Quest'anno da Padre è stato quello in cui sono cambiato di più: giorno per giorno.
Ho ancora memoria di come ero prima di diventare Padre.
Una memoria che, non ho dubbi, si affievolirà e svanirà nel tempo.
L'essere diventato Padre mi ha spinto più volte a meditare sul punto di vista di Dio.
Progettare le leggi fisiche dell'Universo per seminavi la Coscienza, aspettare pazientemente il germogliare della vita, attendere che la Complessità si faccia strada, accettare l'esistenza della sofferenza come germoglio della Mente, finalmente veder sbocciare l'Intelligenza dell'Anima e trovarsi di fronte l'orrore.
L'intelligenza naturale è legata a doppio filo alla violenza, come la massa è legata alla gravità.
E ho pensato che la mente più angosciata dell'universo sia quella di Dio.
Che vede i suoi figli ammalarsi, uccidersi, seviziarsi nel Suo Creato.
Ma come poteva fare le cose diversamente?
La genesi della Coscienza Libera richiede un prezzo terribile.
Sento la sua immensa ansia per le sue creature sparse per l'Universo.
La sento perchè sono anche io Padre dove prima ero solo Figlio.
La nascita è una nuova vita e non solo per chi viene al mondo.
Non si pensa diversamente: si diventa altro.
In questi mesi di gioia ho dovuto affrontare anche ansie ed angosce che mi hanno spinto a considerare fino agli estremi il mio percorso di Fede.
Abbastanza in fretta, tuttavia, ho realizzato come la nostra cultura insista molto nel definirci figli, assai poco padri.
Forse perchè siamo tutti figli ma non tutti padri, non so.
Sta di fatto che Dio è Padre e noi suoi figli.
Ma, quando diventiamo Padri a nostra volta, pensiamo mai al Padre Celeste come una intelligenza che ha provato una sensazione paragonabile?
Dio non ci è quasi mai vicino come 'collega' genitore, ma resta sempre qualcuno a cui affidarsi, a cui chiedere.
Eppure, è anche altro: un Padre, come me.
Che, solo negli ultimi cento anni, ha dovuto subire la disperazione di fronte ad ognuno, ognuno dei milioni suoi figli che è entrato nelle Camere a Gas.
Ho ancora memoria di come ero prima di diventare Padre.
Una memoria che, non ho dubbi, si affievolirà e svanirà nel tempo.
L'essere diventato Padre mi ha spinto più volte a meditare sul punto di vista di Dio.
Progettare le leggi fisiche dell'Universo per seminavi la Coscienza, aspettare pazientemente il germogliare della vita, attendere che la Complessità si faccia strada, accettare l'esistenza della sofferenza come germoglio della Mente, finalmente veder sbocciare l'Intelligenza dell'Anima e trovarsi di fronte l'orrore.
L'intelligenza naturale è legata a doppio filo alla violenza, come la massa è legata alla gravità.
E ho pensato che la mente più angosciata dell'universo sia quella di Dio.
Che vede i suoi figli ammalarsi, uccidersi, seviziarsi nel Suo Creato.
Ma come poteva fare le cose diversamente?
La genesi della Coscienza Libera richiede un prezzo terribile.
Sento la sua immensa ansia per le sue creature sparse per l'Universo.
La sento perchè sono anche io Padre dove prima ero solo Figlio.
La nascita è una nuova vita e non solo per chi viene al mondo.
Non si pensa diversamente: si diventa altro.
In questi mesi di gioia ho dovuto affrontare anche ansie ed angosce che mi hanno spinto a considerare fino agli estremi il mio percorso di Fede.
Abbastanza in fretta, tuttavia, ho realizzato come la nostra cultura insista molto nel definirci figli, assai poco padri.
Forse perchè siamo tutti figli ma non tutti padri, non so.
Sta di fatto che Dio è Padre e noi suoi figli.
Ma, quando diventiamo Padri a nostra volta, pensiamo mai al Padre Celeste come una intelligenza che ha provato una sensazione paragonabile?
Dio non ci è quasi mai vicino come 'collega' genitore, ma resta sempre qualcuno a cui affidarsi, a cui chiedere.
Eppure, è anche altro: un Padre, come me.
Che, solo negli ultimi cento anni, ha dovuto subire la disperazione di fronte ad ognuno, ognuno dei milioni suoi figli che è entrato nelle Camere a Gas.
L'orrore ripetuto ed aggiunto ad ogni singolo orrore dei milioni di vittime.
E la disperazione di Dio Padre di fronte ad ognuno dei carnefici che gettava lo Zyklon B.
La gioia per quest'anno con la nostra bambina ha sempre avuto un contrappeso di ansie e paure.
Ma è un contrappeso che portano tutti i genitori, anche Dio.
Quest'anno è passato nella ricchezza e, a contemplarlo nella sua interezza, sento tutte le ansie disperdersi nella gioia del ricordo ma soprattutto in quella del presente.
E del futuro.
Dopotutto, sono in buona compagnia
E la disperazione di Dio Padre di fronte ad ognuno dei carnefici che gettava lo Zyklon B.
La gioia per quest'anno con la nostra bambina ha sempre avuto un contrappeso di ansie e paure.
Ma è un contrappeso che portano tutti i genitori, anche Dio.
Quest'anno è passato nella ricchezza e, a contemplarlo nella sua interezza, sento tutte le ansie disperdersi nella gioia del ricordo ma soprattutto in quella del presente.
E del futuro.
Dopotutto, sono in buona compagnia