26 agosto 2019

una passeggiata nella Piazza di Piccianello



Nato a Piccianello, cresciuto a Serra Rifusa, residente al Pilastro.
Questa potrebbe essere la mia autobiografia domiciliare minima.
Ho deciso di scrivere due righe in merito perchè, durante queste ferie materane di Luglio, ho trascorso parecchie ore liete a Piccianello, un quartiere di Matera.
Passeggiare per il quartiere dove sono nato è una specie di campo minato dei ricordi, tra i flash della prima infanzia e quelli più nitidi dell'età adulta.
Ricordo la luce delle mattine di Settembre, tornando in Littorina da Torino, con il lungo viaggio che si concludeva 'alla Piazza di Piccianello' nel dissolversi della bruma mattutina.
Facevo la spesa con mia madre e tornavo finalmente a casa accompagnando alla valigia le verdure e la frutta fresca di stagione.
Oppure le prime visite alla sede Scout, di fianco alla Chiesa.
Anni dopo,  la Piazza del mercato è stata spostata al confine con San Pardo, proprio sopra la Discesa di San Vito.
All'inizio mi sembrava che si fosse perso qualcosa, invece era solo diventato tutto più comodo e moderno: non è in quel trasloco che si è perso qualcosa.
Secondo me Piccianello e la sua Piazza del Mercato sono uno dei pochi bei posti della Matera Urbana.





Devastate le perifierie, gentrizzato il centro, espropriati i Sassi, cosa rimane?
A camminare per il mio quartiere, Serra Rifusa, mi sento a disagio.
Non c'è un marciapiede sano, l'immondizia è ovunque, pochi, se non rari, i passanti.
Alla Piazza di Piccianello, invece, no.
La Piazza di Piccianello è una delle ultime ridotte di Matera.
Pochi i turisti, (anche se io ormai dovrei inserirmi nella categoria), prezzi normali, atmosfera da piccola città del Sud e non da succursale di Venezia.
E' rilassante camminare tra le bancarelle, ma anche affacciarsi su via Marconi e sostare sul sagrato della Chiesa.
Al mattino presto la Piazza di Piccianello è tutta un profumo, ognuno può trovare il suo.




A me piace quello del Pane e della verdura bagnata, condito dal vociare incessante proprio di un mercato all'aperto.
E mi piace osservare il continuo via vai di chi compra quei frutti della terra, sapendo che non sono articoli da supermercato ma che arrivano dalle campagne dei dintorni, da Montescaglioso, da Pomarico, da Metaponto.
La Piazza di Piccianello non è una specie di riserva indiana per materani, ma un' oasi in un tessuto urbano desertificato. 
E' un luogo vivo e vitale, pulito, moderno.
Lì ci sono il Birrificio, la Bottega del Vicinato, il Nocellaio.
Ho trascorso parecchie ore liete, lì, dicevo. 
Meglio averne cura.
Ah, proprio per certificare la materanità più pura del luogo, su tutto domina il sarcofago dell'industria alimentare materana: i silos dell'Ex stabilimento Barilla: dove non c'è industria, per troppi, non c'è casa.




12 agosto 2019

Una Proposta per il Partito Democratico

Il #partitodemocratico si prepara per la #crisidigoverno secondo il suo peggio. Ho un modesto suggerimento. Va dove ti porta il cuore, dico io






7 agosto 2019

4 agosto 2019

Uno Sette, di Hideo Yokoyama: il Giappone visto da dentro

Il mio viaggio di nozze in Giappone mi ha portato in un Paese paradisiaco.
Per un turista ...
Il Giappone è un paese di una complessità difficile da apprezzare e gestire in quindici giorni di viaggio e non basta certo essere un consumatore di manga/anime/letteratura/film dall'adolescenza per potersi ritenere sufficientemente competenti sul paese dei Ciliegi in fiore.
Ecco perchè divoro con avidità tutti i pochi romanzi scritti per il pubblico giapponese che riesco a reperire.
Scordatevi Murakami (che amo).
Nei romanzi di Hideo tutte le sfumature della società giapponese sono parte della trama.
Avreste mai pensato che l'anzianità di assunzione in un posto di lavoro sia un fattore rilevante nei rapporti tra colleghi anni dopo l'inizio del lavoro?
O che  il far parte di uno stesso club aziendale consenta di bypassare certe formalità burocratiche tra i membri di quel club?
Uno Sette è un romanzo in cui non succede gran che.
Prendendo spunto ad un fatto realmente accaduto (l'incidente del Volo Japan Airlines 123) Hideo ci porta dentro una redazione di un quotidiano di provincia e ne descrive minuziosamente il funzionamento.
Uno Sette è un romanzo coinvolgente a patto di amare il Giappone e di avere qualche rudimento sul funzionamento della sua società.
Non è un giallo, non è un thriller, non è un romanzo occidentale.
E' un pezzo di Giappone tradotto in italiano.
Se cercate altro passate oltre ;)

21 giugno 2019

I Lucani votano Destra, a Matera chiude Psichiatria e i Lucani protestano: perchè?

La nuova giunta Lucana di Destra tra i primi atti chiude il reparto di Psichiatria dell'ospedale di #Matera e sospende la creazione di quello di radioterapia.
La faccenda va inquadrata nel secolare campanilismo interno alla Basilicata pur senza trascurare gli scandali della precedente gestione clientelare del CentroSinistra.
In piena continuità con il livello Nazionale.
Dunque, quello che trovo irresistibilmente comico è la generale ondata di indignazione in una città del Sud in cui la LEGA NORD ha preso il 15% e rotti dei voti e in una provincia in cui la destra ha superato il 40%.
Chi credevano di aver votato? Civati?
Le politiche di estrema destra escono dall'uovo di pasqua?
Quando si vota la Destra il Taglio della Sanità è un preciso mandato elettorale preteso a furor di popolo e noto e stranoto almeno dagli anni '80. 
Lamentarsene a posteriori entra più nella categoria della schizofrenia che in quella della politica.





19 giugno 2019

Incidenti Stradali a Bologna nel 2018: raddoppiano i pedoni uccisi

Aspettavo da molto tempo le statistiche ufficiali sugli incidenti a Bologna nel 2018. 
Potete trovare i dati completi qui.
Manca una voce fondamentale: dove sono stati uccisi i 4 pedoni in più morti nel 2018 rispetto al 2017? 
9 morti nel 2018 contro 5 nel 2017: un aumento quasi del 100% 
Una rapida ricerca su google permette di rispondere, con buona probabilità di azzeccarci: "sulle strisce pedonali".
Il che implica una pesante responsabilità per chi ha spostato risorse dal controllo degli automobilisti a quello dei ciclisti.
Già, perchè nell'anno in cui sulle strisce pedonali di Bologna c'era quasi un morto al mese l'Amministrazione ha deciso che il vero rischio per la sicurezza dei cittadini non erano le automobili ma le biciclette e mentre scrivo non sono poche le pattuglie in borghese che sono in agguato sotto i portici per multare i ciclisti contromano. 
Ciclisti che non hanno responsabilità alcuna del bollettino di guerra contenuto nelle statistiche testè pubblicate.
Nonostante ciò,  alle auto è lasciata licenza di uccidere senza praticamente controlli. 
Di mettere una pattuglia in borghese su un passaggio pedonale su cui magari è stato investito qualcuno per multare chi non da la precedenza ai pedoni non se ne parla proprio.
Ecco perchè mi sarebbe piaciuto che questo dato fosse stato rilasciato dalle autorità.
Perchè non esistono gli incidenti stradali, ma solo (tentati) omicidi preterintenzionali e la sicurezza stradale non ammette fatalità, ma soluzioni innovative basate sulle evidenze statistiche e quella piccola, negletta faccenda che si chiama Progresso.