuova partecipazione diretta dei cittadini alla Politica, ossia, alla rinascita della Città.
La prima obiezione è, francamente, la più vicina alla realtà. Noi riteniamo che sia l'intero sistema locale sull'orlo del baratro e che anche le logiche clientelari non siano da meno. Nel passato, una grossa famiglia materana poteva usufruire del voto di scambio. Oggi, nessuno è in grado di fornire protezione dalla crisi sociale e culturale ancora prima che economica. E la consapevolezza di ciò, a volte si trasforma in paura irrazionale, a volte in disperazione, a volte in azione. In sostanza, riteniamo che la prima obiezione sia sensata ma esagerata: di fatto, esiste a Matera un congruo e crescente numero di Cittadini che si distaccano dalle logiche del passato anche a livello elettorale e a cui ci appelleremo durante la campagna elettorale.
La seconda obiezione è una tentazione già vinta: la consiliatura 'facile', grazie a 90 - 100 voti da raggiungere in una lista civica, è completamente incompatibile con i nostri obiettivi: Non avrebbe nulla a che veder con il nostro proposito di dare nuova linfa ad una Sinistra che deve imparare a diventare Sinistra di governo, con un nuovo bagaglio di cose da dire e fare che non si riducano a sole posizioni antiberlusconiane o-chi-per-lui.
La terza obiezione è, secondo noi, un luogo comune autoreferenziale neppure offensivo: diventa vero solo se ci si sforza di realizzarlo. Non stiamo proponendoci come il meno peggio, ma come forza di governo e non già come voce di opposizione per partito preso. L'azione politica è di per se rischiosa, ma non si capisce mai come sia possibile realizzare un qualunque miglioramento facendo parte di un nobile e puro movimento di opposizione che non voglia assumersi alcuna responsabilità. E' di provvedimenti sensati approvati ed applicati che necessita Matera, non di splendide idee da scambiarsi su blog forum o caffè alla moda.
Ecco perché confidiamo nel successo, in quanto portatori di un nuovo approccio alla politica, nuovo per metodologia e strumenti, nuovo per obiettivi.
Grazie e a presto.

28 febbraio 2010

Perchè ci può essere una Città Differente


E' stata la sfida di un vecchio amico ad interessarmi alla cosa.
Sono stati i tentativi di dissuasione a convincermi definitivamente.
E' il sostegno dei Compagni di Strada a mantenermi determinato.
L'intraprendere una campagna elettorale non è mai stato tra i miei desideri, né tra le cose che ritenevo mi sarebbero mai capitate.
Ma, evidentemente, siamo davvero chiamati ad assumerci la piena responsabilità delle nostre azioni e di chi ci sta attorno.
Siamo pienamente consapevoli ( ed uso il plurale a ragione ) dei rischi a cui andiamo incontro:
la strumentalizzazione dietro l'angolo, i sacrifici da sommare alla stanchezza del lavoro, le incerte probabilità di successo ed i pericoli del successo, il discredito a cui esponiamo le nostre facce e le responsabilità per cui ci candidiamo. Perché non è un singolo candidato che scrive queste parole, ma un gruppo di persone che scelgono di mettersi in gioco e formare una Comunità Politica con l'obiettivo di realizzare dal basso un mutamento culturale e sociale per contribuire ognuno in prima persona al bene comune.

23 febbraio 2010

L'Estate della Paura

L'orrore dell'infanzia che transmuta in adolescenza, compromessi, tradimento.
Ecco, cosa sono, per me, questi romanzi.
Un cielo azzurro in pomeriggi senza fine ed un mostro in agguato nel buio.
IT, La Guerra dei Bottoni, L'Estate della Paura, Il Corpo.
Tutti racconti di bambini che vincono il male, racconti narrati da adulti che il male hanno attraversato. Lo scrittore sopravvive alla morte dell'infanzia. Un'infanzia che non è un tempo dorato, ma un tempo netto. In cui amicizia, passione, gioia, sono parole univoche e disambigue. E il male che tanti scrittori incarnano in mostri, demoni e vampiri, non è forse la banale resa di fronte alla Vita che implica l'allentamento e la dissoluzione dei legami d'infanzia?
Dove una volta arrostivo salsicciotti in un forno scavato nel terreno ora c'è un parcheggio.
Il Diserbante ha trasformato in una distesa brulla il boschetto di acacie spinose che ci terrorizzava.
Niente più lucciole nei cieli d'estate.
Forse, la stanchezza mi gioca brutti scherzi. Ma, mentre le ultime pagine del libro di Dan Simmons scorrevano via, mi sento nelle orecchie questa canzone dei Baustelle che mi fa tornare indietro ai primi anni '80 del Secolo Scorso, quando non ero ancora mai stato tradito da nessuno che avessi mai chiamato Amico

L'Aeroplano, Baustelle:

Che cosa resta di noi che scopiamo nel parcheggio
Cosa resta di noi: un rottame di Volksvagen
Il ricordo, si sa, trasfigura la realtà
La verità se ne sta sulle stelle più lontane
Ci rimane una città, un lavoro sempre uguale
Una canzone che fa sottofondo all’Indecifrabile.
Cosa rimane di noi, ragazzini e ragazzine
La domenica dentro le chiese
ad ascoltare la parola di Dio.
Il futuro era una nave tutta d’oro
che noi pregavamo ci portasse via lontano
Cosa rimane di noi
Ora che ci siamo amati ed odiati e traditi
E non c’è più limite

Sfreccia in cielo un aeroplano
Io ti amo e non ti penso mai
Penso a quello che ci resta
Vola l’aeroplano, Va lontano
Vola su Baghdad
Noi voliamo invano

Che cosa resta degli anni passati ad adorarti
Cosa resta di me
delle bocche che ho baciato in discoteca
Che cosa ne è della nostra relazione
Stupidi noi che piangiamo disperati
Che cosa resta dei sogni che avevamo nella testa
La nostra esperienza a che cosa servirà

Sfreccia in cielo un aeroplano
Io ti amo e non ti penso mai
Penso a quello che ci resta
Vola l’aeroplano, Va lontano
Vola su Baghdad
Noi voliamo invano

18 febbraio 2010

overflash

Certe cose non andrebbero fatte in debito d'ossigeno.
Se la giornata, iniziata all'alba, ha comportato 160 Km di strada, una 'normale' mattinata da System Administrator, un importante incontro lavorativo, altre ore di preparazione per importanti eventi futuri ( stay tuned ), lavoro ed ancora lavoro, presentarsi alle 20 a riunione di Clan invece di infilarsi nel letto non è tanto un bel gesto di abnegazione, ma un rischio.
Il rischio di galleggiare, esserci fisicamente mentre gran parte dei miei neuroni, invece di partecipare, aspetta il carroattrezzi per ritornare a casa.
Appunto: attendo che rientrino tutti e me ne vado a nanna...

12 febbraio 2010

meditazioni


E' da un po' di giorni che certe fotografie, certi sguardi, certi volti, sono per me una forcella.
Guardo certi volti e mi chiedo se le mie azioni sono adeguate alla fiducia posta in me.
Mi vengono i dubbi. Poi decido.
Non mi pento, ma registro gli errori.
Per consolarmi, una tantum, al sushi bar si può anche andare al ritorno dallo SMAU.
Ma certi sapori vanno condivisi perchè abbiano lo stesso valore.
E così è anche per le scelte.
Le scelte di oggi.