E la Basilicata?
Non esiste!
La Basilicata è stata schiantata dall'alluvione del primo marzo.
Non vi è traccia sulla stampa nazionale di questa catastrofe ambientale dovuta al classico mix di eccezionalità dell'evento ( in minor parte ) devastazione suicida del territorio e relativa incuria ( maggior parte ) ed anche mutamento climatico:
su Matera sono caduti 90 mm di pioggia in un solo giorno, contro una media annuale di 500...
I danni sono ingentissimi, ma l'Italia non ne sa nulla.
La principale arteria della Regione è interrotta, i danni all'agricoltura ed all'industria non si contano, spesso causati dalla mancata manutenzione dei canali del Consorzio di Bonifica, le strade già scassate della regione sono inagibili e nella sola Matera i danni sono oltre i 16 Milioni di Euro.
Nel frattempo, Roma è sorda e della nostra catastrofe nessuno dice nulla.
E il Ministro dell'Interno della Repubblica Italiana, Roberto Maroni, alfiere della Legalità e paladino della lotta allo spreco statalista ( e meridionale ) , pensa bene di buttar via 400 milioni di Euro per evitare l'election day che accorperebbe amministrative e referendum.
Nello stesso giorno in cui la Basilicata si sveglia ancora una volta sola e disperata.
Roba da chiedere indietro ben altro che i soldi delle tasse per tutte le generazioni di Lucani sftuttati nelle fabbriche del Nord, costretti all'emigrazione, mandati al macello nelle trincee delle guerre industriali, con il territorio devastato dalla deforestazione nell'ottocento, dalla desertificazione agricola nel novecento e dall'inquinamento da petrolio e discariche nel duemila ed ancor oggi rassegnati ospiti di terre lontane da cui magari si alzano gli ipocriti strali contro gli sprechi altrui.
Grazie, Italia,
centocinquanta volte grazie.
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