Il mattino dopo il ritorno dalla Route, in casa, c'era un silenzio a cui non ero più abituato.
L'appartamento, vuoto, non sembrava nemmeno più casa mia.
Dove siete tutti?
Mi sono svegliato all'alba nonostante la stanchezza.
E ho sentito fisicamente la mancanza del cerchio con le colazioni.
Colazione |
Quasi quasi pure quella dell'amico Sebach.
E mi chiedo: Ma la Route è finita?
Non c'è dubbio: sono pulito, il mio bagno è a portata di mano, sono fresco di doccia (calda) e fin troppo sazio.
L'AGESCI e i Capi hanno inondato i social di video, foto e parole bellissime a testimonianza (con la t minuscola) di un grande successo.
Perché il successo è innegabile e l'entusiasmo alle stelle.
Per fortuna, sui social ci sono pochissimi post polemici/fuori luogo ma mi sento di sottolineare comunque che l'evento si intitolava "Route" delle Comunità Capi, non "Caccia Atmosfera delle Comunità Capi".
Sono contentissimo di aver fatto tanta strada e passato tanto tempo in coda.
Perché è stato proprio lì che ho incontrato altri fratelli e sorelle scout.
E' stato lì che ho parlato con volti sconosciuti ma fraterni, che ho scambiato battute, pensieri e speranze.
E' stato in coda, sulle strade affollate che ho sentito la forza dello scautismo, una forza concreta, fatta di persone di tutte le età, stanche, impolverate e assetate, ma forti, coi cuori puliti e sazie della Parola vissuta e messa in pratica in quei quattro fantastici giorni in cui il Vangelo è stato alla portata di tutti noi.
Ed è stato ai lavandini, ai punti d'acqua affollati che la concretezza della fraternità scout si è vista in tutto il suo splendore, nella cortesia, nel rispetto, nel sostegno reciproco.
Sono state le scomodità a fare la Route.
Sono stati la polvere, il cibo povero, la fatica a fare la Route.
Sono stati gli incontri, anche quelli degli eventi, un caleidoscopio di voci e punti di vista.
Non dimenticherò mai quello che ho provato nel bosco della spiritualità.
E nemmeno il messaggio di Liliana Segre e l'Omelia del Cardinale Zuppi: "Contro OGNI fascismo".
E poi mi taccio sennò da post sulla Route Nazionale deragliamo immediatamente sul mio comprovato talento di Cassandra geopolitica.
I Diciottomila Capi dell'Agesci che hanno camminato sono un perfetto anticorpo antifascista per la società italiana.
Hanno marciato (io per più di 80 km) pacificamente, in ordine, Testimoniando Amore, ma anche solo civismo, cortesia e buona educazione.
Hanno mostrato competenza e soprattutto hanno DI-mostrato che una società diversa, collaborativa e non violenta è perfettamente possibile.
L'AGESCI è un'associazione giovane: dove si vedono mai così tanti giovani assieme a tanti altri, ehm, diversamente giovani impegnati nello stesso Servizio a cantare le stesse canzoni e a fare sostanzialmente le stesse cose a venti come a sessant'anni?
Peccato che in totale siano trentamila e non trecentomila, ossia quanti ne servirebbero.
Ok, la Route Nazionale è stata un successo ed è stata un’esperienza meravigliosa.
il Villanova 1 alla Partenza |
Il Villanova 1 al ritorno |