3 settembre 2018

I Sovranisti gialloverdi e la Libia: dalla Padella all'Inferno

Stamane mi sono dato una bella occhiata alle home dei giornali e a quelle dei Social Network a cui sono iscritto.
Bagatelle locali, fake news sul Ponte di Genova, altre fake news sui terremotati vs migranti, l'immancabile sport, le dichiarazioni sullo spread di Di Maio come unica cosa concretamente rilevante.
Tutto tace sul Fronte Sud.
Già.
La nostra Ex Quarta Sponda, la Libia, è in fiamme.
Le truppe del generale Khalifa Haftar, appoggiato da Francesi ed Egiziani (ricordatevi Regeni) stanno attaccando  Tripoli difesa dalle milizie del premier libico Fayez al Sarraj, appoggiato dall'Italia, dall'ONU e tiepidamente da altri stati occidentali USA inclusi (ma, a quanto pare, non dai Libici).
Suggerisco vivamente agli interessati di informarsi su siti autorevoli sulla situazione in essere.
Non intendo fare un riassunto di fonti già note ma sottolineare ancora una volta come i gravi problemi cui andremo incontro come Paese siano tutti dovuti al perfetto mix di incompetenza e ottusità ideologica pienamente trasversale a Governanti a Governati:
i precedenti governi non sono stati capaci di difendere l'Interesse Nazionale con la conseguenza di perdite industriali e problemi di immigrazione incontrollata.
Il Governo del Cambiamento sta seguendo la stessa linea.
L'Opinione Pubblica di Destra è ormai sotto effetto di stupefacenti sull'immigrazione e non è nemmeno più in grado di collegare la catastrofe Libica agli sbarchi.
Quel che resta dell'Opinione Pubblica di Sinistra è tenacemente aggrappata ad una ideologia pacifinta figlia unigenita e pare immortale dell'epoca della Prima Guerra Fredda.
Ora, se i nostri governanti fossero almeno capaci di dar seguito alla propria fraudolenta propaganda sarebbe almeno il momento di addossare ai Francesi la responsabilità del flusso migratorio libico ma non sono capaci manco di questo.
Vicende tragiche come quella libica dimostrano anche l'assoluta necessità di una maggiore integrazione europea, soprattutto se vivi in un paese debole e fragile come l'Italia incapace persino di difendere i propri interessi  vitali da minacce tutto sommato ancor più deboli.
Quindi, cari sovranisti gialloverdi, lo vedete o no che il vostro benessere dipende molto più dall'Europa che se viveste in una Nazione matura, che so, come la Spagna?
Guardatevi un po' questa immagine:






è il comunicato del Ministero degli Esteri italiano di Sabato Scorso.
Sembra di vedere in film di Fantozzi in cui è costretto a scrivere  in cielo "Fantozzi è Stronzo"!
Ma vi rendete conto il ridicolo di emettere un comunicato congiunto con la Francia che ci sta facendo le scarpe 'avanti avanti' come si direbbe a Matera?
Da allora in Libia le cose sono ulteriormente peggiorate ma non c'è scritto nient'altro nella home del nostro ministero degli esteri: eccovi la notizia in Primo Piano.





Eppure Milanesi non mi pare essere del tutto sprovveduto.
Bello 'sto governo del cambiamento: dalla Padella all'Inferno

2 settembre 2018

La decadenza dell'Europa Occidentale di Mario Silvestri: Algebra dell'Antifascismo

Quando ho letto questa monumentale opera?
Non ricordo esattamente.
Probabilmente, tra il Ginnasio ed il Liceo.
Einaudi aveva pubblicato l'opera in 4 volumi e l'ultimo, introvabile tutt'ora anche su ebay, ricordo di averlo preso in biblioteca e di essermelo fotocopiato pagina dopo pagina.
Nel 1990 o giù di lì.
Di cosa parla quest'opera?
E' un saggio storico che affronta la storia d'Europa tra il 1890 ed il 1945 usando come riferimenti degli eventi l'evoluzione scientifica e tecnico-militare.

Sviluppo Industriale Italiano a cavallo della I Guerra Mondiale


Diplomazia, guerre e rapporti di forza sono illustrati dal punto di vista della Tecnica, delle risorse e della Produzione Industriale.
Quanto costa una Corazzata in termini di Prodotto Interno Lordo?
E quanto influisce il possesso di un brevetto per la produzione di acciaio di qualità superiore nell'efficacia delle corazze?
E la capacità di produzione dell'ammoniaca (Fertilizzanti o Esplosivi)?
Per me, la storia fatta così era una novità assoluta.
Abituato ai manuali scolastici, in cui gli eventi, semplicemente, accadono e al più i numeri sono quelli delle vittime, trovai subito d'estremo interesse l'approccio tecnologico ed industriale alla Storia.
Ho riletto almeno 3 volte tutti e 4 i volumi e mi riprometto da anni di rileggere nuovamente l'opera.
L'approccio Statistico, che ho incontrato tra queste pagine per la prima volta, mi ha aperto gli occhi aiutandomi a sfatare i falsi miti della Storiografia di Base.
Prendiamo, ad esempio, la Caduta della Francia.

Le forze in campo nel  maggio del 1940



I tedeschi battono gli anglofrancesi perchè sono in schiacciante superiorità numerica e perchè i francesi non hanno voglia di combattere.
E, in parallelo, la disperata difesa Sovietica durante i primi mesi dell'Operazione Barbarossa:
i tedeschi furono fermati dal Generale Inverno!
Poi, quando vai a leggere le statistiche delle perdite scopri che sia durante la vittoriosa invasione della Francia del 1940 che durante i primi mesi (vincenti) dell'Operazione Barbarossa dell'anno successivo i tedeschi hanno avuto in entrambi i casi il 6,6% di perdite.
Ossia, che i francesi combatterono disperatamente, come i russi davanti a Mosca.
E che le cause della disfatta di un esercito più grande che soccombe ad uno più piccolo possono essere individuate con più probabilità nell'incapacità dei comandi.
In parole semplici: i tedeschi battono i francesi a livello intellettuale.
I nazisti sono battuti dai sovietici per lo stesso motivo, più precisamente perchè Hitler ha messo l'ideologia sopra i numeri e non è stato capace di adeguare obiettivi, strategia e tattica ai numeri della logistica.


Produzione Aeronautica



Caratteristiche dei Carri Medi

Mario Silvestri era un uomo di idee, non di ideologia.
L'idea viene dal greco  ἰδεῖν, vedere.
Ossia, Silvestri era un Ingegnere che vedeva e non si limitava a guardare.
E, quello che vedeva, scriveva.
Numeri, statistiche, molti fatti e ben poche opinioni.
Traendo conclusioni razionali da fatti e non dalle opinioni.
Personalmente, credo in Cristo, ma la mia religione è civile ed è la Scienza.
E, tra le scienze includo anche la Storia scritta come in questi 4 volumi.
Una nota a termine.
Mario Silvestri mi ha lasciato una definizione di Fascismo di cui l'Esperienza mi ha confermato la perfezione:





Io la riassumo così:

Il Fascismo è la menzogna che crede di essere la Verità.



31 agosto 2018

i #novax alla guerra: i generali della Prima Guerra Mondiale

Disclaimer: Post semiserio. Un po' di battute mescolate ad una tragica realtà.

Il 2018 è il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.
Mi piacerebbe parlarne e non escludo di farlo entro l'autunno, tuttavia mi preme di più stuzzicare il lettore con alcune analogie.
La Prima Guerra Mondiale è stato un insensato massacro durante il quale, per lo più, uomini giovani e fisicamente prestanti erano mandati a correre su terreno aperto contro il fuoco di mitragliatrici a tiro rapido ed artiglieria pesante.
Il risultato pratico delle azioni tattiche 'medie' sul Fronte Occidentale era un rateo di perdite che si poteva misurare in morti al minuto (per la Francia parliamo di 1 morto ogni due secondi).
L'Esercito Inglese, durante la Battaglia della Somme, riuscì a mettere fuori combattimento sessantamila dei propri soldati in meno di 24 ore.
Gli storici si sono spesso interrogati sulle ragioni che spinsero i Generali di quel conflitto (con le dovute eccezioni) ad adottare tattiche praticamente suicide.
Cioè, no: omicide dei propri soldati, mica si suicidavano loro ...
Nei libri scritti dopo la Seconda Guerra Mondiale mi è capitato spesso e volentieri di imbattermi nella tesi  di una mancanza di comprensione della potenza degli strumenti di morte del XX Secolo per persone formatesi nel XIX Secolo.
Generalmente, gli eserciti perdenti affrontano un conflitto preparati ed equipaggiati per vincere la guerra precedente.
Così è stato, ad esempio, per i Francesi che arrivarono alla primavera del 1940 con un esercito perfetto per la Guerra di Trincea del 1918. 
E che venne travolto da un numero inferiore di carri armati tedeschi (che erano di meno e più leggeri di quelli francesi).
Ma, mentre il blitzkrieg tedesco era un modo di usare i carri armati nuovo di zecca, la dimostrazione della micidiale potenza di fuoco delle armi moderne era già evidente da molti lustri.
Insomma, i Generali si erano dimenticati delle stragi di fantei della Guerra Civile Americana  di cinquant'anni prima e, per loro, nemmeno c'era stata una guerra russo giapponese, solo 10 anni prima,  in cui la mitragliatrice e la trincea avevano fatto da padrone.
Per tacere delle Guerre Balcaniche.
Quindi, i Generali del 1914 disprezzavano la radio, ritenevano l'aeroplano una buffonata, costringevano i propri soldati ad andare all'assalto alla baionetta in divise dai colori sgargianti anni dopo che era stata dimostrata la loro pericolosità e la necessità di usare colori mimetici e ritenevano che l'elan di una offensiva ad oltranza avrebbe ridicolizzato reticolati e mitragliatrici.
Questo atteggiamento era perfettamente trasversale tra i contendenti.
A onor del vero, i tedeschi erano un po' più razionali e gli americani arrivarono sul campo di battaglia quando si iniziava ad intuire che avanzare a passo allo scoperto contro le mitragliatrici non era una tattica sagace.
Il risultato fu un carnaio immane che segnò l'inizio della fine per l'Europa delle Nazioni.
Sin da quando ho iniziato ad appassionarmi al tema mi sono sempre domandato il perchè di questa gigantesca dimostrazione di ottusità, superata solo dal razzismo genocida della macchina dell'Olocausto.
Ed ecco svelato l'arcano:
Anche all'inizio del XX Secolo il "pensiero" #novax aveva raggiunto posizioni di potere.
Anche nel 1915 c'erano persone che vivevano immersi in una tecnologia che aveva consentito il raddoppio della popolazione, la ferrovia, il telefono, la radio, l'aviazione, i gas asfissianti e che ne disprezzavano le realtà oggettive.
Riparasi dal fuoco della mitraglia era viltà, un attacco a sorpresa inutile, ritirarsi da una posizione intenibile era diserzione e l'audacia doveva prevalere sui proiettili.
Insomma, non è affatto la prima volta che persone disadattate rispetto alla realtà hanno avuto responsabilità pesantissime.
E sappiamo come è andata a finire.

Assalto alla Baionetta

Il Generale Leone impartisce un ordine stragista

Per un veloce ripasso sulle condizioni di vita e morte suggerisco la visione del film "Uomini Contro" liberamente (forse un po' troppo liberamente) tratto dal romanzo "Un anno sull'altipiano" di Lussu.
Oppure "Orizzonti di Gloria" di Kubrik 
Ovviamente di libri e film ne avrei da suggerire a bizzeffe ma mi hanno spesso raccomandato di farla breve.
E la pianto qui.


20 agosto 2018

900 posts - Roverro'

E così siamo arrivati a quota 900 post in circa 12 anni...
Il Blog si mantiene stabile sulle 60 visite al giorno ed è pochissimo commentato in piattaforma mentre su Facebook, ogni tanto, qualche bel dibattito salta fuori.
Non è che abbia perso interesse alla discussione, ma ritengo più importante lasciare una Testimonianza, una traccia.
Un filo di pensieri pubblico e, perché no, anche qualche informazione documentata.

E, a proposito di tracce:
per commemorare questo 900° post ho pensato di lasciare il testo (e gli accordi) di una canzone scout.
Non è molto diffusa in AGESCI, almeno da queste parti, mentre è sempre stata di casa nei gruppi materani.
In effetti, credo che sia un canto di origine CNGEI, probabilmente la sua diffusione nei gruppi materani è un piccolo indice di collaborazione storica tra le due associazioni.
Io credo che questa canzone abbia molto da trasmettere nei clan del 2018 e spero che venga cantata spesso.




Roverro'


LA -                                     FA SOL                        DO
Ho camminato dove fa paura guardar giù per arrivare dove c'era un fiore e nulla più
LA -                                     FA SOL                        DO
Ed ora sotto un sole ostile che mi fa impazzire per immergere i miei piedi in un nuovo mare
RE -                            SOL LA -          RE - SOL LA -
Mille posti in cui son stato e non lo so il perché, mille posti che somigliano un po' a me
RE -                           SOL LA -           FA
Mille posti in cui son stato e avevo accanto te, Tu che insieme a me crescevi,
          SOL                              FA SOL
tu che ormai non ti arrendevi, la tua voce che cantava con la mia:
          DO SOL   FA      SOL DO SOL FA SOL
Siamo Rover Rover, zaino in spalla e via segui la fantasia,
          DO    SOL    FA           SOL FA SOL      DO
Siamo Rover Rover, il mondo aspetta noi, allaccia le scarpe e vai!!
LA -                                           FA SOL                  DO
Ho incontrato volti che non mi somigliano, stretto le mie mani dentro mani estranee
LA -                                                            FA SOL DO
pronunciare il mio nome in lingue incomprensibili occhi dai colori e luci indescrivibili
RE -                            SOL LA -      RE - SOL LA -
Mille vite che si incrociano e non so com'è, mille vite che assomigliano un po' a me.
RE -                           SOL LA -    FA
Mille vite che si incrociano e ci siete voi, voi che siete qui vicino,
      SOL                                  FA SOL
che seguite il mio cammino, che se chiudo gli occhi sento ancora che:


     DO SOL     FA      SOL DO SOL FA SOL
Siamo Rover Rover, zaino in spalla e via segui la fantasia,
          DO    SOL    FA           SOL FA SOL      DO
Siamo Rover Rover, il mondo aspetta noi, allaccia le scarpe e vai!!


FA                                    SOL FA                          SOL
E ritrovo nelle storie della gente la mia vita in ognuna scopro che non è finita
FA                              SOL         FA
E ritrovo nelle storie della gente questa voglia di cercare l'avventura, ripartire ogni giorno ed
DO
esser:


  SOL     FA                      SOL DO SOL FA SOL
Rover Rover, zaino in spalla e via segui la fantasia,
          DO    SOL    FA           SOL FA SOL      DO

Siamo Rover Rover, il mondo aspetta noi, allaccia le scarpe e vai!!

Nessuno è immune: il Servizio Associativo ai tempi del populismo xenofobo ed antiscientifico

In cent'anni e passa, i Capi Scout ne hanno viste delle belle.
Avevano appena iniziato a raccapezzarsi riguardo a questa meraviglia detta scoutismo quando sono stati travolti dal carnaio della Prima Guerra Mondiale.
Dopodiché, tornati a casa, lo Scoutismo gli deve essere sembrato davvero un potente antidoto contro l'orrore della guerra e l'alienazione della Società Industriale dei primi del '900.
E, infatti, lo scoutismo è decollato perché chi fa servizio ha ben più di una percezione di lasciare il mondo un po' meglio di come lo ha trovato.
Quando è iniziata l'era delle dittature fasciste lo scoutismo è stato proibito ovunque ed immediatamente per essere sostituito dalle perverse organizzazioni delle varie gioventù hitleriane e balilla.
Subito prima (e durante) la Seconda Guerra mondiale, per restare in Italia, alcuni scout si opposero allo scioglimento dei loro gruppi e passarono in clandestinità facendo parte attiva della Resistenza ai nazifascisti.
No, non sto scrivendo una storia dello scoutismo.
Vorrei solo ricordare al lettore che per settant'anni, in Italia, un Capo Scout poteva esercitare una azione educativa coerente con un'idea di progresso largamente condivisa.
Stato, scuola, famiglia, Chiesa, Partiti Politici, Associazioni, più o meno e anche nel più aspro conflitto polemico, tutti tendevano ad una comune idea di Progresso.
Educazione civica ed ambientale, autonomia, collaborazione, coeducazione, rispetto del prossimo, accoglienza, educazione alla responsabilità. 
In modi diversi, ma con fine comune, questi valori appartenevano alla Collettività.
Senza andare troppo oltre, i Capi Scout sapevano di avere un compito difficile, delicato, bellissimo e condiviso con gran parte del resto degli italiani.
A fine anni '80, anche quelli di Democrazia Proletaria che, in pubblico, parlavano con disprezzo dei militaristi baciapile in calzoncini, facevano carte false pur di infilare un figlio nei lupetti.
Ma non è più il 1985.
Nel 2018, alla vigilia del mio 14 anno da Capo (come da testimonianza di applicazione ufficiale Agesci) il mio mondo è molto cambiato.
L'Accoglienza e la Coeducazione, per esempio, non sono più Valori Condivisi.
Proprio no.
Sta per iniziare un nuovo anno scout e credo proprio che mi troverò nuovamente in uniforme entro poche settimane.
In un passato un impegno del genere mi sarebbe sembrato ben più che sufficiente.
Fare servizio con le Coccinelle è una specie di vaccino contro molti dei mali di cui sto parlando, è vero.
E, poi, è un impegno piuttosto pesante, non resta molto spazio per altro.
Purtroppo, appunto, temo ormai che serva ben altro che il Servizio Associativo.
Tanto per cominciare lo Scoutismo non è, di per sé, garanzia di immunità dalla xenofobia e dal virus dell'irrazionalità.
Quando l'Agesci ha preso pubblicamente posizione contro la chiusura dei porti troppi Capi hanno commentato sfavorevolmente.
E anche sui social mi è capitato di assistere a spettacoli indecorosi:
Sei un Capo Scout di un piccolo comune della Basilicata, manco di quelli dove si raccolgono i pomodori, Statale con parenti emigrati magari all'estero.
E ti lamenti della 'invasione degli extracomunitari'?
Proprio tu che non avrai mai visto un profugo Yemenita in vita tua né hai mai dovuto dividere un autobus urbano con cinquanta ragazzini sbarcati dalla Libia ti metti a spacciare propaganda leghista?
Per scelta personale non blocco le persone sui social ma ho dovuto smettere di seguire gli aggiornamenti di stato di troppi Capi Scout perché farciti di affermazioni in linea con la propaganda gialloverde e non di certo con il Patto Associativo.
Quindi, purtroppo, il Servizio in Agesci, nel 2018, non è più garanzia di niente.
Non inizierò anche una dimostrazione della criticità della situazione attuale.
Ma una riflessione, su questa situazione, va fatta.
E in fretta.
Il Clan del mio gruppo è andato a Gerusalemme in route, praticamente tutta autofinanziata. Trenta e passa ragazzi guidati da una pattuglia striminzita di adulti che si sono fatti un mazzo tanto per autofinanziarsi e contemporaneamente continuare il loro servizio Standard in L/C ed E/G per non parlare del supporto richiesto dalle altre attività della Comunità Parrocchiale.
Non mi viene in mente cos'altro si possa chiedere a Comunità del genere: Praticamente, lo step successivo dell'impegno sarebbe l'ossimoro di una specie di "colpo di stato" scout.
Ma non mi va di far finta di niente.
L'AGESCI ha preso posizione sulla questione dei migranti, ma, ad esempio, non dovrebbe prenderla anche sulla questione dell'attacco alla Scienza?
Cioè, mica è teoria: io mi trovo tutti i sabati in una stanza piena di bambine: la questione vaccini mi riguarda direttamente.
In gruppo abbiamo anche trattato la questione delle fake news ... Più di così!
Ma, dopo anni di imbarazzato orgoglio per i primati sociali e di efficacia del Servizio, la sensazione di soddisfazione si sta rapidamente trasformando in un senso di Insufficienza e Solitudine.
Possiamo fare finta di niente? No.
Possiamo fare altro? Non lo so.
Possiamo fare altro come Adulti? 
Di sicuro dovremmo, come e che si possa è un altro paio di maniche:
La Realtà è semplice ma complessa e non complicata e lineare come va di moda oggi.

12 agosto 2018

Togli prima il #novax dal tuo occhio...

Chi sono i #novax?
Persone pericolose che antepongono propri convincimenti personali  al bene del Prossimo (in primis quello dei propri figli) a dispetto di ogni evidenza scientifica.
Tuttavia, anche se siete assolutamente favorevoli ai vaccini, considerate la bicicletta un modo di spostarsi economico, ecologico e salutare, non vi è in voi nemmeno un atomo di omofobia, eccetera, beh, tutto questo non vi esclude completamente dalla categoria di persone che qui, semplificando, abbiamo definito #novax limitatamente alla questione vaccini.
Perchè la categoria si applica a molti altri campi.
Ma veniamo al dunque.
Qualche giorno fa mi sono trovato su facebook un video in cui un Sacerdote dava la Comunione a tre donne.
Due bianche ed una di colore.
Questo video è stato condiviso e commentato in termini violenti da miei amici.
Il Sacerdote era degno di essere 'preso a ceffoni', ed era lui ' l'estrema destra'.
Per un paio di giorni mi sono scervellato su quale fosse la pietra dello scandalo.
Ci sono arrivato dopo un'altra discussione su Facebook sulle Aquile Randagie.
Il Sacerdote ha dato la Comunione in bocca alle donne bianche e in mano alla donna di Colore (che, fidatevi, si vede benissimo aver iniziato il gesto di tendere le mani prima di muoversi verso il Sacerdote).
La possibilità di scegliere su come ricevere la Comunione è un fatto normalissimo.
Il Sacerdote non ha fatto differenze, ha seguito la volontà delle fedeli.
Purtroppo, il video non è più disponibile (l'ho cercato a lungo senza trovarlo), probabilmente chi l'ha postato con fini polemici è stato informato della bufala violenta che stava diffondendo e ha pensato bene di limitare i danni.
Come ad un cavernicolo del Paleolitico un intervento a cuore aperto deve sembrare un omicidio rituale, così, a persone del tutto digiune di cattolicesimo di base, che hanno (ancora) tutta la mia stima, l'aver dato la Comunione in mano è sembrato un atto di razzismo.
Tuttavia, non posso limitarmi a giustificare con l'ignoranza tecnica di queste persone il problema di un incidente antipatico ma non isolato.
Quando si da del razzista a qualcuno l'ignoranza della realtà che si giudica è più di un problema tecnico.
E' un fatto politico.
Salvini è ministro dell'interno anche perchè persone serie, laureate, competenti, scelgono di mettere sentimenti e credenze personali al di sopra della Conoscenza.
Come i #novax.
Insomma, la dottrina di Left fa danni, danni seri, gravi, incalcolabili, alla costruzione di una forza progressista, laica, solidale e razionale.
Ho riflettuto a lungo su come esprimere questo concetto senza esagerare, rendermi sgradevole e, soprattutto, mantenendo uno spirito cristiano.
Dopotutto, siamo stati avvisati per tempo che cose del genere sarebbero successe spesso.
Ma questo non significa che non si debba poter evidenziare una grave bufala.
Alla fine, nella desolazione di constatare quanto i valori siano sempre in terza fila dietro le passioni irrazionali personali, la cosa che mi angoscia riguarda solo me: dove, le mie passioni irrazionali, mi rendono un #novax?



1 agosto 2018

origliando dietro i lieti calici

Me ne sto in un locale, in una occasione conviviale estremamente piacevole, a sorseggiare un buon rosso.
Sono immerso fino al collo nei fatti miei quando entra un uomo sulla cinquantina, non proprio elegantemente vestito.
Scarpette di tela, calzoncini jeans ed una t-shirt visibilmente chiazzata di sudore.
E' abbronzatissimo, bruciato dal sole, accaldato ed assetato.
Quando incrocia la mia famiglia è gentilissimo e cortese con la mia bambina.
Chiede un caffè, che gli viene servito con familiarità.
Torno ai fatti miei, ma sono lì e non posso impedirmi di ascoltare alcuni frammenti della conversazione che quest'uomo ha con il barista.
Non mi sono messo a sbirciare e ho ricostruito questi miei pensieri solo a posteriori.
Quell'uomo o era una guida turistica abusiva od uno di quelli che tampinano i turisti per incolonnarli verso una agenzia di riferimento.
Era molto stanco e mi sembrava in uno stato d'animo di mista sfiducia e determinazione.
Senza Paura e senza Speranza.
Parlava col barista e ricordo distintamente solo due frasi.
Una su "Com cozz le paj.." (Come cazzo le pago) ed un'altra:
"Non devi avere paura del forestiero, ma del materano".
Dopodichè, quest'uomo male in arnese ha pagato (ricevendo sconto e scontrino fiscale) ed è andato via.
Anche io ho finito il mio delizioso vino, ho pagato e sono andato via.
Mi sono ricordato di quest'uomo alla periferia di Bologna, mentre tornavo in auto dalle ferie.
Ora, lungi da me giustificare l'illegalità.
Lungi da me giustificare l'indecenza.
Sta al lettore dove sia maggiore l'indecenza.
Sicuramente era nei miei occhi e nelle mie orecchie, che me ne stavo lì a sorseggiare vino grazie ad una famiglia di provenienza che ha potuto mantenermi largamente fuori corso agli studi e supportarmi nell'emigrazione.
Mentre guidavo in tangenziale mi sono venute in mente tante belle parole su questo episodio banale.
Un uomo povero che vive ai margini della legalità in una città in cui la microcriminalità ha un impatto trascurabile sulla quotidianità.
Uno per cui non c'è posto.
Nemmeno nela lista degli emigrati.
Chissà cosa ne pensa, lui, del ministro degli Interni, degli alberi di La Nera dell'ascensore della Cattedrale o della fine delle domeniche gratis nei musei.
E' una domanda retorica, semplicemente perchè quello che pensa non interessa a nessuno. Non interessa ai fortunati privilegiati della Flat Tax Area e nemmeno ai sofisticati "Morte ai nazisionisti che occupano Gaza (sic.)". Non interessa nemmeno al consigliere comunale di turno sotto elezioni che persone così le cataloga già tra gli astenuti.
Siccome sono un egoista patentato e mi interessa più capire quanto sia stronzo io e non gli altri, scrivo queste righe come mio personale promemoria.
Il resto delle parole che ho pensato le tengo per me.
La certezza di una sottile inadempienza collettiva da parte di molti verso Persone come questa,  la lascio a tutti.
A tutti quelli che hanno voglia di guardarsi indietro oltre che allo specchio.



26 luglio 2018

Un papà, proprio come lo è Dio

Quest'anno da Padre è stato quello in cui sono cambiato di più: giorno per giorno.
Ho ancora  memoria di come ero prima di diventare Padre.
Una memoria che, non ho dubbi, si affievolirà e svanirà nel tempo.
L'essere diventato Padre mi ha spinto più volte a meditare sul punto di vista di Dio.
Progettare le leggi fisiche dell'Universo per seminavi la Coscienza, aspettare pazientemente il germogliare della vita, attendere che la Complessità si faccia strada, accettare l'esistenza della sofferenza come germoglio della Mente, finalmente veder sbocciare l'Intelligenza dell'Anima e trovarsi di fronte l'orrore.
L'intelligenza naturale è legata a doppio filo alla violenza, come la massa è legata alla gravità.
E ho pensato che la mente più angosciata dell'universo sia quella di Dio.
Che vede i suoi figli ammalarsi, uccidersi, seviziarsi nel Suo Creato.
Ma come poteva fare le cose diversamente?
La genesi della Coscienza Libera richiede un prezzo terribile.
Sento la sua immensa ansia per le sue creature sparse per l'Universo.
La sento perchè sono anche io Padre dove prima ero solo Figlio.
La nascita è una nuova vita e non solo per chi viene al mondo.
Non si pensa diversamente: si diventa altro.
In questi mesi di gioia ho dovuto affrontare anche ansie ed angosce che mi hanno spinto a considerare fino agli estremi il mio percorso di Fede.
Abbastanza in fretta, tuttavia, ho realizzato come la nostra cultura insista molto nel definirci figli, assai poco padri.
Forse perchè siamo tutti figli ma non tutti padri, non so.
Sta di fatto che Dio è Padre e noi suoi figli.
Ma, quando diventiamo Padri a nostra volta, pensiamo mai al Padre Celeste come una intelligenza che ha provato una sensazione paragonabile?
Dio non ci è quasi mai vicino come 'collega' genitore, ma resta sempre qualcuno a cui affidarsi, a cui chiedere.
Eppure, è anche altro: un Padre, come me.
Che, solo negli ultimi cento anni, ha dovuto subire la disperazione di fronte ad ognuno, ognuno dei milioni suoi figli che è entrato nelle Camere a Gas.
L'orrore ripetuto  ed aggiunto ad ogni singolo orrore dei milioni di vittime.
E la disperazione di Dio Padre di fronte ad ognuno dei carnefici che gettava lo Zyklon B.
La gioia  per quest'anno con la nostra bambina ha sempre avuto un contrappeso di ansie e paure.
Ma è un contrappeso che portano tutti i genitori, anche Dio.
Quest'anno è passato nella ricchezza e, a contemplarlo nella sua interezza, sento tutte le ansie disperdersi nella gioia del ricordo ma soprattutto in quella del presente.
E del futuro. 
Dopotutto, sono in buona compagnia

20 luglio 2018

Tu sei il Male di Roberto Costantini

Io non sono mai stato in Svezia o in altri paesi Scandinavi.
Ma quello che so è che sono posti con elevatissimi livelli di civiltà, benessere e rispetto dei diritti umani.
Quando ho letto la trilogia del millennium ero rimasto piuttosto perplesso su una storia molto italica del tutto avulsa da un contesto così nordico.
Mi sono imbattuto per caso nel primo romanzo che vede protagonista il Commissario Balistreri.
La scrittura di Costantini mi ha catturato sin dalle prime pagine, ma non sono un lettore dai gusti difficili, quindi non mi sono subito entusiasmato.
Ho trovato molta nostalgia della mia infanzia nella descrizione di quell'Estate del 1982 in cui, a 8 anni, scorazzavo nella periferia in costruzione della Capitale Europea della Cultura 2019.
E ricordo ancora la finale del mondiale, vista a casa degli Zii sul loro televisore a colori (noi ne avevamo uno in bianco e nero).
Eppure, non è stato l'effetto nostalgia dell'infanzia a coinvolgermi.
Ma il protagonista raccomandato.
Non voglio spoilerare nulla di più.
Insomma, la trama è classicamente avvincente, i colpi di scena non mancano, ma quello che rende irresistibile la scrittura è la completa plausibilità dell'accaduto.
Un italiano che vada oltre il 'comune sentire' dell'era dei Social Network conosce i meccanismi che fanno funzionare il Paese e i limiti del Potere dei potentati feudali da cui siamo governati.
Chiesa, Confindustria, Apparati dello Stato, ognuno con il suo pezzetto di Stampa e Parlamento a corredo, ecco, fa tutto parte del dna dei cittadini del Bel Paese.
I Complotti su più livelli li abbiamo inventati noi, come il Fascismo ed i Servizi Segreti Deviati.
Balistreri, quindi, non è un pesce fuor d'acqua come potrebbe essere un automibilista medio italiano a Copenaghen.
E non è neppure tanto simpatico.
Il suo realismo è l'altro punto di forza di questo romanzo.
Inizierò a breve il secondo volume e se la qualità del testo si manterrà ai livelli di questo bel romanzo mi troverò di fronte ad un degno erede di Stieg Larsson, senz'altro migliore per stile e scrittura.

17 luglio 2018

Il Paradiso Terrestre è sotto sfratto

Breve post scritto in emergenza e più che altro per futura memoria, quindi poco documentato ed ancor meno argomentato.
Il vertice di ieri tra Trump e Putin assieme ad altri recenti avvenimenti di importanza globale sono una minaccia all'Unione Europea.
Quando pensate all'UE, molto probabilmente, a livello statistico, vi sbagliate.
Semplicemente perchè non vi rendete conto delle implicazioni pratiche della sua esistenza.
Le riassumo così: l'Unione Europea della fine XX inizio XXI Secolo è senza ombra di dubbio il luogo più pacifico e prospero con minor violenza e maggior benessere collettivo dell'intera Storia documentata dell'Umanità.
Se dovessimo individuare un Paradiso Terrestre, con parametri di Confronto la Storia ed il Resto del mondo (a parte gli ovvi Auschwitz e Terzo mondo, aggiungeteci serenamente anche la Roma di Adriano), questo sarebbe l'UE.



Ecco, a quanto pare, questo Paradiso è parecchio a rischio:
Brexit, Trump, migranti, squilibri economici, pochezza della classe dirigente, populismi, nazionalismi e anche inconsapevolezza del beneficio di quasi 80 anni di pace da parte dei beneficiari.
Questi ed altri fattori lo mettono gravemente a rischio.
Se crolla l'UE la prospettiva è quella della prima metà del XX Secolo.
E basta così.