17 luglio 2018

#NoVax, #primaglitaliani, #daglialciclista: stessa faccia, stesse morti

Consideriamo una lampadina a incandescenza, di quelle a filamento, così è più semplice.
E' fatta di vetro, metallo e  gas inerti.
Se collegata ad una fonte di energia elettrica trasforma il 5% circa di questa energia in luce visibile.
Una lampadina è un oggetto di uso comune per la cui fabbricazione, tuttavia, non si può ricorrere all'empirismo o al buon senso.
Bisogna produrre i bulbi, gli attacchi, i filamenti.
Estrarre, immagazzinare e inserire nel bulbo un gas inerte.
Per non parlare del piccolo dettaglio della produzione e del trasporto dell'energia elettrica.
Una lampadina a incandescenza è il frutto di secoli di studi e progressi nel campo della fisica, chimica, metallurgia ed ingegneria.
Non ho ancora mai sentito mettere in dubbio che la luce elettrica sia, lì a rischiarare la notte, per questa catena di fatti.
Ma temo che verrà presto il momento in cui non sarà più così nemmeno per le lampadine e scommetto che qualcuno già predica che la corrente elettrica non c'entra niente ma il merito è della bioenergia di Gaia.
Perchè, fondamentalmente, 1/4 della popolazione italiana crede nella stregoneria nè più ne meno come ai tempi dell'Inquisizione.
Si noti come anche in Afghanistan la percentuale di #novax sia drasticamente inferiore a quella italiana.
E non c'è niente in grado di smuoverla da queste convinzioni superstiziose.
La cosa grave è che la punta di lancia di questa relativa minoranza è costituita da persone che vivono in democrazie occidentali, hanno una istruzione medio superiore e un livello di reddito di certo non sotto il livello di sussistenza.
Sono perfattamente integrati nel sistema tecnologico occidentale.
(ab)Usano internet, la moderna aviazione commerciale, i più sofisticati strumenti di lavoro e di comunicazione che scienza e tecnologia mettono loro a disposizione.
Eppure, come novelli Torquemada, abdicano alla razionalità a macchia di leopardo.
Non infilerebbero mai le dita nella presa ma guidano parlando al cellulare.
Non lascerebbero mai il gas della cucina aperto ma espongono senza batter ciglio bambini propri ed altrui a probabilità altissime (1 su cento, anche 1 su mille sono probabilità altissime quando si tratta di vita o di morte), appunto, di morte o grave invalidità.
Anche la mobilità ciclabile è frutto di calcolo matematico.
I Danesi sono stati tra i primi a stabilire in maniera scientifica i vantaggi della bicicletta sull'automobile.
Andare in bici fa bene agli affari e al protafoglio della collettività.
C'è tutto da guadagnare, numeri alla mano, dal passaggio da una mobilità urbana basata sull'automobile ad una basata su mezzi pubblici e biciclette eppure i provvedimenti di incentivo alla forma di mobilità più efficiente ed efficace del XXI secolo sono regolarmente osteggiati in funzione di ragioni irrazionali.
Se la stampa pubblica i dati relativi ai consistenti vantaggi economici del bike to work i commenti sono sui ciclisti assassini che intasano le strade a cui bisogna imporre la targa e tutti hanno visto investire un carrozzino da un ciclista che è passato col rosso sul marciapiede velocissimo.
Ovviamente, nelle statistiche di comuni, città metropolitane, regioni e ministeri di questi misfatti non c'è traccia (statistica).
Ultimamente, poi, le cose sono drammaticamente peggiorate.
Il Governo GrilloLeghista sposa in pieno l'approccio antiscientifico su un gran numero di questioni.
I migranti, la criminalità, il lavoro, le pensioni, ancora i vaccini e non ho nemmeno voglia di continuare l' elenco, perchè mi sono stancato di dimostrare che la Terra non è piatta.
Su tutte queste (e anche su altre non elencate) questioni l'approccio è quello novax: scienza e statistiche sono inoppugnabili in un verso, noi andiamo in quello opposto. 

In parole semplici:

"I vaccini sono dannosi" e "i ciclisti sono pericolosi" appartengono alla stessa categoria di balle scientificamente sbugiardate.

Come controprova, il consumo di carne per motivi di salute ed ecologici è in costante diminuzione.
Come se ne esce?
Con la perseveranza. 
Non lasciando spazio al terrore e all'errore matematico.
Per non affibbiare la colpa solo ai soliti noti grilloleghisti concentriamoci brevemente su un argomento in cui il comportamento antiscientifico degli Amministratori locali sia trasversale alle forze politiche
Un esempio piuttosto banale è l'evidente irrilevanza, per i sindaci #daglialciclista di dati di fatto scientifico come l'analisi dei rischi in ambito Mobilità.
Il numero di vittime dirette ed indirette della Mobilità Tradizionale è spaventoso.
Per ridurlo gli interventi devono agire in maniera da minimizzare l'Indice di Priorità del Rischio 

RPN = PxGxR 


dove:


P = probabilità di accadimento
G = gravità dell'effetto
R = possibilità di rilevamento da parte dei controlli (rilevabilità).


Per valori di R minori è maggiore la probabilità che i controlli siano efficaci, mentre per valori di P e G maggiori è maggiore il rischio.


Se consideriamo i dati disponibili scopriamo che gli incidenti causati dalle bici sono veramente pochi (ES:

http://www.eupolis.regione.lombardia.it/shared/ccurl/0/889/TER14022_CMR_Quaderno_1_Ciclisti.pdf) rispetto al totale.
possiamo definire RPN da biciclette qualcosa tipo 1x2x5 = 10 mentre per le auto questo valore schizza a 9x10x5 = 450 (posta identica la probabilità che i controlli 'vigili' facciano il loro dovere dissuasorio imparzialmente).

Che cosa ha fatto il  Sindaco di Bologna l'anno scorso da un punto di vista strettamente matematico con la campagna di #risvegliocivico (spostare i controlli dalle auto ai ciclisti)? 

Ha aumentato la Rilevabilità dei ciclisti a spese di quella degli automobilisti.
RPN 'risveglio civico ciclisti' = 1x2x4 = 8 mentre giocoforza RPN 'risveglio civico automobilisti' = 9x10x6 = 540

Ossia, passiamo da un valore di rischio 10 per i ciclisti e 450 per gli automobilisti a un drammatico '8' per i ciclisti e '540' per gli automobilisti.

Occhio, i numeri sono solo una ipotesi basata sugli ordini di grandezza, ma ben fondata e soprattutto largheggiano per eccesso sui rischi generati dai ciclisti indisciplinati: dei 3200 morti del 2016 possiamo stimare con eccesso che al massimo una decina siano le vittime dei ciclisti, 
Sappiamo già che nel 2017 il comune ha già fatto un giro di vite contro i ciclisti e sappiamo anche che (dati del comune emersi in commissione mobilità) gli incidenti fino ad agosto 2017 hanno già doppiato quelli di tutto il 2016.
Inoltre, i dati più recenti confermano il trend:
basta leggere qui per quel che riguarda Bologna (e il numero di pedoni investiti sulle strisce nel 2018 è sicuramente molto maggiore che nel 2017) e qui per quanto riguarda l'UE.
Pertanto, la domanda è: rispetto al carico di dolore legato a incidenti, invalidità, morte, neoplasie da inquinamento, denaro  sperperato dalle aziende nel traffico, questa campagna di 'risveglio civico' è o non è una atroce beffa?
E non è tutto.
Purtroppo, alle sparate neofasciste si sta rispondendo con dubbia efficacia.
Penso all'iniziativa "io non sto con Salvini" che non mi pare un gran piano.
Tanto per cominciare la strategia di demonizzare l'avversario politico non ha buoni precedenti.
Ma, andando sul concreto, è solo uno specchioflash alle cazzate grilloleghiste.
Non porta da nessuna parte.
Indispettisce ancor di più quegli elettori che si sono resi conto, in cuor loro, di aver fatto una cazzata votando M5S e Lega.
Ma, la cosa più grave, è che rende ancor più difficile il dialogo con milioni di nostri concittadini che hanno votato questi partiti di governo per rabbia e, più probabilmente, per paura dettata da ignoranza.
E io non posso avere nessuna speranza di ribaltare la situazione se non diminuendo la paura e l'ignoranza, di certo dando del razzista e basta a destra e a manca non ne faccio di strada (non diminuisco la percentuale di razzisti, per entrare in tema).
Già, perchè quello che ci serve non è certificare l'assurdità di certe situazioni ma convincere le persone che starebbero meglio se si comportassero razionalmente.
Ora, quando in un autobus urbano vedo coportamenti disdicevoli da parte di qualsivoglia minoranza io ne sono infastidito come chiunque altro, ma so che nello stesso autobus è molto probabile che vi siano altri membri di quella stessa minoranza che si comportano  impeccabilmente.
Solo che costoro sono invisibili.
Le statistiche sono così tanto disprezzate da M5S e Lega perchè la loro diffusione e comprensione causerebbe l'estinzione di questi partiti.
Ma se anche all'amministrazione bolognese capita spesso e volentieri di agire al di fuori del rigore scientifico (ad esempio sulla mobilità ciclabile con decisioni sanguinose per la collettività) come posso pensare che milioni di concittadini stanchi, spaventati e non attrezzati per un gran numero di sfide complesse e nuove possano fare di meglio?
No, da questa faccenda non se ne viene fuori con un muro contro muro.
Se i Grilloleghisti campano sulla menzogna non resta che dire la Verità.
Ma non a loro.
Alle persone che hanno paura.
Senza costoro, Salvini non è nulla e Di Maio ha una luminosa carriera nel campo della ristorazione sportiva.
Considerate le brave persone che li hanno votati e che pensano, uscendo di casa, di correre il rischio di essere rapinati  dagli zingari e che ignorano che il maggior rischio che corrono, 1 uomo su 2 ed 1 donna su 3. è di ammalarsi di cancro. O, più nell'immediato, di crepare in un incidente stradale causato dal cellulare. E a questi che bisogna parlare e ripetergli la verità. Non quella soggettiva, ma quella dei numeri: i migranti aumentano, i reati diminuiscono, ad esempio.
E così via.
Lo so, mi sono dilungato e ho fatto un mezzo minestrone.
Il punto è che non ne posso più di novax, antivegani, anticiclisti et similia.
La matematica non è un'opinione.

1 luglio 2018

Non stancarti di andare, di Teresa Radice e Stefano Turconi: il manuale della controffensiva

Ho impiegato molto tempo ad assaporare le oltre trecento pagine di questa delicata ma concreta graphic novel.
Non ci sono fronzoli nè retorica, ma arte, dignità, verità.
Avendo seguito con sgomento, angoscia e scoramento le vicende Siriane sin dall'inizio (e l'assenza di reazioni da parte delle Opinioni Pubbliche Occidentali) ho trovato subito interessante storia e ambientazioni.
Non sono un esperto d'arte ma al mio occhio inesperto le tavole sono di una bellezza emotiva che non ricordo da tempo.
L'opera è complessa e lunga, densa, con vari piano di lettura.
Le tavole sono intermezzate da testi, insomma, non è un fumetto che si legge in un pomeriggio.
Io ci ho impiegato settimane, godendomi la tristezza, la trepidazione e i pensieri che questa storia, appassionante e tragicamente attuale, mi ha trasmesso.
Ma, soprattutto, questa è una storia di speranza e di coraggio.
Il coraggio, sta nel scriverla una storia come questa.
Una storia che trabocca di verità, deserta di luoghi comuni.
Io credo che il punto di forza sia nel dimostrare che può capitare a chiunque di essere travolti dalle tragedie della Storia, lasciare tutto, mettersi in cammino e trovarsi profugo, in fuga, braccato, separato dai figli e anche peggio.
A chiunque.
E che l'accoglienza è un gesto razionale (ma questo ce lo metto io) oltre che di minima umanità (e questo lo descrivono alla perfezione gli autori).
Non stancarti di andare non parla solo di accoglienza, immigrazione, amore.
Parla della quotidianità di persone normali che, viste da vicino, sono tutte uniche e straordinarie.
Parla della distanza:

tra le persone, fisicamente separate dall'odio.
Tra una madre ed un figlio, mentre cresce dentro il suo seno.
Tra persone che si amano, perchè anche l'amore soggiace alla termodinamica.
Tra generazioni, non semplicemente padri e figli.
Tra la fede e la sua applicazione.

E parla dei ponti, tutti diversi, ma fatti tutti della stessa sostanza:
Amore, conoscenza, tolleranza.






In questo fumetto non ci sono eroi e nemmeno malvagi, ma persone comuni che sono travolte dall'amore oltre che dalla storia.
Ma c'è almeno una persona reale che ha ispirato uno dei personaggi più grandi di questo fumetto:
Padre Dall'Oglio, per cui si spera e si prega ancora...



Un'opera preziosa e da diffondere, perchè è solida, perchè non è campata in aria ed è un'ancora di cultura italiana in un mare di decadenza morale e sociale.

24 giugno 2018

Non stancarti di andare

No, qui non recensirò il bellissimo fumetto di Teresa Radice e Stefano Turconi che sto leggendo da un po'.
Ma ho bisogno di raccogliere le idee su quello che è il mio compito.
Il Paese si è smarrito, avvitato in una spirale retrograda che si autoalimenta.
Tutti i progressi sociali degli ultimi lustri sono a rischio.
Non intendo affrontare qui le cause di un dato di fatto:
al momento in cui scrivo circa il 60% degli italiani si colloca su posizioni xenofobe con spunti antiscientifici, razzisti e trasversali: anche un elettore del PD su 3 approva la chiusura dei porti ai migranti.
Bisogna rassegnarsi all'evidenza.
E anche prendere coscienza che non c'è una posizione neutrale tra l'approvare le sparate del Governo contro migranti, rom, vaccini, intellettuali ed oppositori e l'essere contrari.
Chi non è contro il razzismo, l'intolleranza, l'antiscientificità ed il bispensiero è a favore.
Quindi ognuno deve decidere cosa fare.
La gravità della situazione è tale che ci si trova a difendere gli ultimi dai penultimi.
Arrendersi e sperare che questa seconda onda nera passi senza troppi danni per sè oppure lavorare per ridurre prima ed annullare poi i danni di questo odio irrazionale.
Io cosa faccio?
Continuo a fare Babbo Scoiattolo nelle Coccinelle qui a Villanova?
Aderisco ad un partito politico?
Aderisco e passo al relativo attivismo di base?
Torno ad occuparmi di diffusione di Software Libero nell'accezione del libero accesso al Web?
Passo dall'aderire ad una associazione di cicloattivismo (salvaciclisti) ad un attivismo di livello superiore?
Di sicuro ho intenzione di continuare il Servizio in Agesci nei modi e nei tempi definiti dalla mia Comunità.
Ma mi sento a disagio: temo non basti in queste circostanze.
E ne ho le prove.
Con sgomento ho dovuto leggere sui Social il pieno accordo con Salvini e Di Maio da parte di Ex Scout (e l'Ex se lo sono appiccicati da soli), ma anche da parte di Capi in Servizio.
Quindi, per quanto profondamente convinto dell'utilità civile di testimoniare anche di fronte a bambine piccole un insieme di valori che hanno tutto il tempo di rinnegare da grandi, credo che si debba fare uno sforzo in più.
Ma non so quale.
Non ci sono partiti a cui potrei aderire a cuor leggero.
Tutta la galassia della Sinistra è affetta da più o meno grave antisemitismo.
E la conseguenze debolezza del progetto politico non mi ispira tanta fiducia (Se nel cuore e nei fatti sei antisemita anche se nel pubblico manifesti una posizione antirazzista ai miei occhi sei un po' deboluccio, no?)
I Social hanno una importanza relativa e non possono sostituire una azione diretta.
Tuttavia, non possono nemmeno essere abbandonati allo stridor di denti dei dannati travolti dal terrore generato dalla propria ignoranza.
Per ora, quindi, oltre al mio Servizio in Agesci, resta la determinazione di affrontare con serenità e dati alla mano, senza paura ma senza speranza, le non poche occasioni di resistenza al dilagante razzismo con accompagnamento antiscientifico.
E mi pare poco.
Tuttavia, invito tutti a considerare un impegno di Servizio di qualche tipo:
Farsi goccia contro la sete e non restare sabbia.




17 giugno 2018

Io, l'intollerante della porta accanto

Sono molto intollerante, sì, ma non in base al colore della pelle, la lingua, la religione,  o la condizione economica.
Considero  esseri umani pericolosi quelli che vanno a 50 km/h in zona 30, che guidano usando il cellulare, o che guidano da assassini in generale, che non fanno la differenziata, che tentano di saltare le code, che buttano rifiuti per strada, che disprezzano la scienza che gli consente di sopravvivere (#novax e complottari da due lire tipo quelli che non credono che siamo mai andati sulla Luna e gente che odia i vegani). 
Eccetera.
E quanti saranno in percentuale?
Saranno di più o di meno del 59% degli italiani (e del 33% degli elettori del PD) favorevoli all'angosciante decisione di chiudere i nostri porti?
E sono più pericolosi quelli che odiano i ciclisti o questi ultimi?
Sicuramente, scientificamente, questi ultimi.
Io non provo nessun particolare affetto per gli estranei, bianchi, neri, magrebini, atei, sedicenti cristiani eccetera.
Quindi, non è che io desideri che in Italia arrivi gente diversa solo per il gusto di mangiare la loro cucina e risolvere tutti i gravi problemi che ciò comporta.
Perchè c'è un equivoco.
La nostra ricchezza, gli ospedali, la macchina, la doccia in casa, internet, i voli low cost, mangiare al ristorante sono basati su una concezione sociale dei diritti umani che è nata nel XVIII Secolo e che ha prodotto, nell'Occidente, il luogo spaziotemporale più prospero e pacifico di tutta la Storia dell'Umanità. Non è mica detto che la cosa sia irreversibile. E' il diritto dell'uomo a generare la libertà e la prosperità per gran parte della popolazione. Se tu, uno del 59%, decidi che questo diritto può venir meno senza nemmeno sforzarti di leggerti due carte sullo stato scientifico della situazione la cosa migliore a cui puoi aspirare per i tuoi figli è una situazione dispotica alla cinese con una piramide della prosperità rovesciata che schiaccia la maggior parte della popolazione a vantaggio di una esigua minoranza. Cosa, del resto, già in atto in Italia parallelamente alla faccenda dei migranti, sul fronte economico (Flat Tax, occhiolini ammiccanti agli evasori eccetera). Non è una questione di essere buoni, cattivi, cristiani o atei, accoglienti o meno. E' una questione egoistica: vogliamo che tutto questo bel mondo occidentale libero, prospero, pacifico e poco violento resti in piedi? 
Se la risposta è sì non si può agire che secondo l'insieme di valori e principi legali che hanno portato a questa prosperità.
Quando ci si discosta gravemente da questi principi succedono disastri.
Tanto per fare un esempio, gli USA hanno subìto la cocente sconfitta in Vietnam proprio perchè hanno abbandonato questo sentiero appoggiando corruzione, compiendo atrocità e, tecnicamente, usando un esercito progettato per difendere gli USA dai Sovietici per azioni di controinsurrezione.
Gli americani hanno perso perchè non hanno fatto gli americani.
(Al netto di tutte le nefandezze ordinarie tipiche di uomini e stati).
In due parole: 
La gente in mare va salvata per mantenerci prosperi e liberi, non santi.

16 giugno 2018

Un Mondo d'Amore

Sto serenamente pensando di non andare più in bici al lavoro e di smettere di far servizio in Agesci.
Perchè vivo in un posto in cui queste cose sono controproducenti.
Sì, controproducenti.
Gli Italiani desiderano pagare salata in termini economici la mobilità autocentrica.
Desiderano gli incidenti stradali, il cancro da inquinamento, le malattie cardiovascolari da sedentarietà.
Desiderano passare ore in coda, desiderano passare molti momenti della propria vita immersi nella rabbia e nella frustrazione del traffico e odiano tutti quelli che si oppongono ai loro desideri.
Gli italiani desiderano pagare più tasse e avere mero servizi, nel migliore dei casi perchè sognano di diventare quell'uno su mille di privilegiati che pagheranno molte meno tasse e che non hanno bisogno di servizi.
Gli italiani desidderano credere di vivere in una Nazione pericolosa e priva di lavoro a causa dei migranti esattamente come desiderano ignorare le evidenze scientifiche su vaccini, lavoro, diritti, criminalità, mobilità urbana e alimentazione.
Gli italiani desiderano giovani conformi a questo pensiero, violenti come sono violente tutte le persone terrorizzate da un ignoto che si costruiscono da sole un po' come gli inquisitori che si rifiutarono di guardare nel telescopio di Galileo per constatare coi propri occhi di avere torto.
Vale, poi, la pena di affannarsi tanto per sostenere i giovani su un Cammino di Fede e Libertà quando poi si troveranno spiazzati nè più nè meno di come si troverebbe Burioni all'epoca della Peste di Milano?
Ora dovrei trovare le ragioni per continuare, insistere e perseverare.
Come le aquile randagie, come i pochissimi dissidenti mandati al confino.
I buoni esempi non mancano e neppure la compagnìa.
Ma vorrei una strategia.
Canzone del giorno:

Un Mondo D'Amore

23 maggio 2018

la vita quotidiana di chi vorrebbe essere di Sinistra ai tempi di Salvini e Di Maio

Una persona a me molto vicina mi scrive:
"Ma secondo te esiste un modo, che non sia il pd lucano, per non subire o per arginare quello che ci sta per arrivare addosso?"
E quello che ci sta per arrivare addosso è il governo M5S - Lega.
La risposta è: No.
E neppure il PD servirebbe.
Non c'è proprio niente da fare per evitare le conseguenze del governo M5S-Lega, almeno a medio termine:
ci si doveva pensare prima.
Quando?
Mah, è sempre stato troppo tardi ed è sempre stato appena in tempo.
Direi che, dal referendum costituzionale in poi era già troppo tardi per scansare 'sto disastro.
Ma, prima, sì.
Ci si poteva iscrivere a un partito, rompersi la testa e le palle alle riunioni, si poteva diventare maggioranza da qualche parte in maniera democratica e competente.
L'aventino della Sinistra, il 'mangiare popcorn' non è roba di queste settimane.
E' iniziato molti anni fa, quando i cineclub, i campi di calcio, la movida  e pure il fashion blogging ha preso il posto dei luoghi di aggregazione politica.
Intendiamoci, non ho nulla contro il cinema, ma forse andare vedere "Padre Padrone" a cui segue dibattito su sfruttamento del lavoro minorile, diritti e scuola è un zinzino più utile di un film poetico, bellissimo, a cui segue birretta in centro e piacevole chiacchiera.
Nel frattempo, i diritti evaporavano (l'argomento ideale di cui lamentarsi con la birretta di cui sopra), i partiti che si votavano (ma alla cui vita/rinnovamento non si partecipava) diventavano sempre più autoreferenziali.
L'emigrazione portava via qualche compagno di bevute ogni tanto, l'immigrazione gestita a cazzo portava qualche voto alla Lega ogni mese.
Si dice che Lega ed M5S siano vincenti perchè in contatto con il Popolo e di questo diretta espressione
Bellissimo, anzi: purtroppo.
Lo rappresentano così com'è:
Senza spingersi ad elencare tutti i mali del Bel Paese figli degli elettori e solo figliastri dei cattivi amministratori, prendiamo in considerazione solo la mobilità urbana come perfetta cartina di tornasole del livello di questa rappresentatività:
la scienza e le buone pratiche tecniche puntano sulle biciclette, sull'abbassamento dei limiti di velocità e tante altre faccende che non vanno 'sperimentate' ma semplicemente applicate.
E invece no: gli italiani vogliono i morti, i feriti, gli invalidi, le ore passate nel traffico, i polmoni devastati dall'inquinamento, il corpo piegato dalla sedentarietà.
E i sindaci/deputati/amministratori (anche del PD) si guardano bene dallo scontentare i propri elettori.
Il corto circuito diventa irreversibile ed eccoci qua: la filosofia #novax applicata alla cosa pubblica.
Quindi, in parole povere, un governo M5S Lega non è un accidente, una cosa innaturale. 
E' qualcosa di matematico e, francamente, se i disastri che ne verranno sono imputabili in primis ai suoi elettori, i suoi elettori non vengono dal nulla.
Provengono da una scuola scadente, da lustri di amministrazione locale, regionale, nazionale, ancora più scadenti.
Provengono da una resa con successivo collaborazionismo della Sinistra alla distruzione del mercato del lavoro.
Provengono da un ventennio di televisione succhiacervello che ha imposto prima l'equivalenza tra opinione e fatti e poi tra delirio ed opinione.
E, nel frattempo, ci si sentiva 'migliori' perchè non si guardava striscia la notizia.
Certo, avendo tentato nel mio piccolo (ed avendo anche assistito al fallimento di gente più preparata di me) di riportare il PD al suo ruolo di partito riformatore e strapparlo a quello di balena clientelare potrei sentirmi assolto, ma anche se così fosse non mi sento molto intelligente in merito: megli oavrei fatto a bermi qualche birra in più o, più precisamente, ad emigrare da Matera qualche anno prima.
Sono pessimista sull'invertire questa tendenza.
Anche oggi, mentre si urla che i barbari sono alle porte, si urla ancora più forte contro i nemici di sempre: la Chiesa, gli ebrei e il solito Renzi.
Per carità: la Chiesa  chiude gli occhi su troppi orrori, Israele è quello che è e Renzi non è De Gasperi, solo che, mentre ci si diletta (anche nel Maggio 2018) su questi pericoli mortali,  ecco qua, di soppiatto, il Governo M5S Lega.
Solo un paio di esempi: che fine farà la legge sui Diritti Civili? E se Minniti era l'uomo nero  con che colore più scuro si descriverà Salvini? Gli 80 € di Renzi che hanno fatto tanto schifo svaniranno sotto la scure della Flat Tax che si prospetta la prima norma di macelleria sociale in cima al famoso contratto di governo ma su Left editoriali in merito non risultano.
Insomma, io vedo tanta voglia di mantenere una autoreferenzialità di fondo.
Tanta voglia di continuare a prendersi una bella birra dopo il cinemino d'autore, finchè ci saranno i soldi per farlo, ovviamente.
Vedo, anche, timidi segnali di ripresa a Sinistra ma non sono ottimista in merito:
di un progetto per arrivare ad una formazione unitaria capace di risultati elettorali decorosi non c'è traccia da nessuna parte.
Sono, inoltre, pessimista perchè il M5S ci ha messo 10 anni ad arrivare dove è arrivato ed è notoriamente più facile distruggere che costruire: immaginatevi quanto tempo ci vorrebbe per metter su un partito  serio con valori elettorali del 2x percento.
E allora?
E allora andiamo a letto presto.
Con pazienza, bisogna guadagnarsi la credibilità sufficiente a convincere chi ha un reddito di 15mila € che ha appena votato per tagliare le tasse a chi ha un reddito sopra i 50mila € (e indovina chi colmerà la differenza?) che 2+2 deve tornare a fare 4.

Io ho poca fiducia, a breve termine, che emergano, dalle macerie della Sinistra, formazioni sia politico partitiche che culturali capaci di segnare un cambio di passo, una inversione di tendenza.
Tuttavia, sono persuaso che non sia nè il momento dell'aventino e nemmeno quello dei popcorn.
Se la Sinistra europea è ridotta in briciole schiacciata tra neoliberismo e populismo alla #novax allora si riparta dalle briciole.
Personalmente, ritengo che il punto di partenza debba essere nel Servizio al Prossimo secondo le proprie attitudini ed aspirazioni.
Magari, quando non potrò più in Agesci sarà la volta della mobilità urbana ciclabile o di nuovo del Software Libero.
L'importante è fare una Scelta di Servizio e di impegno Politico.
Se davvero  tutta questa indignazione si tramutasse anche solo in gruppi di lettura e comitati civici per far sistemare il parco sotto casa si inizierebbe a creare una base di cellule attive, all'inizio isolate, ma che potrebbero tornare a fare da substrato per un partito di sinistra di massa.
Semplicemente, perchè sarebbero cellule politiche e non passatempi.
Se la rabbia ha portato un sacco di gente ad organizzarsi e a diventare il primo partito d'Italia non sia la paura a suscitare una reazione uguale ed opposta.
Mi piacerebbe che fosse di cuore ma anche di testa andrebbe bene.
Canzone del giorno: Eskimo, bisogna saper scegliere in tempo non arrivarci per contrarietà





E giusto per incominciare dall'ABC della Politica, un film che andrebbe usato come primo step di un cineclub dedicato alla rinascita della Sinistra: I Due Deputati. Dateci un occhio!

13 maggio 2018

Muoia Israele di Giulio Meotti: Le origini del neoantisemitismo della Sinistra Europea

Dopo aver letto "Palestina e Israele: che fare? Di Noam Chomsky e Ilan Pappè"  ho voluto anche leggere un testo completamente opposto.
Avevo una idea sommaria del livello di neoantisemitismo in circolazione e questo libro me lo ha chiarito.
E' spaventoso.
Il saggio non lo analizza: lo elenca.
In ogni capitolo vengono elencati alcuni episodi di antisemitismo a livello europeo a livello politico, culturale, sociale.
Non è difficile recensire questo libro perchè c'è ben poco da dire sul libro:
è un testo di parte, anzi: partigiano.
Ed è solo un elenco di fatti.
Non posso affermare di essere pienamente soddisfatto dalla lettura ma non perchè il libro sia mal scritto.
Semplicemente, perchè un testo sulla questione Israelo Palestinese parziale non mi soddisfa più.
Io non voglio essere partigiano.
Io non voglio affermare una ragione.
Io voglio che si faccia la Pace.
Quindi, un testo che racconta la verità ma ne omette grandi parti non suscita il mio particolare interesse.




Come per il libro di Chomsky che omette completamente il piccolo dettaglio sulla minaccia mortale che incombe sugli israeliani, anche Meotti non fa nessun cenno ai crimini dell'Occupazione.
Che sono reali.
Il fatto è che "Muoia Israele" non ha la pretesa di raccontare il conflitto ma riesce efficacemente a dimostrare l'esistenza di un vero e proprio neoantisemitismo violento e pericolosissimo.
Il peggio è che il fenomeno non è confinato ai neofascisti/neonazisti ma è largamente diffuso tra le forze progressiste e tra le elites culturali.
In termini semplici, non intendo affrontare qui la questione del Conflitto nè l'influenza del neoantisemitismo  sul medesimo ma quella delle conseguenze dell'antisemitismo sulla popolazione europea.
L'antisemtismo è un male assoluto e chi lo pratica non può che portarsi in grembo le conseguenze del male.
Anche se vegano, ghandiano, fruttariano, eccetera.
Un partito o un movimento pur improntato al Progresso Sociale, ai Diritti, al rispetto dell'ambiente, incapace di guadagnare una visione complessiva sul problema fino a scadere nell'antisemitismo non potrà che fallire miseramente tutti i propri obiettivi.
Dato lo stato delle forze di sinistra europea questa affermazione è, al momento, dimostrata in maniera piuttosto netta.
Anche il perchè da un generale supporto alla causa Israeliana si sia passati ad un neoantisemitismo generalizzato è, secondo me, legato all'insufficiente diffusione di una coscienza collettiva scientifica alla pari con le cause dei fenomeni #novax, complottisti & affini.
Non per niente, al fallimento sono condannati anche i movimenti politici che tra queste fila hanno reclutato gran parte della propria militanza attiva.
E non è una previsione ma un dato di fatto:
Il fascismo è la menzogna che crede di essere la verità ed è ormai dimostrato che chi mente inconsapevolmente, a medio termine, è molto meno efficiente di chi mente sapendo di mentire.
Il ragionamento complessivo ed in formato, mirato a costruire una Pace effettiva è molto raro.
Quanto a me, ritengo che ci sia un criterio piuttosto efficace per distinguere tra la legittima critica ad Israele e l'antisemitismo:
applicare alle azioni dell'IDF un criterio differente rispetto a quello che si applica alle azioni di Hamas/Hezbollah/Assad.
E' da un po' che mi ci attengo e non mi sono trovato male.



4 maggio 2018

Palestina e Israele: che fare? Di Noam Chomsky e Ilan Pappè





Sono in difficoltà nel recensire questo libro perchè contiene molte terribili ed atroci verità accompagnate da qualche decisa menzogna ed a molte ingiustificabili omissioni.
Anche se il mio pensiero sul testo non è positivo non posso negare che la lettura di un testo come questo sia utile in quanto il punto di vista contenuto in queste pagine è reale e per quanto sia parte del Problema e non della Soluzione bisogna tenerne conto.
Posso comprendere la frustrazione di chi ha assistito agli orrori di una guerra lunga Settant'anni e si trovi a ragionare su una situazione in cui Oppresso ed Oppressore sembrano ormai delineati senza incertezze.
Comprendo ma non trovo che sia utile alla Pace rimuovere alcuni piccoli dettagli.
Non esiste una questione circoscrivibile al territorio Israelo Palestinese ma quello che succede a Gaza o in Cisgiordania è anche funzione di quello che si dice a Teheran, Istanbul e compagnia bella.
La mutata situazione militare sul terreno (un fatto già evidente 3 anni fa) e, soprattutto, la mutata situazione geopolitica ed il drammatico incremento dell'antisemitismo in Europa sono completamente ignorati nel testo.
Magari scopriremo, in una futura opera di questo stampo, che nel '47/48 gli eserciti arabi (armati dagli occidentali) sono stati sconfitti non da poche migliaia di disperati male armati ma direttamente dagli Stormtroopers di Star Wars!
Nel frattempo, bisogna ricordare che gli eventi non possono essere tagliati con l'accetta: molti palestinesi sono stati cacciati dalle loro terre e questo è innegabile.
Ma non mi stancherò mai di condividere una tavola di Joe Sacco che, nella sua splendida opera "Palestina" rappresenta la tragedia della pulizia etnica ebraica così:

con civili in fuga da un villaggio bombardato da aerei.
Aerei da bombardamento che, nel 1947, avevano solo gli eserciti arabi...
Nel libro vengono avanzate delle proposte che mi sembrano assai poco realistiche sulla necessità di 'rovesciare' il governo israeliano e creare un unico stato per Israeliani e Palestinesi.
Alla fine sono contento di aver letto il libro: per quanto non concordi con il metodo e con il merito riconosco che le realtà di sofferenza descritte sono reali e richiedono una urgente soluzione.
Ma che porti alla Pace.


1 maggio 2018

1° Maggio 2018: gli industriali italiani si scoprono abbandonati

Confindustria piange miseria:
non si trovano lavoratori qualificati.
Gli imprenditori non si spiegano come mai, in una economia di mercato, dopo 20 anni di precariato spinto, Ingegneri, Sviluppatori e Tecnici si spostino dal Sud al Nord e dall'Italia all'estero per stipendi almeno doppi se non quadrupli di quelli (sud)italici.
E' solo la cartina di tornasole della pochezza della Classe dirigente di questo Paese ben rappresentata dagli attuali leaders che hanno raccolto la maggioranza dei voti alle elezioni.
E, nel frattempo:




LAVORATORI!!!