18 febbraio 2011

Spaghetti Western

Spaghetti Western, ( Baustelle - Amen )

"Ti spacco la faccia con un calcio e poi ti mando al creatore"
Disse l'uomo bianco al magrebino sporco: "Te la spacco in due"
Poi gli sputò sul muso e "cosa avete da guardare?" urlò
Clint Eastwood è un signore ha fatto grandi film
i nostri pomodori sono buoni il mondo va così
"se vuoi lavorare" disse il caporale a un altro disperato
"porta la tua donna che la scopa il capo se vuoi lavorare"
poi prese il cellulare sputò a terra e ritornò alla jeep
Lee Van Cleef è morto, è morto Volontè
i nostri imprenditori sono esperti il mondo è quel che è
Tanti messicani in un deserto a Foggia e pochi pistoleri
fanno sì che i nostri maccheroni al sugo restino i migliori
ogni tanto il tonfo di una spranga i cani scappan via
Sergio Leone è vivo per lo meno qui e
l'occidente lento muore di tumore va così



Ecco.
Va così.
Io, mica mi lamento.
Ad oggi sono tra gli yankees, non tra i pistoleri e neppure tra i messicani.
E, forse, è solo la possibilità non più remotissima di finire tra i messicani mi fa smuovere ed indignare un po', ogni tanto. Sì, vabbè, sulla carta la mia parte l'avrei anche fatta, eppure non mi sento tranquillo con la coscienza.
Perchè, di fatto, me ne sto sazio e comodo al caldo col bicchiere di grappa in mano e mi sento in estrema minoranza.
Insomma, sto mettendo su pancia e temo che il prossimo passo sarà voltarsi dall'altra parte diventando un banale benpensante.
Oh, intendiamoci, ora non mi considero certo al di fuori della banalità: i dolori muscolari ed i disturbi da sedentarietà di queste settimane non sono certo straordinari, va così, no?
E, poi, ad un certo punto uno si scoccia pure: il Servizio, la raccolta differenziata, il risparmio energetico, il buttare la carta nel cestino, il far attraversare i pedoni, la legalità, la tolleranza, il rispetto, l'impegno, la letteratura, la verdura cinque giorni a settimana, il linux day, il cioccolato fondente solo dalla bottega del mondo, beh, sapete che c'è?
Mica posso fare tutto io, no?
Tanto a Foggia ( Policoro ) i pistoleri stanno preparandosi per accogliere una nuova infornata di messicani ed ho sempre questa sensazione di impotenza che sta diventando debilitante.
Per me, mica per loro: dopotutto, va così...


PS: il cinismo riversato in queste righe potrebbe anche catarticamente riconvertirsi in idea ed azione o, al peggio, in un bel Sushi o in una notte sul Pollino, meglio che niente, di questi tempi.


15 febbraio 2011

Sollievo

Ma sarò strano io a non avere nessuna nostalgia dei tempi di Liceo ed Università?
Scout a parte, si intende.
Cioè, se mi guardo indietro mi viene sempre da pensare: "Per fortuna non le devo rifare quelle cose..."

Una primavera islamica?

Sono così soffocato dalla realpolitik che 'sta cosa mi è venuta in mente solo oggi:
Se, dal Marocco all'Iran si instaurassero democrazie non dico come quelle nord europee ma almeno come quella turca, dico, avete presente?
Tunisia ed Egitto sono tabula rasa, se lasciassimo che la Natura facesse il suo corso...
Magari a Gaza faranno uguale..
Le possibili ricadute positive sono di ordini di grandezza superiori ai rischi: significherebbe pace in Palestina, libertà e fine della contrapposizione nel Mediterraneo.
Probabilmente, siamo sull'orlo o del disastro o di una rivoluzione paragonabile alla caduta del muro di Berlino e non credo che, tutto sommato, CIA, MI6, Mossad, FSB e compagnia bella possano interferire più di tanto in un verso o l'altro.
Sta ai popoli: avremo teocrazie o democrazie?
Siamo all'alba della nascita di una Civiltà dei Popoli del Libro, di una Civiltà Cristiano-Islamica o del tonfo finale tra le culture monoteiste?


14 febbraio 2011

Se non ora, quando ?


Beh, mi sono divertito molto, soprattutto al mattino.
Al pomeriggio, invece, mi sono infreddolito molto, ma è stato un piacere raccogliere i commenti di chi veniva a firmare per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, .
Qualcosa è stato fatto, ma dobbiamo fare molto di più.

12 febbraio 2011

Gli eterni Saturnali dell'Italia morente

Questa Nazione si sta suicidando e probabilmente è già morta per come la conosciamo.
Lo strumento del suicidio è la semplice sovversione della Realtà.
Il Presidente del Consiglio trascina il paese nella tragicomica farsa della Nipote di Mubrarak? 
E che vuoi che sia!
La scellerata politica finanziaria pro lega nord ci sta portando abbondantemente dentro il baratro? Ma è colpa dei feudi del partito democratico! Mica di Tremonti e Calderoli e dei LUSTRI per cui hanno agito smantellando l'equilibrio dei redditi di questa Nazione.
L'anticultura  della mignottocrazia televisiva porta genitori e fratelli ad esultare per l'avvenuta prostituzione di figlie e sorelle e chi si disgusta di ciò è un moralista ipocrita.
La nostra politica estera, in questo tragico momento di delicato mutamento nel Mediterraneo , è meno consistente di un fantasma, ma se il Piddì fosse diverso, è colpa loro!
Pure sull'ovvio, tipo nucleare e ponte sullo stretto si specula a favore dei soliti noti ma è un complotto comunista.
Io non nego nè ho mai negato la nefande debolezze e le contraddizioni della Sinistra, ma qui si accusa il cuore di non aver resistito al proiettile sparatogli contro come se l'assassino non fosse lì sorridente con la pistola fumante in mano.
No, così non si può tirare avanti.
Da un lato siamo sull'orlo di una catastrofe sociale, economica, ambientale ed internazionale a livelli da Seconda Guerra Mondiale.
Dall'altro, sembra che qui l'unica preoccupazione sia posizionarsi comodamente sparando nelle crepe dell'alternativa, forse perchè la muraglia culturale e materiale del papy è così imponente da mettere paura...
Il rovesciamento della realtà sta raggiungendo il parossismo finale.
Il tempo sta scadendo, materialmente:
l'economia collassa, la società ha come modello le Notti di Arcore mentre la ricetta della medicina amarissima che può salvarci è già scritta: abbiate pazienza se non sto a considerare troppo chi contesta il colore della penna usata.
Pazienza: al peggio faremo di nuovo come al solito in Italia: la rivoluzione a metà fuori tempo massimo: ma io dico, non sarebbe meglio fare qualche riforma per tempo?

11 febbraio 2011

La Guerra dei Bottoni, D'Artagnan e Mass Effect

Che faccia ha Lebrac?
Lechi?
Lebrac, perbacco, il protagonista della Guerra dei Bottoni.
Non vi viene in mente, vero?
Che faccia ha, invece,  D'Artagnan?
Beh, la risposta è facile:
quella di Gene Kelly nel film di Sidney del 1948.
Per me è sempre stato così.
Ho visto il film prima di leggere i romanzi di Dumas e tra le loro pagine il faccione di Gene Kelly spuntava spesso e volentieri nella mia testa!
I Tre Moschettieri è il romanzo d'appendice per antonomasia: amore e morte, guerra ed intrighi, tutto il necessario per strapparti dall'autobus Numero Sei che ti porta in centro dall'estrema periferia nord.
L'immaginario letterario, generalmente, è un universo autistico.
Certo, gli autori si affannano con variabile successo nel descrivere su carta le loro soggettive realtà. 
Ma, anche nella pagine di Proust, c'è spazio per far crescere, tra le lettere, la fantasia e la mente in generale.
Un romanzo non produce mai su due persone lo stesso imprinting mentale, le stesse sensazioni, figuriamoci a livello di immaginario.
Tutto quello che non è descritto  è lasciato al lettore ed anche gran parte di quello che è descritto lo è.
Se tra te, lettore, e le pagine di un romanzo ben scritto non vi è stata alcuna mediazione cinematografica, stai sicuro che i gesti, i paesaggi e le emozioni in generale prodotte dal tuo cervello sono il frutto di un'interazione univoca tra te e l'opera dell'autore.
Non si ripeterà mai identica con altri.
Io, quindi, so esattamente come sono fatte Longverne e Verlans nella mia personalissima geografia mentale de "La Guerra dei Bottoni", so dov'è la capanna del tesoro, com'è la fionda di Camus e com'è fatto il campo di battaglia.
Andate pure a leggervi il romanzo, non avrete mai la mia stessa mappa mentale.
Il cinema non funziona allo stesso modo.
Certo, anche per il cinema le emozioni sono soggettive, ma sono comunque categorizzate in maniera alquanto più rozza. Inoltre, è uno strumento cognitivo in cui gran parte dell'interazione è indotta in forma passiva.
Possiamo immaginare, certo, ma sicuramente meno che leggendo e, spesso, per lo più dopo aver visto il film.
No, ora saggi su letteratura e cinema qui non ne scrivo, ma voglio solo far notare l'affermazione di un terzo attore:
il videogioco.
No, non Bubble Bobble e, francamente, neppure Doom o Civilization.
Intendo il tipo di videogioco che si propone come film interattivo.
Il genere è andato crescendo man mano che le potenzialità dell'hardware ha permesso la costruzione di intelligenze artificiali almeno degne del nome.
Se gran parte dei videogiochi sono scenograficamente spettacolari ma, tutto sommato, lineari nelle possibilità d'interazione, si sta affacciando sul mercato una nuova generazione di giochi incentrati proprio sulla possibilità di interagire con la trama a livelli impensabili in precedenza.
Forse non mi sto spiegando bene:
la nuova generazione di giochi permette al giocatore non semplicemente di scegliere tra bene e male, ma di affrontare le varie situazioni in una maniera completamente flessibile: ci si può comportare da perfetti boy scouts in certe circostanze e poi sparare alle spalle ad un tizio non tanto per risparmiarsi mezz'ora di battaglia, ma per avere migliori occasioni di comportarsi da perfetto boy scout altre cento volte.
Le possibili scelte, infatti, non sono più destra o sinistra, si o no, ma seguono percorsi anche basati su 5-6 variabili.
Inoltre, il personaggio del nostro videogame può essere spesso importato nell'episodio successivo della stessa 'serie' del videogame.
Ora, questo genere di tecnologia permette un'interazione tra uomo ed autore ( del videogame ) che acquista l'interattività mentale che si posiziona in un ambito assai incerto tra quello del romanzo e quello del film.
Francamente, dal mio punto di vista, un buon videogame di questo tipo sostituisce una certa tipologia di film ma non assolutamente il libro.
La saga di Mass Effect è il paradigma di quanto sto affermando qui, se potete provatela...
Il settore, tuttavia, è ai suoi albori e non ho ancora maturato la chiarezza mentale per definire meglio il rapporto tra letteratura, cinema e questo nuovo genere di espressione ed interazione tra uomini, macchine ed autori di storie...
Insomma, io ci devo pensare, ma di certo quello che è consolidato per cinema e letteratura non lo è per i Videogames interattivi avanzati su cui, in pratica, ancora niente è scritto.

L'Onore della Nazione

Ogni tanto, raramente per lavoro, più frequentemente per fare shopping, vado a Bari.
Dal confine della Basilicata in poi, la via è costellata di prostitute.
Come uomo, vedere delle ragazze dell'età delle mie scolte macellate sull'asfalto mi provoca un senso di disgusto quasi fisico per una bellezza diventata maledizione ed orrore.
E le macchine, i motorini che si accostano, mi provocano ira.
Ira per la violenza che rappresentano, una violenza che ricade su tutti noi.
Ecco perchè:
Che papy vada a puttane, mi importa.
Che compia reati gravi, mi importa.
Che si faccia i fatti suoi invece di fare la rivoluzione liberale, mi importa.
I discorsi sul piano della morale, con la m minuscola, appartengono alle dichiarazioni utilitaristiche ( a fini economici ) delle Gerarchie e non mi appartengono.
Il 13 Febbraio manifesterò, quindi, per un concetto un po' differente:
sicuramente non contro i peccati del Premier, al limite contro i suoi reati.
No, io manifesterò per difendere il mio Onore di Uomo e di Italiano.
Le femministe, tanto vituperate dai silvioboys, hanno lottato per avere la libertà di amare, non per quella di prostituirsi e trovo tristemente  paradigmatico che costoro confondano le due cose...
Senza poi dimenticarsi che, per Ruby e coetanee, la libertà di prostituirsi è un ossimoro.
Vergogna? Sì, è vero.
ma, soprattutto:
DISONORE!!!!

8 febbraio 2011

la pietra al collo.

Io veramente volevo scrivere del rilascio di Ubuntu 11.04 alpha 2 e dei casini che fa Unity.
Poi, leggo queste righe.
Chi tace ora dopo aver parlato a sproposito di Vita, taccia per sempre.
Quando il cristianissimo governatore di Lombardia farà mettere un Crocefisso in ogni ufficio pubblico, lo farà anche col voto e per mano di costui.
Meglio chiudere qui,
stasera il minuto di silenzio lo porto con me.