11 febbraio 2021

GNU Linux vs Pandemia: arma vincente per armata perdente

E' da troppo tempo che non scrivo nulla su GNU/Linux, pur usandolo su base quotidiana sia per lavoro che per uso personale.

Inutile girarci attorno: la battaglia per il Desktop è persa e sui rari PC fissi e i più comuni PC portatili la fa da padrona Windows 10 e a seguire MacOs.

E' pure inutile star lì a cincischiare su etica, educazione, libertà, diritti.

Non interessa più niente a nessuno.

Resiste, un numero piccolo (1-2%) ma stabile di utenti che compiono il rivoluzionario atto di usare un sistema gratuito, relativamente sicurissimo, libero, economico ed ecologico e pure facile da usare.

E non è questione di maoismo ideologico: uso windows per le cose che linux non può fare e viceversa. 

In pratica uso linux 10 ore al giorno e windows per 1.

In tempi di Didattica a Distanza più che di SmartWorking sarebbe (stato) il caso di poter riciclare vecchio hardware per fornire ad ogni membro della famiglia un suo PC.

So che molti Linux User Group e volontari associati hanno fatto il possibile per aiutare chi è in difficoltà e non può permettersi di acquistare un paio di PC nuovi ma è evidente che la possibilità di mettere a nuovo un computer di dieci anni fa è praticamente sconosciuta.

Comunque, veniamo ai fatti.

Ecco qui un vecchio netbook dei primi del secolo.



L' Asus EEE PC 1011PX è un apparato di 10 anni fa che abbiamo pagato € 199,00 proprio a inizio 2011.

Nato con Ubuntu 10.04 (ma compatibile anche con Windows 7 e XP, sistemi operativi non più supportati), mosso da un Intel Atom N570 con 2 GB di RAM, ha servito la famiglia per 10 anni senza perdere un colpo.

E oggi? 

Oggi funziona con Linux Mint 20.1, un sistema operativo del 2021, non del 2001.

Chrome e Libreoffice, usati assieme, non lo mettono in affanno.


Non è più il computer che usiamo per lavoro o per svago (ma è molto utile a mia moglie che è insegnante e può portarselo senza problemi a scuola in bicicletta)  ma funziona.

Funziona per il web, per usare zoom, meet e skype.

Funziona per scrivere, usare fogli di calcolo e ascoltare musica.

Funziona anche per vedere film.

Non lancio sfide nè ho voglia di compilare l'ennesimo elenco di 'si potrebbe'.

Prendo atto del fatto che la domanda (un computer con cui studiare) non si incontra con l'offerta (il vecchio computer con Windows che è diventato così lento tanto da essere inutilizzabile) se non in casi eccezionali.

Fondamentalmente, è la stessa faccenda della mobilità ciclabile.

Peccato.

26 gennaio 2021

Come chiedere aiuto informatico al vostro amico smanettone / professionista IT

Beh, mi è capitato tante volte di dare una mano nell'ambito informatico e mi piace farlo.
Aiuto molto volentieri i miei amici a tirarsi fuori dai guai e spesso è anche divertente.
L'aiuto è un dono, dal mio punto di vista incondizionato e gratuito.
Anzi, mi è anche capitato varie volte di regalare un po' di mio vecchio hardware per sistemare un pc: che so, un modulo di ram, una scheda video o un vecchio ssd di piccolo taglio: a me non servivano più e sarebbe stato un crimine sia lasciarli inutilizzati che buttarli quando potevano essere riusati e riciclati.
Nel corso del tempo me ne sono capitate di tutti i colori:
dal pc che si blocca il giorno prima della consegna della tesi all'ammasso di ferraglia da riciclare per regalarlo al nipotino passando per una infinità di virus, hard disk guasti, alimentatori bruciati e un congruo numero di spine staccate dal muro fino alla scomparsa di google (Sì, la mamma di Zerocalcare aveva ragione!).
Ma ci sono altri siti su cui cercare storielle divertenti (dal punto di vista dei professionisti IT, un po' meno da quello degli utenti).
Io vorrei solo dare un paio di suggerimenti a chi ha bisogno di aiuto e ha sulla punta della lingua: "Non funzionaaaa, mo' chiamo XXXYYY che ne capisce".
Prima di tutto, per quanto il dono dell'aiuti sia gratuito, ricordate che parliamo comunque di un dono che ha un valore stimabile,  in prima approssimazione, attorno al centinaio di euro l'ora.
Non lo dico per rinfacciarlo ma come informazione utile a comprendere il suggerimento:
Se il vostro amico vi chiede di comprare dell'hardware (tipicamente: da un Hard Disk esterno da 40€ o anche solo una pennetta  da 7€, ma mi è capitato di leggere l'orrore anche dietro suggerimento di acquistare un CD) per aiutarvi a sistemare il vostro PC con mezz'ora del suo tempo invece che tre, non è carino negarglielo.
Tutto qua.
Analogamente, non gli chiedete di installare windows pirata, office pirata, non storcete il naso quando, sentite le vostre esigenze, vi viene proposto in alternativa Linux o Libreoffice: dopotutto con un migliaio di euro di licenze ve la cavate se proprio vi serve Access per fare la lista della spesa o giù di lì.


PS: se foste in grado di metter su tutte quelle procedure/tecniche tipo backup automatico, utenza non amministrativa per uso comune, eccetera, non avreste bisogno di aiuto, quindi non è questo il punto, state tranquilli, chiedete aiuto e fidatevi della persona a cui lo chiedete, vedete che vi troverete bene seguendo i suoi consigli e comprando (per voi, mica per lui) quei pochi spiccioli di hardware necessari a riparare il guasto.
Sennò avete sbagliato persona.

24 gennaio 2021

Teologia della disgregazione

Laicità è inclusione



La mia preparazione filosofica non è un gran che.
Lo so che ho fatto le scuole alte, ma qualcosa è andato storto e mi mancano quelle basi dialettiche per mettere in ordine questi pensieri.
Nonostante la catastrofe della Pandemia sono capace di sognare ancora.
Ma nei miei sogni non c'è il ritorno ad una 'normalità' Madre di questa piaga e delle altre che verranno.
Non mi dilungherò a reinventare la ruota dimostrando (male) quanto è già noto:
la Pandemia è solo uno degli effetti del nostro disprezzo per l'Altro, la Libertà e l'Ambiente.
La mascherina è figlia del Suv parcheggiato sul marciapiede.
E ora che siamo nel pieno della tempesta ma intravediamo una terra di speranza all'orizzonte io inizio a interrogrami se saranno scogli o un porto sicuro.
Anzi, da ingegnere, presumo siano scogli e vorrei prepararmi a trasformarli in un porto.
Ma con chi?
Sono un tecnico, non uno scienziato.
Sono un utilizzatore del Progresso Scientifico ma non ne produco direttamente.
Sono stato formato a considerare non linearità e correlazioni e ad avere orrore dei salti logici.
Evidentemente, non basta.
Spero che Steven Pinker mi perdonerà se inizio a dubitare della stabilità del progresso di questi ultimi decenni.
Ultimamente ho riscontrato una gran quantità di pessimi segnali.
Partendo proprio dalla rachitica Laicità dello Stato Italiano ho constatato che, se l'Adinolfi di turno spara una Clericalata di valore X il convincimento generale è che solo imponendo un -X si raggiunga la perfetta Laicità.
Manca poco che alla solita assurda solfa omofoba sul matrimonio solo tra uomo e donna si risponderà proponendo l'abolizione del matrimonio religioso, intanto ci si accontenta di assimilare, ripetendolo ad libitum, che una Messa è un atto privato, come andare al cinema, attaccando alle basi la libertà religiosa attribuendola al singolo e non più alla Comunità. La Fede diventa diritto del singolo da esercitarsi esclusivamente in privato, un po' come il sesso. Ma estremo.
E se è il singolo essere umano a godere dei diritti, l'aver lungamente eroso l'azione delle Comunità, a partire da quella dei Cattolici in politica, ci ha portato allo status quo fatto anche di episodi paradigmatici come il fallimento della petizione online sui brevetti dei vaccini anti covid.
E così via.
Non mi dilungherò neppure a dimostare quanto l'Italia sia un paese diviso e frammentato.
Quello che constato è che questa dissoluzione sta raggiungendo un altro livello:
dopo le divisioni Politiche più antiche di Guelfi e Ghibellini siamo arrivati a quelle della Società.
Esiste ancora una Società Italiana? 
La cosiddetta Società Civile?
La mia preoccupazione è non avere più nessuno con cui costruire una Comunità per ripristinare il Diritto dell'Uomo, salvarci la pelle dalla catastrofe climatica e, en passant, aumentare il tasso di Laicità della Società Italiana.
Lo scollamento tra il Singolo e le sue teoriche Comunità di appartenenza, da quelle fisiche: famiglia, lavoro, quartiere, amicizie; a quelle logiche: ambiente, responsabilità sociale, Scuola, Spirituralità, è ormai così ampio da essere al di fuori della portata risolutiva del Singolo: che per ora conserva dei Diritti ma ha già perso la capacità di conservarli ed ampliarli, perchè sono cose che si fanno in una Comunità..
Il Progetto Apollo è la comunità che ha mandato l'uomo sulla Luna.
Lo statuto dei lavoratori è stato introdotto a seguito di lotte e battaglie portate avanti da un insieme di Comunità Politiche e Sociali.
Quale sarà la Comunità (o l'insieme di) che affronteranno la Crisi Climatica, ridaranno centralità al Lavoro, al Diritto dell'Uomo, proteggeranno la Pace portata dall'Unione Europea?
Con chi rafforzeremo la debolissima Laicità dello Stato italiano?
Dicevo, all'inizio, che sono capace di sognare ancora.
Ma assieme a chi sognerò?
A chi mi unirò, chi si unirà a me per restaurare il Diritto degli ultimi, assicuare la vita alle generazioni future e ricreare una Comunità di livello Nazionale?
Chi vorrà costruire la Religione Civile di cui parla Vito Mancuso che tanto servirebbe all'Italia?

PS: Lasciamo lo scautismo da parte, per questa volta: le relative Comunità funzionano ma non possono occuparsi direttamente delle questioni che ho affrontato qui.

9 gennaio 2021

Essiccare, che passione


 

Era Hyboriana, da qualche parte a Sud della Cimmeria

Generale: Un'altra vittoria! Questo è bene. Ma qual è il meglio della vita?
Guerriero: La steppa immensa, un veloce cavallo, falchi sul tuo polso e il vento che ti stordisce.
Generale: No! ... Conan, qual è il meglio della vita?
Conan: Schiacciare i nemici in battaglia, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine.
Generale: Questo è bene.

....

20201 D.C., Bologna

Facebook: Angelo, che dici? Qual è il meglio della vita?
Angelo: ehm, temo che non sia conforme agli standard delle tue politiche di comunità;
Facebook: vabbè, era sottinteso: qual è il meglio della vita?
Angelo: lo scout..
Facebook: noooooooooooo ne ho le palle pieneee!
Angelo: vabbè, allora vado sul materiale: leggere un bel libro in poltrona con un calice di vino e un tagliere di salumi lucani...
Nazivegan Heidi: Noooo Maledetto Assassinooo!!!
Angelo: Patton, che ti tengo a fare in libreria? Sistema i facinorosi. [Suoni di Carri Armati Sherman che denazificano l'ambiente]. Va bene comunque resisto per quanto riguarda libro e vino, ma che mi mangio?
Essiccatore: Hai mai provato le zucchine e le cipolle essiccate?

Spero abbiate gradito il siparietto.

Il fatto è che davvero ho cercato a lungo una alternativa salutare ai salumi per il mio sgranocchiare qualcosa la sera mentre leggo.
Così, per Natale, mi sono regalato un essiccatore (di fascia bassa).
E' poco ingombrante (L x P x H = 26 x 25 x 21 cm)  e dopo una mezza dozzina di lavorazioni posso darvi qualche opinione ed un paio di trucchetti.
Fa quello che promette: snack di origine vegetale, sia dolci che salati.
Ho provato zucchine, cipolle e cavolo nero per il salato, kiwi, mele e banane per il dolce.
Il procedimento è semplice e piuttosto rapido (per le preparazioni di base):
lavare gli ortaggi, affettarli con uno spessore di 1-2 mm (mi trovo molto bene con un coltello di ceramica) poi versarli in una ciotola e condirli con sale ed olio per la preparazione di base degli snack salati. Per quelli dolci: nulla. 
Poco olio, mi raccomando: non deve colare giù tra un vassoio  e l'altro.
Mescolate bene e iniziate a riporre sui vassoi le rondelle di verdura. All'inizio vi verrà naturale tenerle ben distanziate ma l'essiccazione ne riduce di molto le dimensioni.
Potete fare assembramenti senza troppi timori.









il risultato finale è qualcosa del genere:







La consistenza al palato è quella delle patatine per gli snack salati e quello delle caramelle gommose per la frutta.
La frutta essiccata, poi, è davvero dolce ma niente paura: è tutto fruttosio che si è concentrato nell'essiccatura e non è necessario aggiungere zucchero per trasformare la lieve dolcezza di un pezzo di mela o di banana in una consistente dolcezza che si trova nello stesso pezzo essiccato.
I ricettari online abbondano con preparazioni anche complesse in cui non mi sono avventurato per mancanza di tempo.
Già: il tempo.
Parliamo un po' del tempo e, ovviamente, anche del denaro.
Per riempire i 5 vassoi di un mix di cipolle e zucchine ci potete mettere al più una ventina di minuti, un quarto d'ora con un po' di pratica.
Considerate un altro quarto d'ora per svuotare e pulire l'apparecchio.
Diciamo che per produrre 3/4 ciotole di snack ci vuole una mezz'ora abbondante e una nottata di funzionamento.
Con una potenza minima assorbita di 210W ed una massima di 260W un ciclo  di essiccazione consuma tra un minimo di 1,7 kWh per  8 ore alla temperatura minima ed un massimo di 3,1 kWh per 12 ore alla temperatura massima. Ma tenete presente che ci sono un sacco di ricette che richiedono fino a 72 ore di tempo di essiccazione.
In pratica, con la mia tariffa, un ciclo di essiccazione mi viene a costare poche decine di centesimi, molto meno di un Euro.
Ma ecco la controindicazione: non è tanto il costo, quindi, dato che tra materia prima e corrente si va a risparmiare davvero parecchio rispetto agli equivalenti commerciali già pronti, ma il rapporto tra tempo e quantità prodotta.
Dopo una notte di lavoro il prodotto viene ordinariamente spazzolato in pochi minuti.
E non è un male: la croccantezza delle cipolle si perde abbastanza in fretta mentre quella della frutta essiccata dura un po' di più.
Però, per disporre ogni sera di uno snack salutare, l'aggeggio dovrebbe essere costantemente in funzione mentre il tempo per impiegarlo c'è solo nel week end.
Insomma, non si può fare gran scorta di zucchine/cipolle essiccate (ma proverò con qualche contenitore ermetico).
Alla fine della fiera: la soluzione al mio problema di avere qualcosa di salutare da sgranocchiare la sera esiste ma non è pratica.
Questo non vuol dire che non vada bene, solo che l'offerta non copre la domanda.
Ed ora un paio di dritte:

  • Tempo e temperatura di essiccazione (tranquilli, sono indicate in tutte le ricette) sono funzione del contenuto di acqua di ciò che andate ad essiccare: conviene essiccare per classi omogenee, ad esempio kiwi e mela vanno piuttosto bene assieme, zucchine e cipolla no
  • nel vassoio inferiore l'essiccazione è più rapida;
  • se mettete ad essiccare le cipolle nel vassoio inferiore e in quelli superiori la frutta una qualche ricaduta dell'arome di cipolla sulla frutta essiccata ci sarà: magari farete successo con le fragole secche alla cipolla di Tropea, ma ne dubito;
  • occhio che una banana essiccata diventa poco più di una ciotolina di rondelle (al 90% anche noi siam fatti d'acqua), non esagerate con le quantità sennò altro che snack salutare...

Al momento sono parecchio soddisfatto e metto in funzione l'essiccatore un paio di volte a settimana (le sere di Venerdì e Sabato) il che mi da poche occasioni per sperimentare nuove ricette oltre a quelle basiche.
Ma oggi sono riuscito a fare questo:






Carpaccio di Manzo in marinatura di salsa di soia e limone essiccato...

Una delizia, credetemi!
Nazivegan Heidi: Noooo Maledetto Assassinooo!!!
Angelo: Zukov, che ti tengo a fare in libreria? Sistema i facinorosi. [Suoni di Carri Armati T34 che denazificano l'ambiente]. 

Stasera proverò le carote e poi cercherò di procurarmi semini e spezie per aggiungerli al semplice condimento di sale ed olio che ho usato.
Eh, sì: la carne essiccata resterà una eccezione.

1 gennaio 2021

Sessantasei Libri




Sessantasei libri letti nel 2020 per un totale di 28913 pagine.

L’effetto Pandemia è stato apprezzabile ma non più di tanto: nel 2019 i libri letti erano stati 61 ma più similzi: le pagine lette nel 2019 sono state 20302.


Leggere si conferma una delle mie più grandi passioni ma resta sempre da decidere quanto la cosa sia utile.
Date le circostanze non ho molta voglia di fare bilanci di fine anno ma una carrellata ai libri letti la faccio volentieri.
I mesi più duri della pandemia li ho affrontato con riletture di romanzi ansiolitici, ad esempio tutta la saga di Harry Potter e i primi romandi di Murakami.
"1793" di Niklas Natt och Dag è stato un buon inizio, niente di eccezionale ma almeno è stata una lettura originale, così come "Milano disillusa" di Oscar Logoteta è stata una piacevole novità.
Ha fatto seguito la trilogia della città di K di Agota Kristof di cui ho apprezzato la scrittura, un po' meno l'ansia.
La sorpresa dell'anno è stato Kent Haruf di cui ho letto quasi tutto con soddisfazione e anche sollievo. Chi non vorrebbe come vicino di casa i Fratelli McPheron?
Piccole gemme sono state "La regina degli Scacchi" di Tevis, "Leggero il passo sui tatami" di Antonietta Pastore, "Inno di Battaglia" di Hess e "Per la Gloria" di Salter, questi ultimi due ambientati durante la Guerra di Corea

Nella saggistica segnalo senz'altro "La Grande Guerra Patriottica dell'Armata Rossa" di Glantz e  "Queste Verità" di Jill Lepore di cui ho scritto sia qui che soprattutto qua
Un altro saggio si cui consiglio la lettura è "Il Superorganismo" di Edward O. Wilson e Bert Hölldobler, perchè non parla solo di formiche ma anche di intelligenza artificiale e pensiero di Specie.

Tra i fumetti ricordo "In questo Angolo di Mondo" di Fumiyo Kono e Scheletri di Zerocalcare.

Le delusioni? Raramente commento i libri che non mi piacciono negativamente, perchè il gusto è soggettivo, ma non ho apprezzato "Seni ed Uova", "Cambiare l'acqua ai fiori" e "Non c'è Fede che tenga".

E questo 2021 come lo vedo dal punto di vista della lettura? 
Beh, per prima cosa ho deciso di affiancare ad anobii (qui la mia libreria) Goodreads in cui sono riuscito ad importare la libreria di anobii.
Credo che inizierò il 2021 con la rilettura via audible di "Vita e Destino" di Vasilij Grossman.
Una bella impresa, considerando lo sterminato numero di personaggi da tenere a mente.
Ho deciso di rileggerlo perchè ritengo "Vita e Destino" uno dei maggiori romanzi del Novecento: dopo aver visto il fior fiore della Sinistra Italiana abbracciare l'individualismo più sfrenato ed egoista l'angoscia dei crimini stalinisti mi sembrerà più lieve.
Dopotutto, ho iniziato il 2020 pensando che il problema fossero i fan di Salvini e lo chiudo con la consapevolezza che sono tutti gli adoratori di moloch inclusi quelli con la maglietta di Che Guevara.
E poi?
Beh, voglio procurarmi una copia di "Sospetto e Silenzio" di Orlando Figes, al momento introvabile.
E poi voglio leggere, tutto qua; incontrerò e accoglierò tante vite in attesa che il vaccino mi restituisca un pezzo della mia.
Perchè virus o no, io sono vivo.


31 dicembre 2020

Un Anno (e rotti) di Proposta Educativa



Mi sa che è tornato il tempo di parlare di scautismo dedicandogli l'ultimo post del 2020.

Anche perchè è una delle poche realtà che, non solo ha retto l'urto della Pandemia, ma sta anche continuando a fare del suo meglio per migliorare il Mondo che verrà. 

E' passato poco più di un anno da quando ho deciso di prendermi un periodo di pausa dal Sevizio in Unità.

Ed è passato all'incirca lo stesso tempo da quando, accaldato e un po' intimorito, uscivo dalla Metropolitana di Milano per ritrovarmi sulla tomba di Baden a pregare.

Avevo pensato di prendermi una vacanza, invece mi sono ritrovato, inaspettatamente, alle prese con un Servizio piuttosto impegnativo.

Credo di dover ringraziare questo post per la mia cooptazione

Ovviamente, io non avevo nessuna idea di come funziona la redazione di una rivista con 30mila copie di tiratura per 4 numeri all'anno:

quando la Capo Redattrice mi ha mandato il Timone del primo numero pensavo che si riferisse a qualche oscura faccenda di scoutismo nautico.

E' un Servizio di pochi per moltissimi: una dozzina di persone che per quattro anni si assumono la responsabilità di esprimere la Voce di una Associazione di trentamila adulti (e 150mila ragazzi) in un complesso equilibrio tra i pensieri dei singoli, il Piano Editoriale e la  comune lettura della realtà.

Come tutte le forme di Servizio in Associazione ne ho sempre sentito il peso della Responsabilità che trovo molto differente da quella di un Servizio in unità.

Ma di quale sia lo Scopo di Proposta Educativa e di quanto sia uno strumento utile per i capi preferisco parlare in altra sede.

In Proposta Educativa ho riscoperto il peso delle parole:

le persone per cui scrivo sono filtrate dalle parole e le parole devono essere scelte con cura.

Per fortuna, non solo da me: se non fosse per il costante aiuto e pazienza della CR e degli altri Redattori...

Ma le parole che scrivo non le scrivo per me, al contrario di queste.

Io scrivo così: non sto ad immaginarmi i trentamila sconosciuti pur accomunati da una fratellanza che ha dimostrato la sua concretezza anche in questo terribile 2020.

Scrivo per i Capi che conosco, che ho incontrato e che in qualche caso ho pure cresciuto.

Le Parole, almeno le mie, sono per le Persone, non per il loro Numero.

La mia sensazione, il mio sentire è simile a quello che provavo alla fine del CFA: non che un altro mondo è possibile, ma che esiste già.

E' piccolo ma è forte e ci si vive davvero bene.

Ma bisogna farlo sapere a tutti.

Lo so, ci hanno già provato.

Ma so' capatosta.

Ci vediamo in un posto tipo questo, tra un paio di anni.


29 dicembre 2020

Una bistecca, le tue coronarie e un neonato in Nuova Zelanda



Considerate una bistecca, magari proprio una Fiorentina, le vostre coronarie e un neonato dall'altra parte del mondo.

Un neonato sanissimo, non importa se figlio di persone benestanti o povere, di un matrimonio felice o scalcinato.

Ciao, Bill, benvenuto al mondo!

Scommetto che nel Dicembre del 2020 è nato almeno un bambino che si chiama Bill in Nuova Zelanda.

Beato lui, vive in una Nazione praticamente Covid Free e piuttosto avanzata per Qualità della Vita ed indice di Sviluppo Umano.

Questo bambino, nato negli ultimi scampoli del 2020, ha tutte le carte in regola per una vita lunga (probabilmente fino ai 120 anni, quindi fino al 2140) e colma di fioriture umane.

Però tu ti stai mangiando 'na Fiorentina.

E' poco salutare per il tuo cuore, ma saranno pure fatti tuoi, sei grande e vaccinato (finchè ci è consentito dirlo).

Il problema è che la tua bistecca  è una piccola parte della grande macchina fatta da scelte collettive ed individuali che minaccia la vita di Bill.

Tra cinquant'anni Bill potrebbe soffocare nella CO2, essere sommerso dall'Oceano o essere vittima di Covid-69.

La gigantesca spada di Damocle dei mutamenti climatici che pende sulla testa di Bill la stai costruendo anche tu mangiando la tua bistecca.

Oggi.

Come ieri.

E non importa quanto sia piccola la tua parte, la fai ogni giorno.

Mi risponderai, magari: "Sono forse io custode di mio fratello" (o dei figli degli altri)?

Già, è sempre la stessa storia, solo che 'sta volta è globalmente letale.

Per la cronaca, parlo a me stesso: ieri al Conad le fiorentine erano in offerta e non ho resistito.

Dopotutto è mio pieno diritto legale, no?

Il Diritto Legale del singolo e la vita di un bambino dall'altro lato del mondo.

Che sia Covid o l'Effetto Serra il Singolo uccide la Specie.

"Il viaggio più lungo è quello che conduce alla casa di fronte" 

Don Tonino Bello.



PS: qui si rispettano tutte le religioni, incluso il veganesimo antispecista ma io professo un'altra religione.

16 dicembre 2020

Assembra-menti

 



Qui sopra c'è una bottiglia di vino, Aglianico del Vulture per la precisione.

Se non ci si deve mettere alla guida o al lavoro il consumo di alcool è permesso.

Non mi risultano limitazioni legali, nemmeno in caso di patologie o gravidanza.

Le evidenze scientifiche concordano nel considerare il vino una sostanza tossica e piuttosto pericolosa anche se una minoranza qualificata della comunità scientifica ne considera salutare un uso in modiche quantità.

Eppure, berne fino a  intossicarsi non è reato.

Berne fino a morire  non è reato.

Il Consumo di Alcool è lasciato alla responsabilità del singolo.

Una fiducia mal riposta, dato il costo sociale ed umano in vittime di incidenti, malattie, violenze, conseguenze della dipendenza.

Il consumo responsabile di alcolici forse è un ossimoro, forse qualcosa di possibile.

Non so.

Il Governo può proibirlo, mantenerlo legale, imporre restrizioni o toglierle.

Ma, al netto delle circostanze socioeconomiche madri delle dipendenze, la scelta è del singolo.

E ci si può trovare, del tutto incolpevoli, vittime delle scelte di altri: se me ne sto a debita distanza ma un altro mi si avvicina non posso far molto, soprattutto quando l'altro è 'moltissimi altri'.

Colpevolizzare i cittadini per gli assembramenti è ridicolo, assolvere in massa il singolo irresponsabile è italico.



15 dicembre 2020

la dittatura dell'armadio rack

Un mio fortunato post su Facebook di oggi:




Questi sono server in un armadio rack. Fanno funzionare le cose: Internet, la posta elettronica, Facebook, la corrente che vi arriva in casa, i vostri telefoni cellulari, i semafori, gli ospedali, pure le trasmissioni di Barbara D'Urso. Sono basati su brevetti di multinazionali potentissime e in parte su tecnologia militare. Per costruirli servono metalli rari. Funzionano in base a principi fisico-chimici complessi e grazie ad astrusi linguaggi di programmazione che solo in pochi capiscono.

Gestiscono la vostra vita.

Quindi, se vi fidate di quello che c'è in un armadio rack e ne accettate l'esistenza (e lo fate, altrimenti non potreste leggere queste righe) potete accettare immuni, il vaccino e il verbo di Burioni.

Se no andate dove c'è il contatore dell'Enel, staccatelo, sedetevi sul pavimento e aspettate tranquillamente la morte.

Ma zitti. 

8 dicembre 2020

Amazon: Piegare il cucchiaio

C'è una scena, nel film "Matrix" in cui un bambino invita il protagonista a piegare un cucchiaio con la forza del pensiero.

Dopo l'inevitabile fallimento del protagonista il bambino gli mostra come si fa: 

Bambino: "Non cercare di piegare il cucchiaio. È impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità".

Neo: "Quale verità?"

Bambino: "Che il cucchiaio non esiste".

In queste settinane è in corso una campagna antiAmazon su più fronti, dai social ai media mainstream.

E penso che sia l'ennesimo mix di arretratezza e cattiva coscienza da parte di una opinione pubblica/massmedia ancora una volta compeltamente impreparati alla comprensione della realtà.

Facciamo qualche ragionamento sulle principali motivazioni di questa campagna.

La tutela dei negozi fisici:

    • Comprendo che ci sia un equilibrio tra funzione sociale e impresa ma sul serio il rischio di impresa in Italia deve nuovamente ricadere sul Pubblico in maniera così generalizzata? I Negozianti fanno beneficienza o lavorano per un legittimo profitto in un regime di semiconcorrenza ? Le mie esperienze con i negozi fisici, per quanto riguarda l'ambito informatico, sono particolarmente negative ben prima che Amazon irrompesse sul mercato. Inoltre, comprare su Amazon molto spesso vuol dire comprare dal negozietto sotto casa che si è attrezzato per vendere Online, quindi, con un potenziale mercato di livello nazionale e non di quartiere. Sarebbe il caso di seguirlo fino in fondo 'sto neoliberismo darwinista che tanto piace agli imprenditori (leggasi anche titolari di esercizio commerciali) del Bel Paese. Piuttosto,  non sarebbe meglio concentrarsi sul far pagare le tasse ai colossi del web? Ah, no, se un popolo è allergico alla legalità è allergico eh, che pretendete.

La tutela dei lavoratori:

    • Ecco, questa è la cosa che mi interessa di più e su cui ritengo si abbiano almeno flebili speranze di successo. Quello che succede nei magazzini di Amazon non è accettabile e questo è piuttosto oggettivo. Ma perchè, che cosa succede nei 'negozi di quartiere'? Perchè non vi fate un giro su pagine FB tipo "il Padrone di Merda?" Il settore del commercio  non è proprio tutelato come quello dei ministeriali. Non si capisce perchè sia riprorevole sfruttare un magazziniere e/o un corriere di Amazon ma non un commesso o una cassiera di un negozio fisico.  

Il Modello di Comunità (Piegare il Cucchiaio)

    • Questa è la cosa che mi farebbe anche sbellicare dalle risate se non mi facesse laicamente irritare. Ma cosa credete? Che non piacerebbe anche a me  finire di lavorare alle 16:30, fare un giro in bicicletta fino ad una libreria, chiacchierare col simpatico libraio del caso, poi prendere l'aperitivo al caffè letterario lì di fronte? Ammesso e non concesso che mi fosse possibile spendere parecchio di più per lo stesso bene acquistato in un negozio fisico invece che sul web, quando si pensa che dovrei effettuarli, codesti acquisti? Hanno introdotto la settimana di 30 ore e non me l'hanno detto? Penso ai regali di Natale: anche senza il Covid di mezzo quando sarei mai potuto andare in giro per andare alla ricerca degli specifici oggetti che ho acqusitato su Amazon? Per non parlare dei regali alla Famiglia lontana. Il Cucchiaio non esiste: comprare su Amazon non implica quasi mai un mancato acquisto in un negozio fisico.
Non è Amazon il nemico, ma chi non è capace di tassarlo e di far rispettere i diritti dei lavoratori.
Poi si può scegliere di mettersi a vendere biciclette o rimanere a fare i maniscalchi.