17 maggio 2024

F-80C Shooting Star: quando c'era il futuro



Amo da sempre gli anni '50

Non perché fosse un bel periodo, tutt'altro.

Era appena finita la più catastrofica guerra della Storia e si intravedevano i prodromi della fine dell'Umanità.

Il mondo era molto peggiore del nostro: razzismo, violenza e inquinamento erano ai massimi livelli.

Basta leggere anche solo Stephen King per capire quanto fosse disperata la vita dei poveri anche nella ricchissima America, figuriamoci da queste parti.

Ma era il momento in cui il futuro sembrava pieno di promesse.

Molte delle quali, a dire il vero, mantenute:

  • la lunga pace;
  • la conquista della Luna;
  • il progresso tecnologico;
  • l'allungamento della vita;
  • la diffusione della prosperità.

Insomma, erano gli anni in cui si poteva sperare per il meglio e ad ogni anno sembrava andare così, anche nel campo dell'aviazione dato che, ad esempio, si passò dagli aerei ad elica al volo supersonico in meno di un lustro.

Oggi vi presento il P/F-80 Shooting Star, il primo jet operativo dell'USAF.

Debuttò durante la Guerra di Corea dove fu surclassato ben presto dal MiG-15 sovietico (regalo a Stalin da parte di uno dei primi pacifinti ante litteram, Sir Stafford Cripps).

E vorrei ben vedere: il giusto contendente per l'F-80 non era il MiG-15, di una generazione successiva, ma il quasi contemporaneo Me-262 nazista, contro cui si sarebbe comportato molto diversamente ma che non ebbe modo di incontrare alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

L'F-80, poi, è il classico esempio di ciclo di vita degli aerei a quei tempi: nato come purosangue da intercettazione e superiorità aerea, una volta surclassato dal progresso, venne degradato a cavallo da tiro del supporto aereo ravvicinato coma cacciabombardiere, come il modellino che ho montato armato con due bombe.

Il biposto da conversione operativa, poi, ebbe vita lunghissima: denominato T-33 venne usato come addestratore avanzato fino agli anni '80 e anche oltre e prodotto in migliaia di esemplari.

L'F-80, poi, è stato una grande star del cinema.

In Tarantola, a bordo dell'F-80 mandato a distruggere il mostro di turno, c'è addirittura un quasi esordiente Clint Eastwood.

L'aereo è comparso anche in molti altri film tra cui il mistero del V3 (The Flying missile 1950), il mostro dei cieli (the giant claw,  1957), Operazione Zeta (one minute to zero, 1952) e Assalto al Cielo (Chain lightning, 1950).

Dopo averlo finito mi è risuonato nelle orecchie un pezzo di Glen Miller.
Ma, forse, visto dove siamo finiti, sarebbe più adatto il tema di Fallout...

Nota modellistica: finalmente: l'aerografo.

L'ultima volta che ho preso in mano un aerografo ero adolescente.

Ho deciso di riprovare ad utilizzare questo strumento fondamentale per fare un minimo di salto di qualità nella colorazione, sia di modelli  in metallo naturale che per le camo sfumate.

Bisogna riprenderci la mano, è chiaro, ma il primissimo risultato, considerando le mie possibilità, mi sembra adeguato.

Impeccabile il kit airfix.













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