13 luglio 2011

Falling Skyes, ovvero perchè le invasioni aliene hollywoodiane mi fanno scendere il latte.

Lo ammetto.
Sto peggiorando.
Divento sempre più esigente.
Ammetto il teletrasporto.
La velocità di curvatura.
I viaggi nel tempo.
I replicatori di cibo.
Pure l'opera lirica Klingon
Ma, da quando Jeff Goldblum sconfigge l'invasione aliena di Indipendence Day grazie ad un virus per computer, come se davvero Bill Gates avesse conquistato tutto l'universo con windows xp prima che gli alieni decidessero di venire a farci visita, ho iniziato a farmi qualche scrupolo.
Dunque, di spettacolari e non così assurdi romanzi di invasioni aliene ne esistono a bizeffe:
Il giorno dell'Invasione, di Nieven - Pournelle.
Fanteria dllo Spazio, di Heinlein
La Guerra contro gli Chtorr di Gerrold
Il Ciclo dell'invasione di Turtledove.
Tutti romanzi in cui, più o meno, il tema è trattato senza che sia così evidente che l'autore stia cercando di convincerti che 2+2 fa cinque.
Invece, soprattutto negli ultimi anni, il cinema sembra profondersi in giganteschi sforzi per montar su allucinanti inverosimiglianze.
Signori, le invasioni aliene, quelle di tipo militare, non sono mica così facili.
Facciamo finta che le distanze interstellari non siano così spaventose come in effetti sono.
Traduco: facciamo finta che esista il modo di viaggiare più veloci della luce. 
Probabilmente, ( ed auspicabilmente )  tale modo esiste.
Dico auspicabilmente perchè mi rincuora immaginare di poter mettere mezza galassia tra me e i miei compatrioti berlusconiani.
Ma è tanto, davvero, tanto tanto tanto improbabile che sia economico.
I migliori romanzi / film di fantascienza sono quelli in cui non si violano le leggi della fisica. Se ne inventano altre, si aggirano, ma non si spaccia l'impossibile per certo. E' indice di scarsa capacità dell'autore.
In altri termini, un romanzo / film di fantascienza in cui l'autore incardina la trama e spaccia troppo in giro sul fatto che 2+2 fa 5 ed anche 7 a piacere non è mai un gran che.
Guardate, i calcoli ve li risparmio, ma per muovere una di quelle belle navi madri aliene serve davvero parecchia energia e quando dico parecchia intendo che anche se fosse possibile usare la formula E= mC^2 con rendimento uguale ad uno come formula base del motore della nostra astronave, beh, credo che il 95% della massa di quei bei dischi volanti dovrebbe essere fatto di carburante.
Quindi, in ogni caso, su questo povero pianeta non è che di extraterrestri ne potrebbero arrivare miliardi!
E, poi, per fare cosa?
Per fotterci la cocacola?
L'acqua? Ma quella è ovunque o, più esattamente, è facilmente sintetizzabile se hai la tecnologia per volare tra le stelle a velocità di curvatura.
Per turismo?
La salsiccia lucana potrebbe essere un ottimo motivo, nel caso.
No, cari lettori, gli eventuali alieni cattivi sarebbero talmente progrediti che il  raffronto con noi sarebbe tipo una sfida tra una divisione corazzata ed una squadra di babbuini armati di tibie in campo aperto.
Ma, credete a me, più probabilmente gli eventuali alieni potrebbero non essere mal intenzionati, solo che dubito che faremmo una fine migliore dei nativi americani di fronte allo shock culturale.
Capisco che questi siano tutti argomenti di scarsa filmabilità.
Però, gli eccessi a cui si sta spingendo la cinematografia contemporanea sono davvero troppi.
E non è una questione di capacità tecniche: basta paragonare, che so, il remake di Visitors e questa nuova serie, Falling Skyes, con miniserie quali "Band of Brothers" e "The Pacific".
Queste ultime serie sono storicamente accurate ed i personaggi si comportano con verosimile accettabilità.
Invece, le serie di fantascienza sembrano il festival dell'assurdo associato ad una flebo di sonniferi.
Dunque, sulla tua testa c'è un'astronave aliena e tu organizzi il complotto ai loro danni parlando tranquillamente al cellulare!
E' proprio vero allora che di quello che succede in Italia non glie ne frega nulla a nessuno: dico, col cellulare si organizzano complotti?
E anche la nuova serie prodotta da Spielberg non fa eccezione.
La Terra è stata invasa, forze armate e stati sono semplicemente evaporati, ma qualche migliaio di superstiti si è riorganizzato e combatte.
Cioè, a parte che i sopravvissuti possono vantare un'organizzazione, una disciplina ed un'efficienza degna della Svizzera, sono anche capaci di tener testa militarmente agli alieni.
Delle due l'una: se questi invasori possono essere fermati con mitragliatrici e plastico, com'è che gli eserciti sono stati non dico sconfitti, il che è probabile, ma completamente eradicati?
Inoltre, anche nella stravagante ipotesi che il primo attacco alieno abbia ucciso il 90% della popolazione ( ma come se solo le capitali sono state distrutte e il resto delle città è intatto ? ) questi cattivoni di alieni sarebbero comunque in estrema inferiorità numerica in uno scenario in cui possono essere messi ko a pistolettate.
Aggiungiamoci la decisione di far usare al protagonista che, forse a causa dell'imprinting scaturito da averlo visto fin da piccolo come Carter in E.R., è visibilmente fuori posto come sergente di fanteria, un fucile d'assalto sovietico ( che usa munizioni sovietiche ) nel cuore degli USA e vi sorgerà spontanea la domanda: " Perchè? Perchè questa pervicacia nel rovinare una buona idea?"
Un altro esempio. Il nostro eroe, professore di storia prima dell'invasione, per rincuorare i suoi gli dice che la storia è piena di esempi in cui grazie alla guerriglia le invasioni sono state sconfitte. Verissimo. Ma che fa? Cita la battaglia di Maratona!
Cioè, dico, la battaglia di Maratona.
L'alfa paradigmatico dell'arte occidentale della guerra, in cui l'esercito ateniese, in grande inferiorità numerica, ma dotato di corazze e assai più pesantemente armato, attacca e sconfigge l'esercito persiano, più numeroso ma senza protezioni ed armato assai leggermente.
Cioè esattamente il contrario di quanto il nostro eroe vorrebbe far intendere ai suoi.
Una lunga serie di errori di questo tipo rendono davvero frustrante seguire questi nuovi telefilm di fantascienza.
Quasi quasi ti viene da tifare per gli alieni.
Per non parlare dei personaggi, stereotipi fatti con lo stampino ed importati pari pari da altri universi magari meglio riusciti:
il militare ottuso
quello saggio
la dottoressa dal cuore generoso
il padre eroico
il degno figlio altrettanto eroico
il cattivo che si redime.
Sembra più una commedia familiare che un'avventura post apocalittica.
Insomma, tutto questo per dire: aridatece startrekke!!!








9 luglio 2011

Febbre

Quando la temperatura esterna raggiunge valori paragonabili a quelli che il termometro clinico indicherebbe come "Febbre" il mio cervello si squaglia.
Non vi aspettate che produca pensieri coerenti nè tanto meno mediamente intelligenti o comunque utili.
Aspettiamo che sfebbri.
Nel frattempo, NO TAV, è meglio
( facciamo finta che non devasti l'ambiente: costa troppo per benefici quasi nulli )

25 giugno 2011

Lepanto

Scorrevole come un romanzo, preciso e completo come un manuale universitario ( con tanto di fonti, appendici, tabelle ecc ) questo saggio di Alessandro Barbero merita attenzione e considerazione "scientifica". L'autore ci porta all'alba dell'era Occidentale, in un secolo in cui l'Europa prende la rincorsa e stacca il resto del mediterraneo nella corsa al potere mondiale. Lepanto, dalle scarse implicazioni materiali, fu una battaglia dalle incredibili implicazioni culturali. E Barbero ne descrive sagacemente origini, cronaca e natura.
I paralleli storici non sono mai del tutto attuabili, tuttavia il mortale duello tra l'elefantiaco e temutissimo, ma alla prova dei fatti, inefficiente e fragile, Impero Ottomano e le litigiose comunità Occidentali, deboli, divise, ma libere ( nel senso del XVI Secolo, si intende )  ci dovrebbe far riflettere.
Libertà e spirito critico sono garanzia di successo.

21 giugno 2011

Per T > 25°C disfunziono

Ah, l'Estate.
La stagione di passate ed irripetibili vacanze e ferie plurisettimanali.
La stagione di presenti infuocate giornate davanti a monitors esotermici.
Non fa poi un caldo esagerato, lo ammetto.
Il peggio deve ancora venire.
Tanto per cominciare, c'è di peggio che caldo e lavoro assieme.
Esiste anche caldo lavoro e Festa Patronale assieme.
Sento che quest'anno non sopravviverei ad un'altra ordalia come l'anno scorso.
Infatti, stiamo pensando di fuggire con ignominia.
Ma dove?

18 giugno 2011

L'Italia Peggiore


Pubblico molto volentieri le parole di Bruna,
non occorrono nè commenti nè introduzioni:

E’ vero, siamo l’Italia peggiore,
siamo l’Italia che si alza ogni  mattina sul filo del rasoio!
siamo l’Italia che ha studiato, anni e anni di studio… lauree, specializzazioni, master, dottorati...non bastano mai!
siamo l’Italia del lavoro a scadenza, siamo diventati acidi come gli yogurt e il latte andato a male!
siamo l’Italia che è disposta a tutto pur di lavorare, che fa sacrifici economici ed affettivi e che da anni aspetta il momento per poter mettere a frutto tanti sacrifici!
siamo l’Italia che non arriva a fine mese perche le spese per la sopravvivenza, per la mera sopravvivenza, ci soffocano!
siamo l’Italia di “fannulloni” e di “bamboccioni”!
siamo l’Italia che non può neanche pensare di comprarsi una casa perché contratto a scadenza e concessione di credito sono due concetti che non vanno a braccetto!
siamo l’Italia che quando cerchi una stanza in affitto ti chiedono se hai un contratto a tempo indeterminato, quanto guadagni e la busta paga…. non le banche, ma i privati cittadini!
siamo l’Italia che non ha garanzie lavorative, no malattia, no ferie, no maternità, no anzianità, no TFR, nessun diritto ai lavoratori precari!!!
siamo l’Italia che non fa figli, che come lo cresco un figlio se già io da sola non arrivo a fine mese, siamo anche l’Italia che non fa figli perché le donne in questo paese non hanno alcuna tutela per la maternità, e siamo anche l’Italia che non fa figli perché la donna con figli esce dal mercato del lavoro per non rientrarci!!!
siamo l’Italia della gestione separata e delle Partita Iva!!  
siamo l’Italia che paga le pensione ma che non avrà nessuno che gliele pagherà!!
siamo l’Italia a cui avete tolto qualsiasi entusiasmo e a cui avete rubato la possibilità di perseguire gli obiettivi che danno un senso alla vita di un uomo!
siamo l’Italia che senza di noi non si va avanti perché lavoriamo bene, con scrupolo e dedizione…nonostante tutto!
siamo l’Italia dei ricattabili e sempre proni al sistema!
ma ricorda, non siamo l’Italia di analfabeti che potete lobotomizzare con le tette e i culi di cui siete i massimi esperti!
siamo l’Italia che non hai il coraggio di guardare in faccia, perché anche un piccolo economista come te sa bene che i problemi che le state provocando oggi, tu e tuoi amichetti, avranno delle ripercussioni cosi demograficamente concrete ed economicamente devastanti che, tra 20 anni, vi rivolterete nelle vostre piccole bare per le bestemmie che noi “Italia peggiore” vi tireremo dietro e già vi stiamo tirando da anni.

è proprio vero, Renatino, siamo l’Italia peggiore, ma se noi siamo quella peggiore, “voi” dove cazzo vi collocate?


Bruna Rondinone

12 giugno 2011

9 giugno 2011

mai più nessuno

Sull'acqua non si può profittare.
La Legge non ammette legittime violazioni
L'energia nucleare non è un buon affare per l'Italia.
Questo ognuno lo sa.
Stiamo a vedere se qualcuno, di conseguenza, agirà.
Almeno il cinquanta più uno.
E smettere di essere nessuno.

8 giugno 2011

Capisco ( Attenzione: Spoilers sulla trama de "La Regina dei castelli di carta" )

Ho finito, finalmente " La Regina dei castelli di carta" di Larsson.
Capisco.
Ok, quindi la trilogia del millennium è finita.
Capisco.
Fortunatamente, per me, dico, mi è piaciuta molto di più del precedente capitolo della saga.
Capisco.
Ne sono sicuro perchè, dato che ho audioascoltato il romanzo in auto, ho provato spesso il desiderio di ascoltare ancora una pagina  trattenendomi in macchina anche se ero ormai a casa.
Capisco.
Ok, è stato un romanzo più scorrevole ed avvincente rispetto al precedente.
Capisco.
Tuttavia due cose sono inverosimili agli occhi dell'italico lettore.
Ok.
Prima di tutto i servizi deviati qui da noi sono pane quotidiano ma non si è mai sentito di controservizi antiservizi deviati.
Per non parlare della celerità della giustizia svedese:
insomma, l'idea è che Larsson scriva una storia prettamente italiana su infrastruttura svedese, il che resta sempre poco credibile.
Capisco.
Come è poco credibile l'episodio dello stalker che perseguita Erika. 
Ok, non per la verosimiglianza in se, ma per i pasticci in cui si caccia tacendo l'accaduto alle persone più improbabili.
Capisco.
Quindi, tirando le somme, la Trilogia di Millennium è stata davvero un bel passatempo che mi ha fatto compagnia per una settantina abbondante di ore in auto.
Ok, la prematura scomparsa dell'autore ci impedirà di sapere in che altri guai si cacceranno i nostri eroi.
Capisco.
Ma anche di leggere romanzi in cui le parole "capisco" ed "ok" domineranno il mondo.


PS:
Ma l'arma con cui la Sezione ammazza Zalachenko, donata al tipo dai servizi segreti inglesi, nessuno si preoccupa di rintracciarla?

31 maggio 2011

la sostanza si vendica sulla poesia....

Mi sento quasi in colpa a non ubriacarmi di giubilo
Sarà perchè, da piccolo, il regalo per la promozione era sempre dirottato su altre ricorrenze ufficiali, tipo il compleanno che la precedeva di pochi giorni: non si premia la normalità.
Ed è una cosa in cui credo tutt'ora essendomi sembrata ragionevolissima anche a 7 anni.
Ecco, quindi, la mia tiepida reazione alla spettacolare sconfitta del Papy nazionale.
Che poi, dico, a conti fatti, vuol comunque dire che una persona su due, una persona su tre al massimo, comunque, lo vota.
Vi rendete conto?
No, non credo, siete ubriachi di felicità per Pisapia e De Magistris.
Spero che torniate presto sobri.
Perchè, cari lettori, mica il nostro vero problema è vincere o perdere le elezioni.
Noi siamo come un poveraccio che sta rotolando lontano da un luogo sicuro lungo un pendio che diventa sempre più ripido e che termina in un precipizio.
Che sta rotolando perchè trascinato giù da un energumeno fascista tipo, armato e deciso ad ammazzarvi e ben disposto a crepare con voi nel tentativo.
Certo, il fascista è un bel problema.
Ma il guaio comunque è che rotoliamo verso il precipizio.
Ok, siamo riusciti a dare un calcio nelle palle al fascista e a strappargli pure la pistola.
Ma rotoliamo sempre verso il baratro.
Ora, magari con un po' di fortuna possiamo anche far fuori il fascista.
Definitivamente.
Ma ci tocca comunque pensare a come smettere di rotolare verso il baratro.
A come risalire la china.
A come tornare al sicuro.
E' vero, magari è il fascista che ci ha trascinato giù.
Ma noi, ora, rotoliamo verso il baratro anche da soli.
Io suggerisco vivamente di non esultare perchè il fascista si contorce momentaneamente innocuo per il nostro calcio nelle palle.
Ma di aspettare a quando avremo capito come non cadere nel baratro appresso a lui.
Ossia, aspetterei a festeggiare quando:

sarà in vigore una normativa nazionale per il diritto alla prima casa non cementificatoria
sarà in vigore un piano energetico nazionale serio 
sarà in vigore una legge sull'immigrazione tesa al rispetto della persona umana e alla migliore accoglienza profittevole per la società italiana
sarà in vigore un complesso di norme tese ad un effettivo recupero dell'evasione fiscale

eccetera

Fino ad allora, scusatemi, sto cercando di frenare la mia caduta.
Buon divertimento.