Tornado GrMk1 con 2 missili antiradar ALARM sotto le ali, 2 sidewinder in piloni laterali, 2 bombe a guida laser e, ai piloni esterni, un POD ECM (destra) e uno di contromisure (sinistra) |
Inizia la prima parte di un ragionamento sull'idea di Europa partendo dal velivolo europeo per Antonomasia: il Panavia Tornado.
I modellini per la seconda parte li ho già ma ci vorrà del tempo...
Dunque, il Tornado è un bireattore multiruolo: un bombardiere tattico ottimizzato per le operazioni a bassissima quota (Versione IDS, quella del modellino), un aereo da guerra elettronica (ECR) e un intercettore pesante (ADV).
L'Italia li ha/avuti in servizio tutti e 3 in tempi diversi.
Il modellino è della versione inglese, un po' troppo dettagliato per le mie capacità.
La versione ADV e quella ECR non si trovano facilmente in scala 1:72 e per ora non sono in programma.
Il Tornado è pura tecnologia anni '70/80 con qualche spruzzatina di aggiornamento di tanto in tanto.
Bimotore, biposto, con ali a geometria variabile, era in grado di volare automaticamente seguendo il profilo del terreno a quote bassissime.
Era armato con 2 cannonida 27mm, 2 missili aria aria per autodifesa e disponeva di 4 piloni subalari e 3 sotto la fusoliera.
In pratica, il Tornado era progettato per volare sotto la copertura radar del Patto di Varsavia sfuggendo, così, alle difese aeree della Germania Orientale.
La foto pubblicitaria originale dell'epoca qua sopra è esplicativa: sotto la cortina [di ferro].
L'aereo era progettato per buttar giù i ponti sui grandi fiumi di Germania Orientale e Polonia, attaccare i campi d'aviazione dell'aviazione rossa volando a bassissima quota in maniera completamente automatica.
Insomma, era figlio della dottrina NATO della risposta flessibile che prevedeva diresistere con armi convenzionali (si sperava) alle orde corazzate del Patto di Varsavia.
Seppur impiegato in varie guerre, fortunatamente, il Tornado non è mai stato usato secondo le specifiche originali.
Ora, la bibliografia ed i siti per approfondire ce n'è a bizeffe e non starò a ripetere, sintetizzando, informazioni disponibili, in miglior forma e qualità, altrove.
Ragioniamo, invece, sul significato politico dell'esistenza del Tornado.
A differenza dell'F-104G, che fu prodotto su licenza americana da varie aziende europee, il Tornado volò, 10 anni dopo, nel 1974, come progetto totalmente nuovo.
E totalmente (beh, salvo un po' di avionica) europeo.
Inghilterra, Germania e, parente povero, Italia, si accordarono, una generazione dopo aver smesso di spararsi, per costruire un aereo da combattimento moderno il cui scopo era la difesa comune.
Gli Ex Nemici non si limitavano a produrre un aereo dei vincitori americani.
Si erano accordati per lavorare assieme , definendo requisiti comuni e dividendosi il lavoro tra le rispettive industrie.
E' vero, non fu una passeggiata (firma dell'accordo, 1968. Primo volo, 1974. Entrata in servizio 1981).
E' vero, si litigò parecchio: gli italiani e i tedeschi avrebbero preferito un monoposto, gli inglesi tennero duro e imposero il biposto di maggiori capacità).
Ma, alla fine, circa 650 Tornado entrarono in linea ricordando ai marescialli sovietici che tentare di arrivare a Parigi coi loro T-72 forse non era più cosa.
E a noi europei?
Il Tornado è stato uno dei primi frutti concreti di questa Europa di cui ci si riempie troppo la bocca e troppo poco cuore e mani
E poi?
Beh, poi la storia andò avanti: in America avevano riscoperto il dogfight, la superiorità aerea: gli F-15 ed F-16 invasero i mercati.
Il Tornado aveva sostituito l'F-104G nei ruoli di attacco tattico, ma per la caccia non era un gran che: la versione ADV era 'tagliata' sui requisiti RAF per intercettare al largo i bombardieri russi, non come caccia per il combattimento manovrato.
All'Europa serviva un aereo ad hoc.
Ma questa è un'altra storia...
PS: non ho resistito. Ovviamente la versione RAF era superaccessoriata rispetto a quella dell'Italia. Aveva anche un serbatoio aggiuntivo nella grande deriva verticale. Per non parlare della dotazione elettronica...
Evabbè, bisogna sapersi accontentare: anche così, finalmente, i cari amici ungheresi dal 1984 in poi sapevano che, se avessero partecipato all'invasione dell'Italia coi loro padroni russi, gli sarebbe caduto in testa qualcosa di spiacevole...
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