14 aprile 2024

Non ha condannato l'Iran




A quasi 24 ore dall'attacco Iraniano:

Santoro non ha condannato l'Iran;

Zerocalcare non ha condannato l'Iran;

Di Battista non ha condannato l'Iran;

Orsini non ha condannato l'Iran;

Il Papa non ha condannato l'Iran;

La CGIL non ha condannato l'Iran;

Civati non ha condannato l'Iran;

L'ANPI non ha condannato l'Iran;

Possibile non ha condannato l'Iran;

Enzo Bianchi non ha condannato l'Iran;

Giuseppe Conte non ha condannato l'Iran;

Fiorella Mannoia  non ha condannato l'Iran;

In pratica chi, secondo il millantato antifascismo e pacifismo avrebbe dovuto, non ha condannato l'Iran;

Inclusa la stragrande maggioranza della mia sfera social.

Ah, il PD...

Il PD non lo sa se ha condannato l'Iran.


Fonti: i rispettivi siti/profili social ufficiali.

Elenco in aggiornamento.

Disegno di Forattini, aggiornamento al contesto 2024 mio.

13 Aprile 2024, la porta di Armageddon




Per lustri su Israele sono stati lanciati migliaia di razzi di fabbricazione e/o di finanziamento iraniano.

Nel silenzio acquiescente delle nostre sante opinioni pubbliche amanti della pace.

E dello sterminio altrui, si intende.: l'Iran non ha mai fatto mistero della sua ideologia genocida nel silenzio dei benpensanti di cui sopra

In questa notte terribile, oltre alle sirene, sento già il digrignar di denti dei pacifinti che danno ragione al regime teocratico iraniano.

Adda passà 'a nuttata.

Quella dell'antisemitismo prima, della teocrazia iraniana (&C.) poi.


Edit del mattino.

La situazione è catastrofica, dato che andando a leggere i numeri anche se i danni subiti da Israele sono minimi (al momento) la capacità iraniana di attacco è confermata.

I Preti sciiti hanno comprovata capacità di replicare l'Olocausto e a nessuno importa.

La zona di interesse è qui, oggi, in Italia.

12 aprile 2024

Breda BA 88 Lince: il bombardiere del Duce





Non c'è che dire: questo bimotore è bellissimo.

Ha una linea pulita ed è costruito con tratto elegante: sembra quasi disegnato da Miyazaki.

Durante le prove, i prototipi raggiunsero velocità simili (e a volte anche maggiori) di quelle dei migliori caccia inglesi dell'epoca: niente male per un bombardiere.

Il prototipo del Breda  BA 88 Lince macinò record su record e Mussolini, impressionato, ordinò che l'aereo fosse messo in servizio al più presto.

Solo che...

Una volta installate le armi, le prestazioni decaddero come il crollo della borsa del '29 e il comportamento di volo diventò pericolosissimo.

Alla Breda ce la misero tutta, ma non ci fu verso: l'aereo restava una ciofeca inutile e ingovernabile.

Ma perché questa dicotomia tra un prototipo e un aereo di serie?

Semplificando: la tecnologia strutturale della fusoliera. Invece di una struttura a semiguscio il Breda era costruito con una struttura tubolare d'acciaio, ben più antiquata e pesante.

Certo, l'aereo era robustissimo, ma era anche un inutile ferro da stiro.

In pratica, tutto quello che serviva per la guerra (ossia per fare sul serio e non giocare), strumenti, armi, carburante extra e bombe, doveva essere trasportato in regime di sovraccarico

E perché alla Breda avevano deciso per questa soluzione antiquata?

Non erano bravi?

Ma figuriamoci...

Dai, su: se seguite questa pagina l'avete già indovinato: i capoccia della Breda non avevano interesse alcuno nell'investire in tecnologie più avanzate e soprattutto nel formare nuovamente le maestranze abituate a saldare fusoliere d'aereo fatte praticamente coi tubi innocenti delle impalcature.

E poi...

Già: un buon prototipo, un pessimo aereo da combattimento...

E poi?

E poi il Lince entrò in produzione.

E non solo entrò in produzione fino ad equipaggiare un paio di gruppi di nessun valore bellico.

Per renderlo almeno limitatamente adatto al ruolo di caccia pesante e ricognitore fu usato senza mitragliatrice posteriore con equipaggio del solo pilota.

Ma fu tutto inutile.

I Comandanti della Regia Aeronautica smontarono dai Breda tutto l'equipaggiamento riciclabile ed usarono i velivoli come... falsi bersagli per i bombardieri inglesi sparpagliandoli per gli aeroporti.

Ma non è finita.

Per motivi fascistissimi, la Breda continuò a sfornare Lince per tutto il 1940...

Aerei che venivano fabbricati, pagati, consegnati alla Regia Aeronautica e da questa... demoliti per recuperare i materiali strategici di cui erano fatti.

Quando sento parlare i nostalgici di quell'organizzazione criminale che fu il partito fascista mi vien sempre voglia di schiaffare nelle loro zucche questi dati di fatto sul fascismo.

Un'incompetenza criminale tale da far costruire aerei per demolirli mentre il Paese è in guerra.


















Nota Modellistica.

Il kit della Special Hobby soffre di una doppia personalità: una parte degli incastri è stata semplicemente perfetta, un'altra da incubo costringendomi a stuccature estese.
La mancanza di qualsivoglia armamento di caduta, poi, non è proprio il massimo.
Ma temo ci sia poco da scegliere. Alla fine è venuto un bel lavoro (limitatamente alle mie scarse capacità).


6 aprile 2024

La Guerra dei Sei Giorni, di Simon Dunstan


Cosa NON mi è piaciuto di questo saggio?

Le fonti.

Zero fonti arabe.

Ci vorrebbe un esperto in critica della storiografia per capire se la faccenda sia voluta o sia una scelta obbligata: le fonti secondarie che provengono dalle autocrazie non valgono quasi mai la carta su cui sono stampate.

Del resto l'autore è Simon Dustan, un inglese.

Si può contare sulla sua relativa imparzialità 'nazionale'.

Anche per questioni di equipaggiamento.

La vulgata pacifinta e antisemita sostiene che USA e UK abbiano voluto la nascita di Israele e abbiano sostenuto lo Stato Ebraico in chiave antiaraba.

Applicando, cioè, la realtà del post 11 Settembre 2001 a quella degli anni '40 che era diversa da quella degli anni '60 del XX secolo.

In realtà l'appoggio USA allo stato di Israele è successivo alla Guerra dei Sei Giorni.

L'esercito israeliano era armato sì con carri armati e semicingolati americani, ma era roba risalente alla Seconda Guerra Mondiale: carri Sherman residuati di guerra letteralmente raccattati anche negli sfasciacarrozze italiani. La Giordania, invece, aveva ricevuto dagli USA Carri M47 ed M48 Patton nuovi di zecca.

L'aviazione Giordana era dotata di Jet inglesi.

E quella israeliana? No, non era dotata di moderni aerei americani, ma per lo più di jet francesi.

Ecco penso che la lettura di un libro come questo, agile ma completo, dovrebbe essere uno dei requisiti basici per avere il diritto di aprir bocca sull'argomento.

Questo libro è un vero e proprio vaccino contro l'antisemitismo

Se c'è un parallelismo possibile coi giorni nostri non è tra leadership arabe e israeliane ma tra leadership arabe e opinioni pubbliche occidentali contemporanee.

Entrambe si nutrono di retorica, ignorano i fatti e sono antisemite.

Ho apprezzato l'opera abbastanza da acquistare gli altri saggi pubblicati in italiano sull'argomento: la Guerra del Kippur ed il raid di Entebbe.

5 aprile 2024

Kyushu J7W Shinden: to fight Gojira

 



Ma quest'aereo dove ha il davanti e dove il dietro?

Quale sarà il verso giusto?

A prima vista uno potrebbe anche confondersi, no?

Ebbene, il modellino che vi presento oggi è quello del Kyushu J7W Shinden.

Un prototipo di intercettore giapponese che volò pochi giorni prima della fine della Seconda Guerra Mondiale...

Un'altra delle wunderwaffen che avrebbero dovuto ribaltare le sorti del conflitto.

Non si sa quasi nulla di questo aereo oltre a quanto riportato da Wikipedia e altri siti specializzati.

Dopo qualche volo di prova la guerra finì e non c'è modo di sapere come si sarebbe comportato in battaglia l'aereo di serie.

Era pesantemente armato: 4 cannoni da 30 mm sarebbero stati letali per i B-29 anche se, con il passaggio alle incursioni notturne da parte dei bombardieri USA, un caccia diurno sarebbe stato comunque di scarsa utilità per fermare le incursioni aeree.

L'aereo è senz'altro originale: l'elica spingente ha senz'altro un certo numero di vantaggi, ma è meglio se leggete voi qua i pro e contro.

E' una soluzione piuttosto rara perché la complessità della meccanica di decollo ed atterraggio unita ai problemi di raffreddamento controbilancia i vantaggi aerodinamici.

Il modellino dell'Hasegawa , come mi aspettavo, è stato facile da assemblare con incastri impeccabili eccetto il carrello posteriore per cui ho dovuto ricorrere ad una massiccia stuccatura.

In realtà, mi secca parecchio che i portelli dei carrelli siano tanto spesso incompatibili con gli alloggiamenti perché le case produttrici non prevedono se  non raramente la possibilità di montare i modelli col carrello retratto (come piace a me).

Ah, dimenticavo: pare che questo aereo abbia una parte importante nell'ultimo film di Godzilla: minus one.

Che non vedo l'ora di poter gustare...















2 aprile 2024

Primavera Silenziosa


Che ve ne pare di queste due foto? 
Io le trovo mortalmente sconfortanti.
In basso, un prato fiorito, con qualche raro insetto impollinatore. In alto il deserto verde fatto dal Comune di Bologna con l'appoggio probabile della stragrande maggioranza dei cittadini.
Ho provato a segnalare al mio consigliere comunale di riferimento quanto sarebbe importante preservare la biodiversità e la vita che si svolge nei prati, ma non ho ricevuto risposta.
Pazienza. 
Peccato.
Invece di limitarsi a falciare l'erba negli immediati dintorni delle giostre per bambini e le panchine, il Comune ha trasformato in un deserto verde privo di vita i sedici ettari del Parco Pasolini.
Niente più cibo per le api e gli altri impollinatori, un bel taglio netto alla catena alimentare.
Usando, ovviamente, mezzi a motore e falciaerba (magari a miscela) particolarmente inquinanti.
Niente più fiori e nemmeno opere di bene, ma solo l'ottusità ciuccia e presuntuosa del deserto che ha mille volti ed una sola voce: dai fan di Putin alle femministe pro Hamas, dai milioni di potenziali assassini alla guida di mezzi motorizzati a chi si rifiuta di fare la raccolta differenziata ai padroni dei cani che rendono impraticabili giardini e marciapiedi.
La voce dell'umanità suicida.


1 aprile 2024

Fairey Swordfish: come usare bene un biplano durante la Seconda Guerra Mondiale

Eccolo qua la nemesi della Regia marina.

Quest'antiquato ma perfetto aerosilurante biplano  ha sbriciolato la nostra flotta con un attacco notturno al porto di Taranto e fatto fare un'adeguata figura di escremento al regime fascista.

Lo Swordfish è stato prodotto fino al 1944.

"Ma come" - Direte voi: "Sei stato sempre a criticare l'italietta fascista che ha prodotto fino alla fine il biplano CR-42 e ora che ci fai sapere che anche gli inglesi produssero un biplano per tutta la guerra invece di criticarli li lodi?"











Beh, perché la tecnologia va impiegata bene.

Gli avversari dello Swordfish non erano caccia da superiorità aerea  più veloci e meglio armati ma navi: navi di superficie, all'inizio della Guerra, sottomarini, dopo.

A parte maciullare la marina dei fasci, lo Swordfish contribuì ad affondare la corazzata nazista Bismark e, negli anni successivi, quando le difese aeree delle navi nemiche si dimostrarono impenetrabili per i lenti biplani, gli inglesi semplicemente cambiarono bersaglio: invece che contro navi dotate di cannoni antiaerei a tiro rapido e magari sotto la protezione di caccia intercettori moderni, gli Swordfish, dotati di radar, furono usati per la lotta antisommergibile. Potevano decollare  dalle piccole portaerei di scorta e dai mercantili dotati di catapulta. E affrontare la contraerea di un singolo sottomarino privo di copertura aerea al centro dell'Atlantico, era un rischio accettabile, soprattutto di notte.

Quindi, gli inglesi fecero un ottimo affare costruendo duemila e passa biplani Swordfish, molti dei quali dotati di radar, in funzione antisommergibili.

L'Italia fascista fece un pessimo affare nel costruire quasi duemila biplani CR-42 Falco per mandarli al macello contro Hurricane e Spitfire.



28 marzo 2024

Quaresima senza social


Quest'anno la mia penitenza quaresimale ha riguardato ben altro che la gola.

E' da un po' che sentivo avanzare la consapevolezza della futilità della presenza su vari canali social.

E ho pensato che un periodo di riflessione su questo aspetto della mia quotidianità poteva avere la prevalenza su faccende di dieta.

Penso di aver fatto bene.

Quindi mi scuso se ho saltato qualche compleanno (una delle funzioni più belle di Facebook)

Come dimostra l'immagine presa qua sopra (ma potrei fare molti altri esempi) avere scientificamente ragione è irrilevante, sui social come sul codice della strada.

Insomma, alla fine penso che per me il tempo della presenza attiva sui social sia finito.

Questo non vuol dire abbandonarli, dato che hanno una loro utilità residua sia per informarsi (ci sono fior di gruppi tecnici validissimi su Facebook) che per mantenere contatti, che per comunicare e anche per Testimoniare.

Solo, non mi sembra più utile scrivere, commentare, condividere.

In tanti anni, anche di fronte alla più completa evidenza, mai una sola volta ho ottenuto una banale ammissione di errore.

Mai.

E in un mondo di femministe fan di Hamas non c'è ragionamento che tenga.

Alla fine, le cose che contano sono quelle che fai, non quelle che dici su facebook.

E io che faccio di concreto?

Il Capo scout, i modellini, vado in bici.

Leggo, scrivo.

Uso e diffondo Linux.

Ecco, scriverò e testimonierò di queste cose.

E le condividerò.

Magari potrei anche spingermi a pubblicare qualcosa su base periodica.

Settimanale o anche mensile.

Ovviamente per le cazzate e le faccende librarie e divertenti ci sarà sempre un po' di spazio.

Ma il tempo dei social per come li ho usati fino all'inizio della Quaresima 2024 penso sia finito.

Non c'è nessuna decisione categorica in questo, sia chiaro.

Ma proseguire su quella strada oltre che inutile è anche controproducente

A chi volete che importi la mia meraviglia nel vedere candidato nell'unico partito sicuramente europeista, antiputiniano e contrario all'antisemitismo dilagante uno che per due anni ha condiviso le 'dichiarazioni' di Santoro, Di Battista e Orsini?

Giusto per raccontarvi dell'ultima faccenduola che mi avrebbe spinto ad una 'viva e vibrante protesta' ma che ora mi sembra di assoluta e completa futilità.

E poi c'è il mio romanzo che penso meriterà / necessiterà una pagina FB dedicata.

Insomma, provo a cambiare il modo di usare lo strumento, sperando  di aver diminuito la quota di uso che lo strumento fa di me.



26 marzo 2024

Addio Professor Cosola

Lascio qui un affettuoso ricordo del Professor Cosola, venuto a mancare pochi giorni fa.

Mi è stato riferito che è spirato serenamente nel sonno a 93 anni.

Alla famiglia, al caro Massimo e a sua sorella, le mie sentite condoglianze.

Conservo la memoria di un Professore appassionato e competente che ha saputo far germogliare in me il seme della Scienza.

Quando il sodio ha preso fuoco, quando le cellule sono comparse nell'oculare del microscopio, quando ho realizzato cosa sono le soluzioni solide e quando ...

Il mio presente è fondato anche sul suo insegnamento.

Addio, Professore e grazie, grazie di cuore.