Il Bell P-39 Airacobra è stato un caccia americano prodotto durante la Seconda Guerra Mondiale e...
Ben poco usato dagli americani.
Aveva un abitacolo a cui si accedeva con uno sportello simile a quello di un'automobile.
Ma la sua caratteristica principale era il motore posizionato ... dietro l'abitacolo.
Questa soluzione dava problemi di raffreddamento ma consentiva un'ottima manovrabilità e liberava il muso dell'aereo dall'ingombro del propulsore lasciando spazio per un armamento particolarmente potente.
Per scelta progettuale, il caccia fu ottimizzato per il combattimento a bassa quota e fu usato in patria solo limitatamente.
Fu fornito in quantità agli alleati (Italia cobelligerante inclusa), ma, ad esempio, la RAF inglese lo rifiutò.
Fu in Russia che l'aereo fece fortuna: sul fronte orientale, infatti, i combattimenti aerei avvenivano per lo più a quote medio basse dove l'aircobra poteva dare il meglio di sé.
Quasi cinquemila caccia P-39 furono forniti all'URSS dagli USA.
E i piloti sovietici si trovarono bene: apprezzarono i 'confort' dell'aereo americano: strumentazione completa, affidabilità, protezione, corazzatura e qualità costruttiva.
Tutte cose assenti nei caccia sovietici.
Nello stesso periodo l'Italia produsse meno di 11mila aerei di tutti i tipi.
I nazisti ne fabbricarono 120.000, i sovietici 157mila e i Giapponesi 76mils ma le democrazie doppiarono le dittature di gran lunga: 130.000 aerei furono prodotti dagli inglesi, 324.000 dagli americani.
Ho già parlato qui dell'assoluta rilevanza degli aiuti USA all'URSS secondo gli stessi storici sovietici.
Più di 14mila aerei impiegati dai russi furono di origine Occidentale.
Una bella percentuale, direi, resa ancor più rilevante dalla maggior qualità delle forniture occidentali
Ma di questo, Putin e putiniani se ne scordano spesso e volentieri.
Soprattutto in Italia va di moda questa teoria terrapiattista dell'Armata Rossa che avrebbe liberato Auschwitz da sola e dei comunistri che avrebbero liberato l'Italia da soli.
Nessuna meraviglia che, su queste basi di 'ragionamento', il fallimento politico e culturale sia una costante in cotanti senni.
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