Dotato dello stesso motore di Hurricane e Spitfire (ma con il peso aggiuntivo di equipaggiamento per portaerei, secondo pilota e carburante extra), il Fulmar fu un caccia imbarcato inglese.
Era un monoplano monomotore biposto: pilota e navigatore.
Lento, poco manovrabile, goffo, sottopotenziato e insufficientemente armato.
Una vera ciofeca, sulla carta.
E, invece, il caccia pesante Fairey Fulmar fece la sua bella figura durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale.
Non era pensato per il comattimento contro i caccia tedeschi ma, grazie alla maggior autonomia, era destinato al contrasto di ricognitori, bombardieri ed aerosiluranti dell'Asse di cui fece strage durante la sua breve carriera.
In pratica, per dottrina ed impiego, il Fulmar è stato il trisnonno di aerei ben più famosi come l'F-14 Tomcat.
Curiosamente, il navigatore non era stato dotato di una mitragliatrice per la difesa del settore posteriore e le fonti dicono che gli equipaggi si arrangiarono imbarcando armi leggere e... rotoli di carta igienica da lanciare verso gli attaccanti per confondere gli avversari.
Nel 1942 iniziò ad essere sostituito da caccia imbarcati più moderni e finì nel dimenticatoio.
Ecco, io penso che il Fulmar sia una buona rappresentazione del Capo Agesci medio.
Poco formato, imperfetto, carisma in affitto, intenzionalità educativa di piccolo calibro.
Ma esattamente al posto giusto nel momento giusto per rendere un grande Servizio.
Un Servizio sproporzionatamente enorme rispetto alle sue modeste capacità.
E per questo dico grazie.
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