4 febbraio 2023

Vani Sarca o la maledizione dell'empatia




La saga di Vani Sarca, di Alice Basso, mi ha fatto compagnia negli ultimi due mesi.
Ho letto i cinque romanzi di getto, attratto dal buonumore che mi ha lasciato ogni (audio)lettura.
Alice Basso è brava, brava da far invidia. 
La sua scrittura è precisa e ritaglia una narrazione in modo da lasciar fuori certi pezzi di realtà inglobandone altri.
Quelli che fanno sorridere e tornare il buon umore, ma anche pensare, ad esempio, alle convulse storture del mercato del lavoro e alla difficoltà di lasciar liberi gli altri dalle proprie ossessioni.

Le avventure di Vani Sarca non sono clamorose e non le capita di acchiappare serial killer o salvare il mondo.

Beh, a dirla tutta, Vani Sarca salva anche i cattivi che incontra sulla sua strada.

I cinque romanzi che compongono la saga scorrono veloci, anche perchè sono ambientati uno di seguito all'altro. Eppure... Vani Sarca cambia.

Piano piano.

E non solo lei

Alice Basso fa crescere i suoi personaggi fino ad una conclusione che, mi duole dirlo, potrebbe essere giusto sia definitiva.

Ho riso molto tra le sue pagine ma, ancora  di più, ho potuto apprezzare il buonumore risultante dalla lettura di un pensiero, di parole curate, di un'ironia affilata ma inoffensiva, solo apparentemente cattiva ma, in realtà, semplicemente empatica.

Perché, Vani Sarca lo sa, come lo sa Alice Basso, come lo so io: l'empatia è una maledizione.


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